La trovi lì addormentata sul divano.
Sorridi perchè dorme ancora come quando era piccola. Tutta rannicchiata come se dovesse proteggersi da qualche mostro.
Sorridi perchè sai che lei, la tua migliore amica, non cambierà mai. Col passare del tempo è sempre lei, la stessa persona che hai conosciuto sedici anni fa.
Ti avvicini lentamente al divano, cercando di non far nessuno rumore affinchè non si svegli.
La stai per prendere in braccio, quando ti accorgi che c’è ancora una lacrima sulla sua guancia.
La osservi e vedi che stringe a sè il cellulare.
Non ti resta altro che dedurre che si sia addormentata piangendo. Mentri la sollevi per portarla nella sua camera, speri vivamente che non sia stato il suo fidanzato a ridurla così, dato che non fa alto che renderla infelice e tu non puoi far altro che assistere alla tristezza che affiore nel vlto di lei, dopo ogni loro litigata.
La posi sul letto, gli rimbocchi le coperte e chiudi la porta.
Vai in salone, devi assolutamente distrarti con qulacosa imprecando perchè non trovi le sigarette.
Ved qualcuno porgertele, alzi gli occhi e la vedi, lei.
La osservi ha gli occhi arrossati ma ti sorride. Quel sorriso che non ha mai visto riservare a nessuno, se non a te.
Ti abbraccia e tu lasci perdere la sigaretta e tutto ció che ti circonda. Pensi a come vorresti che non finisse mai questo momento, vorresti fermare il tempo in questo preciso instante. Solamente te e lei.
Ti riporta alla realtá un suo sussulto, la scosti da te e la guardi in viso.
Di nuovo escono lacrime da quegli occhi. Occhi che non dovrebbero piangere, occhi che dovrebbero solamente brillare di felicità.
Le chiedi il perchè di queste lacrime e lei incomincia a parlare seguita immediatamente da altre numerose lacrime.
Si sfoga.
Si sfoga perchè ha deciso di lasciare il suo fidanzato, perchè è stanca delle sue contine prese in giro e non ce la fa più a soffrire per colpa sua, ma non sa come dirglielo, non sa se è la scelta giusta, perchè lo ama.
Lo sapevi perfettamente che centrava il suo fidanzato, non l’hai ma potuto vedere ne tanto meno sopportare.
Non si merita una come lei, non si merita le sue lacrime, non si merita le sue risate, i suoi sorrisi.
Non si merita niente.
E non puoi che soffrire a sentire quelle parole, al fatto che nonostante tutto lo ama.  
L’abbracci forte e la consoli. La rassicuri, sparando una delle tue battute infelici, ma che a lei fanno sempre sorridere.
La guardi. Si è tranquillizzata.
La guardi, mentre entrambi vi accendete una sigaretta.
La guardi e capisci quanto sia bella, quanto tu sia fortunato ad averla come tua migliore amica ma condannato ad amarla a sua insaputa.
La ami, te ne sei reso conto almeno qualche anno fa.
La ami, ma sei un vile, un codardo. Sai perfettamente che non le dirai mai ciò che provi per lei. I tuoi sentimenti.
Preferisci stare al suo fianco come un amico. Preferisci farla ridere.
No, ti sbagli, tu vorresti essere il motivo del suo sorriso e lo sai perfettamente. Ma non ce la fai, non hai ancora quel tanto di autostima da dirglelo.
Per il momento ti accontenti di vivere insieme a lei una parte della sua vita. Della tua vita. Della vostra vita. Della vostra amicizia.
Spegni la sigaretta e la guardi di nuovo.
È triste. E tu non puoi vederla così. Non ci pensi nemmeno un secondo che le prendi la mano e la porti fuori, sul balcone a contemplare le luci della città, il cielo scuro e qualche rara stella che si vede.
Sai che ama guardare il cielo, perchè gli trasmette pace e calma.
Ti abbraccia e rimanete lì a contemplare la pace e la traquillità di quella notte di città, dove solo la luna e quelle rare stelle sono testimoni della vostra amicizia che sapete entrambi che non finirà mai.
O almeno così speri.