Mio padre era un uomo grande eppure tanto piccolo. Si nascondeva dietro una bottiglia credendo che nessuno mai l'avrebbe scoperto, trovato.
Era così bello la mattina, ah quegli occhi! Portavano l'estate anche nelle mattine d'inverno. Non abbiamo mai parlato molto, non abbastanza.
Sono stati anni lunghi ma inesorabili, una lenta corsa con l'unico obiettivo di raggiungerlo ovunque fosse ma come sempre era troppo lontano e troppo nascosto.
L'ho trovato.
Una mattina, così piccola eppure tanto grande... e non lo sapevo.
Mi ci sono voluti parecchi anni prima di guardare e smetterla di limitarmi a vedere. Era lì, davanti a me, dentro di me. Mi guardava e forse mi odiava e entrambi ci chiedevamo se fossimo orgogliosi l'uno dell'altro. Non abbiamo mai risposto. Lui non può parlare, mi dice con gli occhi, la mia paura gli schiaffa una mano sulla bocca. -Scusa papà, è un po' di tempo che "lei" fa così, la Paura mi protegge da quando non ci sei tu.-



Fa troppo caldo per fare la spesa ma il mio istinto di sopravvivenza vince anche sulla pigrizia. Avere il supermercato sottocasa, poi, mi ricorda di quanto furba io sia stata ad affittare questo piccolo appartamento circondato da meraviglie come: posta, supermercato, ferramenta ( se hai 21 anni e vivi sola, la ferramenta e il suo proprietario diventeranno il tuo angolo di paradiso).
Sì, perchè Renzo, il proprietario appunto, è un uomo straordinario! E' un uomo sulla cinquantina, dotato di senso dell'umorismo e di un pancione da birra che lo rende più simpatico di quel che è! Senza dimenticarci poi di Melania, sua moglie, una donna dalla dolcezza e dal senso materno che sanno di 'casa'. Ormai vivo a Roma da 3 anni, frequento Giornalismo alla Sapienza e soprattutto per la prima volta in vita mia frequento una palestra! Non che non l'abbia mai fatto, ma questa volta ho superato i due mesi e di tanto anche dato che si può dire che sto lavorando su un corpo prettamente 'siciliano' se sapete cosa intendo! Belle curve ma poco buon senso!
Ah, che bello! L'aria condizionata del supermercato mi avvolge come un diavolo tentatore, forse per stanotte potrei nascondermi qui!
-Ciao Rebecca!- mi saluta la commessa/amica
-Ciao Nina! Te la passi bene a lavorare qui dentro, eh?- le dico ridendo
-Si fa quel che si può mia cara! Anche oggi senza nulla in frigo? Dovresti fare spese più abbondanti!-
-Non posso Nina! Metti che domani incontro un super miliardario che mi chiede di sposarlo, che faccio? Me ne vado col frigo e la dispensa piena di cibo? No Signore! Sarebbe uno spreco!-
-Nel caso in cui accada, informati se questo fantomatico riccone ha un fratello, se non lo avesse, svuoterò io il tuo frigo!- ride
-Ahahah, allora vado a riempirlo, non sia mai che ti lascio morta di fame! A dopo Nina, vado a girare un po' di scaffali.-
-Vai vai, ci vediamo alla cassa.- mi fa un salutino con la mano.
Mi viene in mente un film che ho visto qualche settimana fa, 'Tre all'improvviso', c'è quella che ha fatto Grey's anatomy.. Come si chiama? Ah si, Katherine Heigl! Mamma quant'è bella quella donna! Comunque sia, in una scena del film lei è al supermercato con quello che sarà il suo futuro ragazzo e proprio lui le spiega che il posto per rimorchiare più facilmente è proprio questo!
Ora, forse sarà vero in America, ma in Italia è il posto da evitare il più possibile!
E' pieno, o quasi, di coppiette con figli posseduti da qualche demonio che strillano e corrono da una parte all'altra e vecchietti che si mettono davanti ai banconi dei surgelati fissando ogni singola confezione come a voler usare una vista a raggi x per trovare chissà quale tesoro!
Allora, rimbocchiamoci le maniche, oggi, con ben 15 euro a disposizione devo fare una bella spesa di una settimana quindi credo proprio che prenderò: spaghetti, pomodori freschi che non lo saranno più tra due giorni, mozzarelle, prosciutto crudo, cereali e due cartoni di latte.
Bene, andiamo alla cassa.
-Guarda Nina, guarda cosa ti lascio in eredità! Cibo da ricchi!- appoggio le cose sul tappeto della cassa
- Sono allergica ai latticini!- dice ridendo
-Ah... Va beh, porterò le mozzarelle in valigia quando andrò a vivere nel mio futuro palazzo a Parigi.-
-E il latte?- dice iniziando a battere i prodotti
-Beh, quello lo terrai per ricordo, così quando lo guarderai, dirai: Ah quella vacca della mia amica, quanto mi manca!-
-Di sicuro lo dirò quando inizierà ad ammuffirsi e a puzzare!- ride a 32 denti
-Oh, quale onore!- rispondo prendendola in giro e mettendo la spesa in busta
-Paga su, sono 9 euro e 49.-mi porge la mano
-Tieni qui e dammi il resto giusto che devo comprarmi le sigarette!-
-Quando mai è capitato che ti dessi il resto sbagliato, perdonami?-
-Magari vuoi vendicarti del latte... Non si mai in questa vita!-
-Per favore, prendi il resto e vattene o lo so io dove ti va a finire il latte!-
-Ahahah, violenta sta ragazza! Ciao bellissima, ci vediamo in tempo di carestia che è stimato a 3 giorni.-mi avvio alla porta
-Ciao barbona!-
Oh no, ecco di nuovo l'afa che mi stressa! E la cosa peggiore è che stressa anche gli automobilisti quindi per attraversare la strada devo o usare le scarpette di Doroty oppure abbracciare lo spirito santo finchè non arrivo all'altro capo della strada.
Fortuna che sto solo al secondo piano, quindi metto la spesa al proprio posto e spalanco tutte le porte e finestre e mi lancio sul divano.
-Ah...- sospiro
-Oh cazzo, le sigarette! Devo andare a prenderle altrimenti non uscirò mai più!-
Mi alzo di corsa, afferro le chiavi e i soldi e proprio mentre sto per uscire squilla il telefono.
-Pronto?-

Questo è il primo capitolo cari lettori, spero vi piaccia e che recensiate :)
Non esitate a darmi consigli!