Londra/Milano, Dicembre.

Finalmente la giornata era arrivata al termine.

Richard era esausto e aveva solamente voglia di uscire da quello studio rumoroso per poi recarsi a casa con Martina.

Passata la mezzanotte, decise che era arrivato il momento di uscire dal camerino. A quell'ora le persone che erano venute ad assistere allo show se ne erano già andate e lui poteva camminare per i corridoi della BBC senza che nessuno si accorgesse della sua presenza.

Non aveva molta voglia di farsi vedere, e ancora di più non voleva che qualcuno lo fermasse mentre era in mezzo alla strada, mano nella mano con la sua donna, intento a pensare a come concludere la serata.

Indossò il cappotto e il cappello e si avviò verso l'uscita principale.

Martina era lì ad aspettarlo, in ansia come fossero passati anni dal loro ultimo incontro.

Lui la strinse a sé, proprio come quando erano stati da Harrod's il giorno prima.

Aveva paura di perderla e, dopotutto, non aveva tutti i torti. A pensarci bene stavano assieme da tre giorni, e così come era iniziata poteva anche finire. Velocemente.

Fuori ad aspettarli, Jill Pemberton. Aveva atteso davanti alla BBC tutto il giorno.

Richard e Martina si baciarono in mezzo alla strada, non curanti della miriade di foto che la giornalista stava scattando loro.

Il momento era arrivato.

“Sì! Ce l'ho fatta! Era ora... Baciatevi, baciatevi pure. Soldi, soldi, soldi!” diceva tra sé e sé Jill, in un profondo stato di eccitazione emotiva.

Alla fine era riuscita a fotografarli. Promozione assicurata e aumento di stipendio immediato.

La stanchezza accumulata in quei giorni di appostamento era sparita, come per magia.

Doveva immediatamente andare a scrivere l'articolo. Perkis era ancora in redazione, e sarebbe stato sicuramente felice di vedere le foto appena scattate.

“Perkis? Sono io, Jill. Ci sono riuscita. L'informatore aveva ragione! Wallis sta con una donna. Vengo subito in redazione.”

Non aveva resistito. Aveva chiamato il suo caporedattore.

Dall'altra parte della strada, Richard e Martina non sapevano ancora che le loro vite stavano per subire l'ennesimo punto di svolta. Questa volta però la conclusione non sarebbe stata altrettanto positiva.

L'indomani mattina, sul giornale per cui lavorava Jill, uscì l'articolo che li riguardava.

“Famous gay man dates a woman. Richard Wallis gone wild”

La prima ad accorgersi dell'articolo fu Molly, l'assistente di Richard, la quale, in preda al panico pensò fosse bene informare immediatamente la coppia.

Richard andò su tutte le furie. Spiegò tutto a Martina e, per proteggerla, la supplicò di lasciare Londra quella mattina stessa.

Non voleva farla entrare nel suo mondo. Quel mondo che fino ad allora lo aveva celebrato e che, ora, lo voleva ridurre ad una nullità solo per il fatto di essersi innamorato di una donna.

“Wallis broke with toy boy Milo Bauer eight months ago but doesn't seem to be too sad because he's already dating someone else. What's more? He's dating a woman. And clearly their is not a simple friendship.”

Richard non riusciva a crederci. Come aveva fatto quella giornalista a sapere della loro relazione?

“Un informatore anonimo... Di certo. Ma chi? Chi?” pensava senza darsi tregua.

Martina, dal canto suo, avendo visto il suo compagno così sconvolto e preoccupato non poté far altro che prenotare un posto sul primo volo disponibile per Milano.

Richard, il volto rigato dalle lacrime, decise che non sarebbe andato con lei all'aeroporto.

Non poteva permettere che le persone li vedessero assieme. Non ora che era uscito quell'articolo.

Piangendo sempre di più la strinse a sé, la baciò con tutto l'amore che poteva e le promise che, non appena si fossero un po' calmate le cose, sarebbe subito andato da lei a Milano per stare assieme qualche giorno.

Martina non riusciva a dire nulla. Si sentiva completamente disarmata difronte a quella situazione così assurda. Per questo motivo, si limitò a baciarlo e ad accarezzarlo come fosse l'ultima volta.

Uscì dalla porta di casa di Richard. Molly era lì ad aspettarla, pronta per accompagnarla verso il volo di ritorno. Arrivate all'aeroporto si salutarono.

Martina salì sull'aero. Per tutto il viaggio si chiese cosa ne sarebbe stato di loro, della loro storia.

“Fa che non sia finita... Ti prego. Fa che non sia finita...” diceva.

Atterrata a Milano, chiamò Licia, la sua migliore amica. Aveva bisogno di un passaggio.

“Ti spiego poi... Solo, vieni a prendermi. Per favore” la supplicò al telefono.

Durante il tragitto le raccontò dei giorni passati con Richard e di quello che era successo appena 5 ore prima.

“Dai, ora sei a casa. Pensa ad andarti a riposare un po'. Io passo stasera dopo cena, vengo a vedere come stai” le disse Licia, aiutandola a scaricare la valigia.

Martina era davanti al portone del condominio. Non aveva la forza per portare su quella valigia, così leggera di vestiti, così piena di ricordi.

“Ciao, posso portare su io valigia, sì?” disse una voce maschile, alle sue spalle.

Martina si voltò.

Davanti a lei, un ragazzo che non aveva mai visto fino a quel momento, le sorrideva.