Film > The Avengers
Ricorda la storia  |      
Autore: Mary West    01/10/2012    3 recensioni
Perso ancora nei meandri di queste ipotesi, quasi non si accorse dei passi leggeri che precedettero lo scatto della serratura dall’altra parte, così, quando la porta gli fu finalmente aperta, rimase senza fiato.
{Steve/Virginia/Tony ~ post film ~ Capitano Centric}
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Pepper Potts, Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sempre la stessa storia


Steve era piuttosto stanco. Quella mattina, la sua sveglia era suonata piuttosto presto e Fury in persona si era presentato a casa sua per chiedergli di portare dei documenti a Stark.
Steve l’aveva guardato perplesso, chiedendosi per quale motivo dovesse essere lui ad assumersi quell’incarico. Quando aveva espresso il proprio dubbio ad alta voce, Fury aveva storto la bocca, dicendo che Tony non apprezzava molto la presenza di agenti dello S.H.I.E.L.D. a casa sua a meno che non si trattasse di Phil, ma dato che l’agente Coulson si trovava impegnato in una complessa missione nel New Mexico ed era importante che Tony avesse quei documenti al più presto, Nick aveva pensato di chiedere a lui.
Inoltre, aveva sempre addotto Fury, la dolce metà di Stark sembrava non impazzire particolarmente per lui, emozione che, almeno agli occhi di Steve, sembrava essere più che reciproca. Quell’informazione, tuttavia, l’aveva lasciato spiazzato e, per tutta la strada verso la Tower, Steve si era chiesto come potesse una persona come Stark avere una relazione seria. Dopotutto, ricordava molto bene come fosse stato lui stesso a definirsi un ‘playboy’, una delle prime volte che si erano incontrati. Dopo varie ore di riflessioni e ipotesi, aveva concluso che doveva senza dubbio trattarsi di una ragazza molto giovane, probabilmente dal fisico avvenente e procace, dotata di curve sinuose e grandi sporgenze, ma soprattutto di scarsa intelligenza e dal sorriso stupido e finto. Già riusciva ad immaginare davanti ai suoi occhi una cascata di capelli dorati, due sottili occhi verdi ricoperti di trucco pesante e scuro e un paio di gambe conturbanti fasciate in uno striminzito vestito nero, la cui scollatura, ovviamente, mettesse in risalto l’ampia visione del petto. Un’arrivista sociale, interessata agli abiti più costosi, le macchine più veloci, i tacchi più alti, le feste più lussuose e il sesso più sfrenato.
Un sospiro aveva dischiuso le labbra caste del Capitano, al pensiero drammatico che l’amore vero, come lui l’aveva sempre pensato e sognato, era stato sostituito, in pochi anni, da un campo di battaglia dove tutto ciò che contava si riduceva alle performances a letto e al saldo mensile nel conto in banca. Disgustoso.
E naturalmente Stark non poteva non essere l’esempio lampante della sua teoria. Eppure Steve era piuttosto sicuro che fosse troppo furbo, per farsi imbrogliare così; ma probabilmente, concluse con una smorfia di esasperata disapprovazione, per lui non contavano i sentimenti.
Con tutti questi assurdi pensieri e complesse congetture che gli si accavallavano nel cervello critici e frenetici, Steve si era presentato davanti la porta del centesimo piano della Stark Tower nel primo pomeriggio e aveva aspettato ansioso che qualcuno gli venisse ad aprire. Non che si sentisse fuori di sé dalla curiosità di vedere la Barbie di Stark, anzi tutt’altro; aveva solo voglia di tornare a casa ed evitare quel luogo di dissoluzione per il resto della sua infinita vita.
Perso ancora nei meandri di queste ipotesi, quasi non si accorse dei passi leggeri che precedettero lo scatto della serratura dall’altra parte, così, quando la porta gli fu finalmente aperta, rimase senza fiato.
Davanti a lui non c’era nessuna donna procace o eccentrica: niente capelli biondi, niente occhi verdi, niente fazzoletti al posto dei vestiti. C’era solo una ragazza, dai lunghi capelli ramati e grandi iridi color del cielo, che lo guardava incuriosita. Non portava nessun tacco a spillo né un abito firmato: addosso aveva soltanto un paio di pantaloncini di jeans e una camicetta bianca. I piccoli piedi toccavano scalzi il pavimento di un lucido grigio perla. La pelle chiara risaltava sulle guance accarezzate da qualche spiritosa lentiggine e le labbra cremisi si erano incurvate nel sorriso più spontaneo e abbagliante che si potesse ricordare a memoria d’uomo.
Steve la guardò, sbattendo le palpebre come se pensasse di trovarsi dinanzi ad un sogno, e smise di respirare. In novant’anni di vita e di sonno, non aveva mai visto niente di così meraviglioso.
Ovviamente, Stark rovinò anche quella visione.
“Amore, chi è?”
Steve si riprese e vagliò con attenzione quelle parole. Amore? Quasi si convinse che stesse parlando con lui. O forse semplicemente era meglio che pensare alla verità.
“Rogers! Che sorpresa! Accomodati” disse, sfoggiando il suo sorriso smagliante; poi intercettò lo sguardo del suo ospite e capì. Gli occhi di Steve, infatti, erano ancora inevitabilmente puntati sulle straordinarie iridi color del cielo della meraviglia dinanzi a lui.
Le labbra gli si incurvarono appena, mentre smetteva di pensare. Aveva sempre amato gli occhi azzurri. 
“Oh, Pepper, lui è Rogers, sai” abbassò la voce, per non farsi sentire dall’inatteso visitatore e sfiorò con le labbra l’orecchio della ragazza. “Capitan Padella. Rogers, lei è Virginia. La mia fidanzata” disse con compiacimento e il suo braccio andò a stringere la vita esile di Virginia.
Steve tese la mano con espressione rassegnata.
Oh, no. Un altro Stark. 


[800 parole]




















----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Buonasera a tutti, bella gente :)
Eccomi ancora qui con un'altra bella storiella sui miei Avengers preferiti ^^ Dopo aver scritto la mia ultima FF su di loro, sono stata ispirata da uno dei prompt che proponeva il challenge - ricordate? "Fifteen words" ;) - e ho deciso di calarmi in questo piccolo esperimento perché se c'è una cosa che adoro è sperimentare cose nuove e sempre diverse. Così ho pensato che questo triangolo, cavolo, mi stuzzicava e pure parecchio e sono uscite queste ottocento parole ;)
In più non so dire quanto mi gasasse l'idea che ci fosse sempre uno Stark fra Steve e la donna che lo strega - da qui, il titolo e il finale LOL 
Non è niente di che, ma devo dire che non mi dispiace troppo il risultato. La pubblico di primo getto, perché l'ho corretta e riveduta così tante volte che a un certo punto credevo di impazzire. Questa è la stesura migliore e spero che risulti gradita <3
Nel frattempo, volevo ringraziare tutte le persone a cui non posso rispondere - lo farò al più presto - ma che mi lasciano favolose recensioni e tutte le persone che mettono me o le mie storie fra i preferiti/ricordati/seguiti. Grazie di cuore. <3
Un bacio e alla prossima! Mary 

   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > The Avengers / Vai alla pagina dell'autore: Mary West