Fumetti/Cartoni europei > W.i.t.c.h.
Segui la storia  |       
Autore: fers94    01/10/2012    1 recensioni
"Come si può coltivare un sentimento figlio di due mondi differenti che il destino condanna in qualsiasi circostanza? Come si può?" [Cornelia&Caleb]
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caleb, Cornelia Hale
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
2. Ancora tu

Peter oggi ha davvero una partita di basket ed io, dopo essere uscita e stata insieme con le ragazze, ho voglia di ritornare al lago, e lo faccio. Sola. Non mi è mai piaciuta troppo l'acqua, ma con Irma sempre dietro ho imparato ad apprezzarla. Ad ogni modo, non sono tornata al lago per l'acqua; sono tornata al lago per l'atmosfera che si sente qui. Come la notte del mio compleanno, mi sento particolarmente bene. E forse, sto aspettando quel qualcuno o quel qualcosa che sento che sia qui per me. Mi siedo alle pendici di una specie di burrone e guardo quel panorama così pacifico. Mi manca il contatto con l'elemento della terra, quando ero guardiana era come se io e la natura fossimo una cosa sola, mentre ora posso solo ammirare e ricordare con nostalgia. Ma vedrò di farmelo bastare. "Sono una ragazza semplice adesso", continuo a ripetermelo. Alle mie spalle sento un fruscio; viene da un cespuglio. Mi giro di scatto e noto una sagoma. Mi avvicino di poco, e quella sagoma comincia a correre velocissima, cercando di svanire nel verde di quelle radure. Ma io non ci sto; corro più forte, sento i piedi sbattere contro la terra con la passione di una volta. I miei passi prendono più confidenza di quanto non la prendano quelli del ragazzo che sto rincorrendo. Sì, mi sembra un ragazzo, anche se ha una felpa ed una tuta completamente bianche ed è incappucciato. Inciampa a pochi metri di distanza dalla mia posizione leggermente arretrata, così riesco a raggiungerlo prima che possa rialzarzi e ricominciare la sua folle ed apparentemente immotivata corsa. Ha la testa china a terra, non riesco a vederlo.

"Perché scappi? Si può sapere chi sei e cosa vuoi da me?" chiedo, cercando di non sembrare troppo aggressiva.
Il ragazzo si tira su con la forza delle braccia, ma non si volta. Si limita a scuotere la testa, senza rivolgermi lo sguardo.
"Allora?" insisto io.
"Spero che tu sia felice..." mormora poi.
Sento un brivido percorrermi tutta la schiena, lentamente, eppure così violentemente da farmi prendere una fitta allo stomaco. Sento il cuore pulsare nervoso, la mandibola irrigidirsi e gli occhi inumidirsi. Riconoscerei quella voce tra mille sovrapposte tra di loro. Non riesco a dire né fare niente, sono paralizzata.
"Non volevo causarti problemi, non era nei programmi che tu ti accorgessi di me, avrei evitato perché so che adesso ci starai male..." continua lui.
"Cosa sei venuto a fare, Caleb?" rispondo con la voce completamente rotta da quel misto di emozioni.
A queste parole lui si volta. Quegli occhi smeraldo penetrano i miei fino a trafiggermi l'anima, fino ad arrivare al mio cuore, fino a stringerlo talmente forte da non farmi percepire più niente oltre al fatto che ci siamo io e lui.
"Ciò che allontana, a volte, è il vero motivo per il quale bisognerebbe abbracciarsi più forte." mi risponde, cercando di sorreggere lo sguardo, bagnato anche il suo.
Io abbasso gli occhi e mi scende qualche lacrima. Non riesco a credere di trovarmi in questa situazione.
"Sei stato tu a farmi arrivare la rosa, il fiore di pesco e le camelie?" mormoro evitando il suo sguardo.
"Volevo farti un bel regalo di compleanno. Eri la guardiana della terra, so quanto ti piacciono i fiori." risponde, provando a sorridere nonostante una lacrima lo tradisce rigandogli una guancia.
"Perché non sei a Meridian, dal tuo popolo? ...e da Elyon?" continuo io, con la voce che non smette di tremarmi.
"A Meridian va tutto alla grande e il merito è solo vostro. Non hanno bisogno di me. Elyon adora il suo popolo e il popolo adora lei, il mio compito è terminato col vostro... Avrei dovuto solo rendermene conto prima." risponde secco.
"Tu sei il marito di Elyon, devi stare con lei a Meridian!" rispondo, rendendomi conto di averlo urlato con rabbia e con tante, forse troppe, lacrime.
"Ho amato Elyon solo perché nei suoi occhi rivedevo te... In ogni sua parte io cercavo qualcosa di tuo, è questa la verità, e lo ha capito anche lei. Amo te, Cornelia, come è sempre stato. E nessun'altra. Sono venuto qui per vederti, per osservarti, per poterti stare vicino. Per amarti in silenzio, senza pretesa alcuna." mormora piano, quasi spaventato di stare usando certe parole.
Io mi copro il volto con la faccia e piango in silenzio.
"Sai che tra noi non ci può essere nulla in nessuna circostanza... L'Oracolo ce l'ha dimostrato, non dovevamo vederci mai più... Perché devi rendere tutto più difficile?" gli urlo spezzata dal dolore.
"Era per questo che non volevo che ti accorgessi di me. Ma io avevo bisogno di vederti, di sentire la tua voce, di poter percepire ogni tuo gesto. Ed ora che sai che sono qui, ora che ti ho parlato... Io... Io... Io sento che dovremmo almeno provarci. So che mi ami esattamente quanto io amo te, perché non possiamo stare insieme?" risponde lui, agitandosi un po'.
"Lo sai perché. Perché non funzionerà. È una certezza." mormoro abbattuta.
"Per te vale la pena sfidare qualsiasi certezza. Per noi, vale la pena." continua, imperterrito.
"Amo un altro ragazzo, Caleb. Tu fai parte del mio passato. Non sei e non potrai mai essere più niente per me. Mi dispiace." concludo abbassando la testa.
"Lo dici solo perché hai visto le previsioni dell'Oracolo. Tu non lo pensi davvero." ribatte lui.
"Fa poca differenza, Caleb. Le cose stanno così, io e te non possiamo stare insieme e dobbiamo accettarlo. Devi andartene da Heatherfield e non tornare mai più. Tu appartieni a Meridian, il tuo posto è lì al fianco di Elyon." rispondo prontamente io, facendo la forte.
"Io appartengo a te. Soltanto a te. E comunque, non fa poca differenza per me sapere se pensi che non è possibile amarci per le previsioni dell'Oracolo o perché è davvero ed  incondizionatamente il tuo pensiero. Guardami negli occhi, in questi occhi che tanto ti bramano e dimmi che non senti niente per me. Giuro che se lo farai, me ne andrò e ti lascerò alla tua vita, nella quale non oserò mai più entrare. Ma se non lo farai, non riuscirò a lasciarti qui sapendo che in cuor tuo anche tu ami me. Meritiamo un'opportunità, anche se il destino ci dice che sarà impossibile. A me non interessa, andrò contro qualsiasi cosa per il nostro amore, per quanto forte e onnipotente possa essa essere. Sono pronto a sfidare tutto e tutti, se la posta in gioco è il nostro amore. Sono più che certo che ne vale la pena, e rimpiango solo di non averlo capito da subito. E spero che lo capisca anche tu..." dice ancora lui.
Io mi blocco, non so cosa rispondere, ma soprattutto non riesco a dirgli che non sento nulla per lui, perché non è la verità ed io lo so bene. Non sono capace di mentirgli, in realtà avrei il forte desiderio di stringerlo a me e chiedergli di restare per sempre, ma il pensiero che tra noi non funzionerà mi frena bruscamente e così resto ferma e in silenzio, evitando quegli occhi che sanno leggermi dentro. Caleb si avvicina a me e mi prende le mani; io non riesco a respingerlo, anzi, avrei voglia di gettarmi tra le sue braccia, ma mi contengo e mi limito a non avere reazione alcuna. Dopo avermi stretto le mani, con una mi accarezza il viso e mi sposta le ciocche bionde che mi coprono il viso.
"Sei bellissima." mormora sorridendo, nonostante abbia ancora gli occhi lucidi.
"Caleb... Io e te... Non si può... Devi andare via..." ripeto balbettando, ma non credo neanche io a quel che dico.
"Shh..." risponde Caleb, continuando ad accarezzarmi dolcemente.
Anche lui è sempre bellissimo e le cicatrici delle guerre su Meridian non riescono a sfigurarlo per troppo che è bello, perfetto nelle sue imperfezioni. Non ce la faccio più a resistergli e mi affondo nelle sue braccia, sfogando ogni mia lacrima in un pianto liberatorio. Caleb mi stringe forte. Con una mano mi cinge il fianco e con l'altra mi accarezza i capelli. Il suo calore mi mancava da morire.
"Mi manchi!" non riesco a trattenere quelle parole, pronunciate con un groppo in gola dall'emozione.
"Anche tu, tanto... Non posso stare senza di te!" mi risponde, tenendomi stretta a sé.
Mi tiro controvoglia via dalle sue braccia. Ma che sto facendo? Non si può, tra me e lui non potrà mai esserci niente, è stato provato. Non si può, io sono fidanzata con Peter e ci sto molto bene. Non si può, lui non è un ragazzo semplice, lui viene da un altro mondo, era un mormorante, ora è un re e non deve stare qui; io sono una ragazza semplice -ora-, dunque devo avere accanto un ragazzo semplice e Caleb non lo è affatto. Non si può, sappiamo con certezza come andrebbe a finire, ovvero male. Mi allontano da Caleb e lo guardo fisso negli occhi.
"Basta. Vai via, Caleb. Per favore." dico continuando a fare piccoli passi all'indietro.
"Non finché non mi avrai detto che non provi niente per me. Te l'ho già detto." risponde lui con fierezza, certo che non lo avrei mai fatto.
"Vai al diavolo!" gli urlo prima di scappare via da quella radura, con delle sensazioni strane addosso.

Fatico ad ammetterlo a me stessa, fatico da morire, ma sono felice che Caleb sia a due passi da me. Amo Peter, ma non ho mai dimenticato Caleb. Per me lui è molto di più di un bel ricordo, è molto di più di una battaglia persa, è molto di più di una storia finita malamente. Caleb è il mio grande amore, quello che durerà per sempre anche se non potremo stare mai insieme, anche se apparteniamo a due mondi diversi, anche se nella mia vita c'è un altro ragazzo. Mentre corro via dal lago, penso che Peter sia nella mia vita soltanto perché mi sono rassegnata con dolore al non poter avere Caleb. Peter -o qualsiasi altro ragazzo nella mia vita- è secondo a Caleb, viene e verrà sempre dopo di lui. Caleb è il mio unico vero amore, quello impossibile che non posso vivere realmente, ma che vive e vivrà sempre nel mio cuore. Lui è una parte di me e lo sarà per sempre.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > W.i.t.c.h. / Vai alla pagina dell'autore: fers94