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Autore: MiaBonelli    02/10/2012    1 recensioni
Ricordai la prima volta che lo vidi. Risi. M'era sembrato così sfacciato e antipatico che non avrei mai immaginato di arrivare ad un giorno in cui l'avrei amato. Il suo essere così dolce e sincero m'avevano all'inizio infastidita e a ripensarci bene ora non so nemmeno perchè. Sospirai quando avvistai casa sua dall'alto della collina. Corsi in discesa quasi a prendere il volo e correndo verso il mio amore strappai un fiore a caso e sorrisi notando che era il suo fiore preferito.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Il sole e io, un'unica cosa. Sorrisi mentre il vento scompigliava i miei lunghi capelli color oro e così libera mi sembrava di toccare il cielo. Sorrisi felice. Una felicità così semplice e senza motivo che volevo essere sempre più felice. E mi sembrava di volare libera nel cielo con morbidi petali intorno a me, fino a precipitare in un lago blu. Il colore dei tuoi occhi quando è nuvoloso, pensai. E un sorriso sornione si dipinse sul mio viso. Da quand'è che non ero così felice? Settimane, forse mesi. Scossi la testa e cominciai a correre nei campi di tulipani appena sbocciati, mentre radi elberi di aranci e di salici piangenti accompagnavano il mio percorso con profumi inebrianti. Ormai non sapevo più dove stavo andando e cosa stavo facendo ma il mio unico pensiero correva a lui, il mio unico amore. Ricordai la prima volta che lo vidi. Risi. M'era sembrato così sfacciato e antipatico che non avrei mai immaginato di arrivare ad un giorno in cui l'avrei amato. Il suo essere così dolce e sincero m'avevano all'inizio infastidita e a ripensarci bene ora non so nemmeno perchè. Sospirai quando avvistai casa sua dall'alto della collina. Corsi in discesa quasi a prendere il volo e correndo verso il mio amore strappai un fiore a caso e sorrisi notando che era il suo fiore preferito.
Giunsi alla porta della sua casa e non feci in tempo a bussare alla porta che venni afferrata per la vita e ridendo mi aggrappai a lui mentre mi faceva volteggiare in aria. Rideva mentre l'aria si riempiva di dolce melodia: l'amore e la felicità. No, non avrei mai smesso di amarlo e credo che nemmeno lui l'avrebbe mai fatto. Si fermò un solo attimo e in quel attimo i nostri occhi s'incrociarono ancor una volta. Lo vidi aprir bocca e poi richiuderla sorridendo e squotendo la testa. -Che c'è?- sorrisi scostandogli una ciocca di capelli ramati dagli occhi.
-C'è che sono pazzo di te- sussurrò accarezzandomi la guancia- Non so come ho fatto a stare senza te in tutti questi anni- mormorò guardandomi.
Ed è in quel momento che mi resi conto che era la medesima cosa che stavo pensando io. Risi.
-Perchè ridi?- chiese quasi sorpreso per la mia reazione.-Rido perchè non ne posso fare a meno, rido perchè ora sono vicino alla persona che amo di più e credo che non ci sia altro che io desideri in questo momento-arrossì mentre le sue forti braccia circondavano la mia vita e d'un tratto mi ritrovai a pochi centimetri dal suo viso a fissare due occhi dal colore inebriante e confortevole, quel color miele e color terra. Occhi che ogni qual voltavenivano guardati riuscivano a trasmetterti sentimenti e pensieri in un modo in cui nessun altro può fare nemmeno a voce. Sorrisi sfiorandogli la guancia e stampandogli un piccolo bacio sul naso. -Hai un naso enorme- sorrisi prendendolo in giro.-Io un naso enorme?- rise facendomi il solletico- ma quando mai! - mi staccai da lui cominciando a correre-Mai! Scherzavo !- urlai- Chiedo venia! - Risi mentre continuavo ad inciampare nella veste rosa-Tanto non mi prendi- sorrisi e non sentendo risposta mi voltai e non lo vidi più. - Mike?- urlai. Dov'era finito? Mi chiesi e in quell'istante mi senti afferrare dalla vita -Presa- mi sussurrò nell'orecchio. - Chi è che ha il naso grosso? - fece il broncio ricominciando a farmi il solletico.-No... il solletico no- balbettai senza mai smettere di ridere. Mi sentì scivolare verso terra e il contatto con l'erba fresca mi fece rabbrividire. Amavo la terra e il suo profumo, anche se a volte stentavo a crederci, ma sentivo di appartenere a quel luogo e ora che mi ci trovavo con lui, tutto mi sembrava così magico e speciale che credevo fosse un sogno. Sentì il suo sguardo su di me e voltandomi piano lo vidi steso alla mia destra, intento a guardarmi e ad intrecciare una coroncina di fiori. Sorrisi. Amavo quel suo modo di fare così misterioso eppure così semplice. Sorrisi e poggiai la testa vicino al suo petto. Sospirai quando senti le sue dita accarezzarmi dolcemente la testa mentre il calore del suo petto mi faceva sentire al sicuro. Inclinai la testa e mi ritrovai a pochi centimetri dal suo viso. Farfalle. Quelle stupide farfalle non la smettevano di svolazzaremi nello stomaco. Ebbi un sussulto e le nostre labbra s'incontrarono. Mi sembrò di volare in un miscuglio folgorante di colori ed emozioni. Mi sentì avvolgere in un calore e in una specie di alone magico mentre ormai il nostro amore si fondeva e ci portava lontano. Insieme uniti per sempre come il giorno e la notte. In un susseguirsi di emozioni. Un turbinio di sogni e di aromi. Poi tutto si fermò. Il tempo, il vento. Eravamo solo io e lui.  
  
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