RATING: Verde.
GENERE:
Davvero
non saprei. Un
guazzabuglio fondamentalmente nonsense, credo.
PAIRING: WonKyu.
AVVERTIMENTI:
Slash,
demenzialità in
abbondanza, OOC (è inevitabile, temo), mpreg.
DISCLAIMER:
Nessuno
dei Super Junior
mi appartiene (anche se vorrei adottarli in massa, ma
vabbè); fyccina scritta
assolutamente non a scopo di
lucro:
non guadagno nulla dalla mia attività di fangirlamento
compulsivo.
DEDICA: A
Cloud Ribbon
-l’altro emisfero del mio cervello, la mia metà
della mela- perché mi ha praticamente
commissionato questa… cosa.
NOTE: Premetto che è la prima fanfiction
che scrivo sui Super Junior.
Sono una ELF con solo quattro mesi circa di esperienza alle spalle,
praticamente una neofita: ergo non odiatemi troppo se ho scritto un
mucchio di
castronerie xD. E già che ci siete perdonatemi qualche
licenza (poetica) qua e
là, ad esempio il ruolo quasi inesistente del manager;
leggendo capirete a cosa
mi riferisco.
Ah, non fatevi ingannare
dalla prima parte della storia: l’happy ending è
assicurato.
Che altro dire? Buona
lettura (si spera)!
Sorseggiando
il latte caldo (il caffè gli aveva sempre dato fastidio)
comprato al
distributore automatico vicino all’entrata principale, Cho
Kyuhyun cercava di
fare mente locale e di ricostruire la sequenza di eventi che
l’aveva condotto
al pronto soccorso del Seoul
National University Hospital.
Erano le quattro di mattina di un martedì novembrino e di
lì ad una manciata di
ore lui ed il resto dei Super Junior avrebbero dovuto presenziare ad un
programma
televisivo per registrare la puntata che sarebbe andata in onda qualche
giorno
dopo.
Al
diavolo,
pensò Kyuhyun.
Choi
Siwon, suo migliore amico nonché amante più o
meno segreto (d’altra parte le
ELF lo sospettavano da tempo, ancora prima che si mettessero
effettivamente
insieme), si era svegliato nel bel mezzo della notte accusando crampi
fortissimi al ventre che non accennavano a diminuire
d’intensità, sicché
d’accordo con il manager si era deciso di trasportarlo
d’urgenza in ospedale,
non prima di aver avvertito i suoi genitori.
I ragazzi, al corrente della loro relazione e perciò
preoccupati per entrambi gli
amici, si erano offerti di tenere compagnia a Kyuhyun in attesa del
responso
dei medici. Lui però aveva declinato gentilmente,
assicurando loro che
li avrebbe avvisati non appena avesse saputo qualcosa di nuovo. Siwon,
pensava
con una punta d’infantile possessività, era il suo
compagno: spettava a
lui stargli accanto ed assisterlo in momenti come quello.
Aveva
paura, però, inutile negarlo e atteggiarsi a persona stoica
e controllata. La
sofferenza altrui lo metteva a disagio, lo faceva sentire impotente e
al tempo
stesso una sorta di voyeur suo malgrado; limitarsi ad assistere senza
poter
agire o alleviare in qualche modo il dolore era sfibrante, tanto
più se Siwon
era coinvolto.
Fa’ che
non sia niente di grave, supplicò
accartocciando il bicchierino di
plastica ormai vuoto. Non lui. Non lui.
“Cho
Kyuhyun?” chiamò una voce femminile
dall’inflessione dolce.
“Sono
io” replicò seccamente, come un automa,
scostandosi dalla parete a cui era
appoggiato fino ad un attimo prima.
“Mi
segua, prego. Il dottor Park vuole scambiare qualche parola con
lei” spiegò la
donna -un’infermiera sorprendentemente giovane ed avvenente,
con i capelli
tinti di rosso e alta quanto lui grazie ad un paio di vertiginose
décolleté.
“Si
tratta del mio… di Choi Siwon?” si corresse appena
in tempo, il cuore che gli
batteva furiosamente in petto.
L’infermiera
(Im Yoona, recitava il tesserino d’identificazione) sorrise
complice.
“Non
si preoccupi, il suo amico”, gli
strizzò l’occhio, “sta bene. Non ha
nulla che non si possa curare con qualche mese di riposo assoluto ed
una dieta
equilibrata” aggiunse, sibillina.
“Non
la seguo” Kyuhyun corrugò le sopracciglia.
“Il
dottore le spiegherà tutto nei minimi particolari”
il sorriso della ragazza si
fece più ampio. “Siamo arrivati” disse
fermandosi davanti ad una porta azzurra.
“Grazie
mille, è stata molto gentile” lui
accennò un inchino.
“Non
c’è di che. Faccia gli auguri al signor Choi da
parte mia” ricambiò lei prima
allontanarsi ancheggiando sui trampoli con il piglio di una top model.
Auguri?
Alquanto
perplesso si strinse nella spalle e bussò, abbassando la
maniglia non appena
sentì rispondere “Avanti”.
“Siwon”
esalò sollevato, non avendo occhi che per il giovane seduto
su una delle due
sedie poste davanti alla scrivania del medico.
“Kyuhyun”
l’altro sorrise mestamente; due occhiaie scure gli solcavano
il viso. “Mi
dispiace di avervi fatti stare in pensiero”.
“Non
dirlo nemmeno per scherzo, idiota” lo raggiunse a grandi
passi, afferrandolo
per un braccio e costringendolo ad alzarsi per poterlo abbracciare.
“Ehm”
si schiarì la voce Siwon, liberatosi controvoglia dalla
stretta dell’altro. “Ti
stai comportando in maniera scortese verso il dottore”.
Kyuhyun
s’irrigidì, mortificato, e si affrettò
a rivolgere un inchino all’uomo seduto
all’altro lato della scrivania. Uomo che, nonostante la sua
professione, al
posto del camice indossava un completo nero elegante con tanto di
papillon, gli
occhi celati da un paio di vistosi occhiali da sole. Aveva i capelli
pettinati
all’indietro con il gel e una quarantina d’anni
circa.
Prima
l’infermiera fashion, adesso il medico che imita James
Bond… Bah, pensò fugacemente
il ragazzo.
“Le
chiedo scusa, dottor Park. Non intendevo assolutamente mancarle di
rispetto, mi
perdoni”.
“Non
si preoccupi, giovanotto” esclamò bonariamente.
“Accomodatevi, su, abbiamo
parecchie cose di cui discutere” si sfregò le
mani, entusiasta come un
ragazzino.
“La
prego, dottore, mi dica la verità: quali sono le condizioni
del mio compagno?”
Kyuhyun non provò nemmeno a nascondere il legame che lo
legava a Siwon.
“Assolutamente
ottimali, considerando il suo stato. Certo, non nego che la situazione
sia
piuttosto bizzarra, per non dire senza precedenti; eppure sono convinto
che
tutto procederà per il meglio” sorrise
rassicurante. “Signor Choi, devo
complimentarmi con lei: le sue analisi del sangue sono praticamente
perfette!
E’ ammirevole che una persona tanto giovane si prenda cura di
sé in modo così
coscienzioso. Tuttavia, lei capirà, dovrò
modificare leggermente la sua dieta
in previsione dei prossimi mesi; le prescriverò anche degli
integratori di
ferro e acido folico, faranno bene ad entrambi”
e calcò l’ultima parola.
“Chiedo
scusa, dottore” intervenne Kyuhyun. “Temo di non
aver capito bene. Cosa c’entra
lo stato di Siwon? La sua dieta? L’acido folico? Qualcosa mi
sfugge,
evidentemente” si accigliò.
“Signor
Cho”, il medico si sporse in avanti come per confidargli un
segreto, “per caso
l’infermiera, mentre l’accompagnava da me, le ha
accennato alla mia
specializzazione?”
“Veramente
no” si allarmò. “Avrebbe
dovuto?”
“Direi
proprio di sì. Vede, mio caro ragazzo, io sono un
ginecologo”.
“C-Cosa?”
incredulo si girò verso il compagno. “Siwon, ti
prego, puoi dirmi che sta
succedendo?”
“Tesoro”
mormorò l’altro, prendendogli una mano tra le sue.
“Lo so che è pazzesco, io
per primo ci volevo credere! Voglio dire, nessun aumento di peso,
nessuna
nausea mattutina, nessuna voglia di gelato in piena notte: come avrei
potuto
pensarlo?” i suoi occhi brillavano di una luce nuova, diversa.
“Pensare
cosa?” si allentò il colletto della camicia,
sentendosi mancare improvvisamente
l’aria. Era pallidissimo, quasi esangue. Il suo cervello era
sul punto di
smettere di funzionare.
“Sono
incinto. Avremo un bambino ad aprile!”
Omioddio,
diventerò padre, fece
in tempo a pensare Kyuhyun.
Poi svenne.
Per
tutti coloro che sono ancora in ascolto e non hanno chiuso la pagina o
sono
morti prima: grazie e complimenti! xD
Ok, lo so da me
che questa storia non ha né capo né
coda e che è scritta malissimo (errori di battitura a parte,
che correggerò in
un secondo momento, ha uno stile che lascia molto a desiderare: di
solito
scrivo meglio di così, giuro). Però
l’idea aveva messo radici nel mio cervello
bacato da un bel po’ e premeva perché io la
mettessi nero su bianco… Ecco. Se
volete tirarmi frutta e verdura marcia a caso non mi
sottrarrò.
Ah, piccola
noticina sugli strani personaggi che si
aggirano per l’ospedale (esiste veramente, btw):
l’infermiera è proprio colei
che pensate (http://en.wikipedia.org/wiki/Im_Yoona),
mentre il medico… Beh, se non l’avete riconosciuto
non vi resta che cliccare
qui (http://www.youtube.com/watch?v=9bZkp7q19f0)
e delirare allegramente! Per il titolo mi sono ispirata
all’omonimo film con
Arnold Schwarzenegger (http://it.wikipedia.org/wiki/Junior_%28film%29).
Se, per qualche
strano motivo, la mia ficcyna non
vi ha fatto del tutto orrore e siete curiosi di avere anticipazioni
sulla long
che intendo scrivere sempre per questo fandom (ebbene sì)
eccovi la mia pagina
Facebook per seguire in diretta i miei scleri (http://www.facebook.com/pages/Il-Genio-del-Male-EFP/152349598213950).
Alla
prossima!