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Autore: Il_Genio_del_Male    01/10/2012    6 recensioni
Un improvviso malore, un ospedale dove si aggirano strani personaggi e una notizia bomba.
Genere: Demenziale, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Choi Siwon, Kyuhyun
Note: Nonsense, What if? | Avvertimenti: Mpreg
- Questa storia fa parte della serie 'In quel di Corea'
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 RATING: Verde.

GENERE: Davvero non saprei. Un guazzabuglio fondamentalmente nonsense, credo.

PAIRING: WonKyu.

AVVERTIMENTI: Slash, demenzialità in abbondanza, OOC (è inevitabile, temo), mpreg.

DISCLAIMER: Nessuno dei Super Junior mi appartiene (anche se vorrei adottarli in massa, ma vabbè); fyccina scritta assolutamente non a scopo di lucro: non guadagno nulla dalla mia attività di fangirlamento compulsivo.

DEDICA:  A Cloud Ribbon -l’altro emisfero del mio cervello, la mia metà della mela- perché mi ha praticamente commissionato questa… cosa.

NOTE: Premetto che è la prima fanfiction che scrivo sui Super Junior. Sono una ELF con solo quattro mesi circa di esperienza alle spalle, praticamente una neofita: ergo non odiatemi troppo se ho scritto un mucchio di castronerie xD. E già che ci siete perdonatemi qualche licenza (poetica) qua e là, ad esempio il ruolo quasi inesistente del manager; leggendo capirete a cosa mi riferisco.

Ah, non fatevi ingannare dalla prima parte della storia: l’happy ending è assicurato.

Che altro dire? Buona lettura (si spera)!

 

 

 

 

 

Sorseggiando il latte caldo (il caffè gli aveva sempre dato fastidio) comprato al distributore automatico vicino all’entrata principale, Cho Kyuhyun cercava di fare mente locale e di ricostruire la sequenza di eventi che l’aveva condotto al pronto soccorso del Seoul National University Hospital.

Erano le quattro di mattina di un martedì novembrino e di lì ad una manciata di ore lui ed il resto dei Super Junior avrebbero dovuto presenziare ad un programma televisivo per registrare la puntata che sarebbe andata in onda qualche giorno dopo.

Al diavolo, pensò Kyuhyun.

Choi Siwon, suo migliore amico nonché amante più o meno segreto (d’altra parte le ELF lo sospettavano da tempo, ancora prima che si mettessero effettivamente insieme), si era svegliato nel bel mezzo della notte accusando crampi fortissimi al ventre che non accennavano a diminuire d’intensità, sicché d’accordo con il manager si era deciso di trasportarlo d’urgenza in ospedale, non prima di aver avvertito i suoi genitori.

I ragazzi, al corrente della loro relazione e perciò preoccupati per entrambi gli amici, si erano offerti di tenere compagnia a Kyuhyun in attesa del responso dei medici. Lui però aveva declinato gentilmente, assicurando loro che li avrebbe avvisati non appena avesse saputo qualcosa di nuovo. Siwon, pensava con una punta d’infantile possessività, era il suo compagno: spettava a lui stargli accanto ed assisterlo in momenti come quello.

Aveva paura, però, inutile negarlo e atteggiarsi a persona stoica e controllata. La sofferenza altrui lo metteva a disagio, lo faceva sentire impotente e al tempo stesso una sorta di voyeur suo malgrado; limitarsi ad assistere senza poter agire o alleviare in qualche modo il dolore era sfibrante, tanto più se Siwon era coinvolto.

Fa’ che non sia niente di grave, supplicò accartocciando il bicchierino di plastica ormai vuoto. Non lui. Non lui.

“Cho Kyuhyun?” chiamò una voce femminile dall’inflessione dolce.

“Sono io” replicò seccamente, come un automa, scostandosi dalla parete a cui era appoggiato fino ad un attimo prima.

“Mi segua, prego. Il dottor Park vuole scambiare qualche parola con lei” spiegò la donna -un’infermiera sorprendentemente giovane ed avvenente, con i capelli tinti di rosso e alta quanto lui grazie ad un paio di vertiginose décolleté.

“Si tratta del mio… di Choi Siwon?” si corresse appena in tempo, il cuore che gli batteva furiosamente in petto.

L’infermiera (Im Yoona, recitava il tesserino d’identificazione) sorrise complice.

“Non si preoccupi, il suo amico”, gli strizzò l’occhio, “sta bene. Non ha nulla che non si possa curare con qualche mese di riposo assoluto ed una dieta equilibrata” aggiunse, sibillina.

“Non la seguo” Kyuhyun corrugò le sopracciglia.

“Il dottore le spiegherà tutto nei minimi particolari” il sorriso della ragazza si fece più ampio. “Siamo arrivati” disse fermandosi davanti ad una porta azzurra.

“Grazie mille, è stata molto gentile” lui accennò un inchino.

“Non c’è di che. Faccia gli auguri al signor Choi da parte mia” ricambiò lei prima allontanarsi ancheggiando sui trampoli con il piglio di una top model.

Auguri?

Alquanto perplesso si strinse nella spalle e bussò, abbassando la maniglia non appena sentì rispondere “Avanti”.

“Siwon” esalò sollevato, non avendo occhi che per il giovane seduto su una delle due sedie poste davanti alla scrivania del medico.

“Kyuhyun” l’altro sorrise mestamente; due occhiaie scure gli solcavano il viso. “Mi dispiace di avervi fatti stare in pensiero”.

“Non dirlo nemmeno per scherzo, idiota” lo raggiunse a grandi passi, afferrandolo per un braccio e costringendolo ad alzarsi per poterlo abbracciare.

“Ehm” si schiarì la voce Siwon, liberatosi controvoglia dalla stretta dell’altro. “Ti stai comportando in maniera scortese verso il dottore”.

Kyuhyun s’irrigidì, mortificato, e si affrettò a rivolgere un inchino all’uomo seduto all’altro lato della scrivania. Uomo che, nonostante la sua professione, al posto del camice indossava un completo nero elegante con tanto di papillon, gli occhi celati da un paio di vistosi occhiali da sole. Aveva i capelli pettinati all’indietro con il gel e una quarantina d’anni circa.

Prima l’infermiera fashion, adesso il medico che imita James Bond… Bah, pensò fugacemente il ragazzo.

“Le chiedo scusa, dottor Park. Non intendevo assolutamente mancarle di rispetto, mi perdoni”.

“Non si preoccupi, giovanotto” esclamò bonariamente. “Accomodatevi, su, abbiamo parecchie cose di cui discutere” si sfregò le mani, entusiasta come un ragazzino.

“La prego, dottore, mi dica la verità: quali sono le condizioni del mio compagno?” Kyuhyun non provò nemmeno a nascondere il legame che lo legava a Siwon.

“Assolutamente ottimali, considerando il suo stato. Certo, non nego che la situazione sia piuttosto bizzarra, per non dire senza precedenti; eppure sono convinto che tutto procederà per il meglio” sorrise rassicurante. “Signor Choi, devo complimentarmi con lei: le sue analisi del sangue sono praticamente perfette! E’ ammirevole che una persona tanto giovane si prenda cura di sé in modo così coscienzioso. Tuttavia, lei capirà, dovrò modificare leggermente la sua dieta in previsione dei prossimi mesi; le prescriverò anche degli integratori di ferro e acido folico, faranno bene ad entrambi” e calcò l’ultima parola.

“Chiedo scusa, dottore” intervenne Kyuhyun. “Temo di non aver capito bene. Cosa c’entra lo stato di Siwon? La sua dieta? L’acido folico? Qualcosa mi sfugge, evidentemente” si accigliò.

“Signor Cho”, il medico si sporse in avanti come per confidargli un segreto, “per caso l’infermiera, mentre l’accompagnava da me, le ha accennato alla mia specializzazione?”

“Veramente no” si allarmò. “Avrebbe dovuto?”

“Direi proprio di sì. Vede, mio caro ragazzo, io sono un ginecologo”.

“C-Cosa?” incredulo si girò verso il compagno. “Siwon, ti prego, puoi dirmi che sta succedendo?”

“Tesoro” mormorò l’altro, prendendogli una mano tra le sue. “Lo so che è pazzesco, io per primo ci volevo credere! Voglio dire, nessun aumento di peso, nessuna nausea mattutina, nessuna voglia di gelato in piena notte: come avrei potuto pensarlo?” i suoi occhi brillavano di una luce nuova, diversa.

“Pensare cosa?” si allentò il colletto della camicia, sentendosi mancare improvvisamente l’aria. Era pallidissimo, quasi esangue. Il suo cervello era sul punto di smettere di funzionare.

“Sono incinto. Avremo un bambino ad aprile!”

Omioddio, diventerò padre, fece in tempo a pensare Kyuhyun.

Poi svenne.

 

 

 

 

Per tutti coloro che sono ancora in ascolto e non hanno chiuso la pagina o sono morti prima: grazie e complimenti! xD

Ok, lo so da me che questa storia non ha né capo né coda e che è scritta malissimo (errori di battitura a parte, che correggerò in un secondo momento, ha uno stile che lascia molto a desiderare: di solito scrivo meglio di così, giuro). Però l’idea aveva messo radici nel mio cervello bacato da un bel po’ e premeva perché io la mettessi nero su bianco… Ecco. Se volete tirarmi frutta e verdura marcia a caso non mi sottrarrò.

Ah, piccola noticina sugli strani personaggi che si aggirano per l’ospedale (esiste veramente, btw): l’infermiera è proprio colei che pensate (http://en.wikipedia.org/wiki/Im_Yoona), mentre il medico… Beh, se non l’avete riconosciuto non vi resta che cliccare qui (http://www.youtube.com/watch?v=9bZkp7q19f0) e delirare allegramente! Per il titolo mi sono ispirata all’omonimo film con Arnold Schwarzenegger (http://it.wikipedia.org/wiki/Junior_%28film%29).

Se, per qualche strano motivo, la mia ficcyna non vi ha fatto del tutto orrore e siete curiosi di avere anticipazioni sulla long che intendo scrivere sempre per questo fandom (ebbene sì) eccovi la mia pagina Facebook per seguire in diretta i miei scleri (http://www.facebook.com/pages/Il-Genio-del-Male-EFP/152349598213950).

Alla prossima!

 

   
 
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