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Autore: I_Cant_be_no_superman    02/10/2012    1 recensioni
Salve a tutti e benvenuti nel mio ennesimo sclero Seblaine ahahahah
"Nome: Blaine
Cognome: Anderson
Casa di appartenenza: Corvonero
Segni particolari: Gay e innamorato di un Serpeverde."
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi, Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Prima di tutto buona sera a tutti, ecco a voi l'ennesimo sclero Seblaine nato in una noiosa ora di italiano e poi perfezionato a casa con non poca fatica e ripensamenti. Ne è venuta fuori una storia che non è un gran che ma che a me piace molto (ma io sono nettamente di parte quindi non mi ascoltate u.u). Mi farebbe ovviamente piacere sapere che ne pensate ( se lo fatte mi rendete la persona più felice della terra *-*) anche se il commento dovesse essere negativo :D
Mi scusa adesso per i possobili errori che troverete ma non ho fatto betare la storia per non pesare sulle deboli spalle della mia adorata Senna_  che sopporta gentilmente i miei scleri. Ti prego non avercela con me prometto che non faro mai più una cosa del genere u.u
ok bando alle ciance (?) vi lascio alla lettura :D





“Piacere tu sei Sebastian vero?!? Io sono Blaine, anche tu all’ultimo anno..” questo era uno dei discorsi che mi ero preparato per avvicinare Sebastian se solo avessi almeno avuto il coraggio di guardarlo negli occhi.
Sebastian Smythe , Serpeverde, capitano della squadra di Quidditch e ragazzo più sexy della scuola non che mio personale sogno erotico da quasi sette anni di scuola.
Lo avevo incontrato durante la mia prima lezione di volo. Noi Corvonero eravamo capitati con i Serpeverde, la cosa non aveva reso felice tutti ma nessuno poteva cambiare niente, poi i miei occhi si erano soffermati sul ragazzo più bello che avessi mai visto. Alto, capelli biondo scuro e due meravigliosi occhi verdi e come se non bastasse un sorriso malizioso e bastardo che gli donava un incredibile fascino. Avevamo solo undici anni è pensavo che fosse bello ora ne avevamo diciassette e il tempo non aveva fatto che aumentare il suo fascino. Mi era piaciuto già del primo momento che lo avevo visto anche se avevo solo undici anni mi aveva rubato il cuore.
Ero un ragazzo abbastanza introverso e non facevo facilmente amicizia e se ci si aggiungeva il fatto che mi piacesse per me era impossibile tentare di creare qualunque tipo di rapporto. Non che non ci avessi provato, davvero. Mi ero preparato mille discorsi da fargli magari quando eravamo entrambi a studiare in biblioteca o quando ci incontravamo nel parco, ma niente, dannata timidezza!
Capitava spesso che Corvonero e Serpeverde avessero lezioni insieme e visto che alcuni dei miei amici frequentavano il gruppo di Sebastian erano diverse le occasioni per parlarci. Sebastian era il classico tipo che amavano tutti e anche se aveva detto di essere gay c’erano comunque ragazzine che ci provavano con lui.
Altro motivo per rimanere lontano era proprio questo lui era quello bello che tutti volevano mica come me che ero si il migliore del mio corso ma non ero il tipo di ragazzo che poteva interessargli. Secondo le voci che giravano al castello si era praticamente scopato mezza popolazione maschile della scuola e io mi ero sempre chiesto che avevo fatto io di male per non essere tra quelle persone.
Forse era meglio cosi, io lo amavo e ne ero certo, ed essere solo una semplice scopata non avrebbe fatto altro che ferirmi. Già la stima di me stesso era bassissima se poi fossi stato prima usato e poi lasciato per  un altro ci sarei stato malissimo.
Insomma la mia vita al castello era una merda ma sempre meglio di niente.
Ero in biblioteca per l’ennesima ricerca che Piton ci aveva assegnato, questa volta voleva sapere tutto su una strana erba che oggi ci aveva sventolato sotto il naso a lezione. Non impazzivo per internet ma quella era una delle occasioni in cui mi mancava  dannatamente avere Google dalla mia parte. 
Avevo davanti praticamente 3 libri enormi e mi annoiavo già a pensare di doverli svogliare tutti. La ricerca era per la settimana prossima ma visto che ero un tipo preciso avevo deciso di anticiparla cosi da non dover combattere per ottenere i libri che mi servivano una volta che la data della consegna fosse stata prossima.
Ero arrivato finalmente a meta del primo volume quando la voce di Sebastian mi distolse da qualunque cosa stessi facendo. Lo vidi discutere animatamente con la bibliotecaria di non so cosa. A un certo punto vidi quell’adorabile vecchietta indicarmi e Sebastian puntare il suo sguardo su di me.
In tutto questo io ero rimasto elegantemente imbambolato a fissare Sebastian che, una volta capito che quello che stava cercando non so per quale assurdo motivo lo avessi io, sorrise sollevato. Lo vidi avviarsi verso di me e farmi l’occhiolino.
“Blaine a quanto pare abbiamo avuto la stessa idea!” disse sedendosi difronte a me.
“La ricerca per Piton intendi?” chiesi cercando di non balbettare.
“Si, non mi va di combattere per i libri il giorno prima cosi ho deciso di portarmi avanti” concluse ridendo.
“Concordo in pieno” dissi sorridendo di rimando. Già il fatto che non stessi balbettando o sbavando sui libri mi sembrava un bel passo avanti.
“Quando la vecchietta mi ha detto che i libri che mi servivano erano già stati presi credevo che avrei dovuto avere a che fare con un rompi coglioni, per fortuna li avevi tu. Non ti dispiace se ci do un occhiata?” domandò con l’aria di cucciolo, non che con me servisse nel senso che avrebbe anche potuto togliermi i libri e andarsene io non avrei detto praticamente niente.
“Certo non essere stupido” dissi prima di aggiustarmi gli occhiali che usavo per leggere e riprendere a controllare il libro che avevo davanti anche se la presenza di Sebastian non faceva bene alla mia concentrazione.
La ricerca di Piton era una noia assurda ma era pur sempre un occasione  per stare con lui è scambiare quattro chiacchiere. Passammo la seguente ora in silenzio a fare la ricerca, per quanto Sebastian potesse essere un tipo abbastanza rumoroso quando si trattava di studiare era lo studente modello, cosa dimostrata ampiamente dai suoi voti che lo rendevano uno studente eccellente questo almeno nelle materie che gli interessavano.
“Ok, Blaine mi dispiace interromperti ma potresti aiutarmi un attimo?” chiese dolcemente toccandomi una spalla. Aspetta quando si era alzato per raggiungermi dal mio lato del tavolo?
Mi girai verso di lui per rispondergli ma appena mi voltai verso di lui trovai il suo viso a pochissima distanza dal mio e le parole mi morirono praticamente in gola.
“Cert… certo!” riuscì  a balbettare alla fine dopo che avevo respirato più volte a vuoto.  Mi mise davanti il primo libro che avevo finito e su cui non avevo trovato gran che.
“Chiamami stupido ma non riesco a capire cosa diavolo significa questa frase” disse indicandomela.
Cercai di concentrarmi su quello che c’era scritto sul libro ma il fatto che Sebastian avesse appoggiato il mento sulla mia spalla e la sua guancia sulla mia,rischiava di mandarmi in iperventilazione.
Cercai quindi di raccogliere tutta la forza di volontà che avevo per rispondergli e non cominciare a sbavare sul libro. “Questa parte non è per niente importante ed è spiegata meglio su l’altro libro che devi leggere quindi tranquillo” dissi.
Prima di girarmi aspettai che si spostasse. “Ti adoro in questo momento” concluse per di sedermi vicino a me e prendere i sui libri per spostarli dove si era seduto adesso.
“Dobbiamo passare più tempo insieme la tua compagnia mi aiuta un casino a concentrarmi con lo studio.” Mi voltai verso di lui stupito dalle sue parole e trovai stampato sul suo viso uno di quei sorrisi che di solito non rivolgeva a me e che mi fece completamente sciogliere.
“Mi sembra giusto.”
Ok, ero timido ma non tanto stupido da impedirmi di passare del tempo con lui e ormai gli andavo dietro da tanto di quel tempo che anche la sua amicizia mi sarebbe bastata. Forse non era vero ma sempre meglio di niente infondo.
Riprendemmo a lavorare sulla ricerca e quando mi ritenni soddisfatto posai delicatamente la mia pergamena nella borsa.
“Seb, io ho finito ti serve una mano?” chiesi girandomi a guardarlo e trovando tutto intendo a scrivere sulla sua pergamena. Aveva la bocca leggermente aperta e si leccava continuamente il labbro inferiore.
“Aspetta… finito!!” disse guardandomi con aria entusiasta. Mi ritrovai a sorridere di rimando anche senza sapere bene il perché.
“Allora credo che possiamo anche posare i libri!” dissi senza pensare che potesse avere ben altro da fare invece di perdere tempo con uno come me a mettere a posto degli stupidi libri sulle erbe.
Stava per rispondere ma io lo precedetti: “Anzi come non detto tu avrai sicuramente di meglio da fare, vai tranquillo me ne occupo io!” affermai mestamente.
“Non ci pensare neanche, abbiamo usato i libri entrambi e poi quei volumi sono troppo pesanti per le tue braccine!” disse guardandomi sarcastico.
“Hey! Guarda che prima i libri li ho portati io fino a qui!” protestai mettendo su un finto broncio che fu subito cancellato dalla leggera carezza che Sebastian lasciò sulla mia guancia.
“Stavo scherzando!” ammise. Dopo quella carezza nei suoi occhi lessi una miriade di dubbi e paure, come se aspettasse qualcosa che secondo lui non sarebbe potuto accadere.
“Ok, diciamo che non me la sono presa” dissi cercando di fargli tornare quel meraviglioso sorriso che tanto amavo, cosa che, per mia fortuna, avvenne praticamente subito.
Lo vidi afferrare  i libri e guardarmi come in attesa di un ordine. “Allora da che parte si va? La biblioteca non è proprio il mio forte” ammise ridendo allegramente.
“Allora..” dissi soprappensiero “.. andiamo al reparto 9 e posiamo i primi due.”
Mi girai di spalle e lo senti venirmi dietro fino ad affiancarmi.
“Conosci la biblioteca meglio della gentile vecchietta..” disse ironico indicando con un cenno del capo la bibliotecaria.
“No, in realtà ricordo dove ho preso i libri solo perché mi ci è voluto una vita a trovarli” ammisi girandomi a guardarlo e trovandolo sorridente che mi guardava.
“Questa è bella B” disse. Mi sopresi del fatto che usasse quel nomignolo visto che di solito veniva usato solo dai miei compagni di casa e dagli amici di vecchia data.
 La cosa mi fece molto piacere e lo stupore doveva essere abbastanza chiaro anche sulla mia faccia visto che Sebastian mi guardo in modo strano.
“Ho detto qualcosa di sbagliato Blaine?”
“No, solo non mi aspettavo mi chiamassi B. Di solito non mi rivolgi neanche la parola e ora mi chiami B”, mi resi conto di quello che avevo detto solo dopo che la mia bocca aveva parlato. Bene meglio di cosi non poteva andare.
Il ragazzo per cui avevo una cotta mega gigante da quasi 7 anni mi dava l’opportunità di essere suo amico e io la mandavo a puttane per uno stupido nome. Non c’erano limiti alla mia stupidita Jeff aveva ragione.
Il resto del tragitto per il reparto 9 fu silenzioso e pesante. Arrivati mi premurai di sistemare i libri cercando di evitare lo sguardo di Sebastian per paura di trovarci dentro chi sa che cosa. Ma infondo cosa avrei mai potuto trovarci? Io per lui non ero che un altro ragazzino che lo aiutava con i compiti niente di più.
“Sezione 13” dissi atono prima di dirigermi verso quella che era la mia destinazione finale.
“Mi dispiace Blaine” disse Sebastian all’improvviso. Mi girai verso di lui e con quel movimento improvviso mi ritrovai il suo viso a meno di due centimetri dal mio. Non trovai la forza di muovermi ero come bloccato e neanche Sebastian accennava a farlo.
“Sul serio, non è che non ti volessi parlare ma cercavo di starti lontano per evitare di saltarti addosso dire!” disse sorridendo mestamente.
“Sono un ragazzo che sa cosa vuole  ma con te non so che fare, mi sento un stupido, posso avere tutti i ragazzi che voglio ma l’unico che vorrei davvero provasse qualcosa per me non mi considera neanche. Tu mi piaci Blaine e per stare bene e non soffrire per il fatto che tu non mi voglia al tuo fianco ho preferito rimanerti lontano. Per questo ti chiedo scusa” concluse non distogliendo lo sguardo dai miei occhi.
Ero come caduto in una trans e nella mia testa le parole di Sebastian venivano come ripetute all’infinito. Lo vidi spostare la mano dalla mia guancia e cominciare ad allontanarsi da me in modo lento, ma non glielo permisi.
Lo afferrai per la cravatta e poggia le mie labbra sulle sue. Sapevano di vaniglia ed erano morbide come le avevo sempre immaginate. Senti le sue braccia stringermi la vita e io portai le mie a intrecciarsi dietro al suo collo come avevo sempre desiderato fare dalla prima volta che lo avevo visto.
All’inizio il bacio fu dolce e controllato come se entrambi avessimo paura che se avessimo affrettato le cose la magia che si era creata potesse rompersi.
Però a un certo punto sentì la lingua di Sebastian premere leggermente sulle mie labbra come a chiedere il permesso. Permesso che non gli negai.
Una volta ottenuto il libero accesso alle mie labbra senti la sua lingua esplorare avida la mia bocca fino a quando poi non incontro la sua gemella per iniziare una danza che speravo non avesse mai una fine. Ci staccammo solo quando fummo entrambi a corto di ossigeno e rimanemmo a fissarci negli occhi per quelli che avrei definito secoli ma che erano solo una  manciata di secondi.
Sebastian intanto aveva continuato ad accarezzarmi una guancia in modo tremendamente dolce sempre fissandomi negli occhi.
“Blaine è stato w…” non lo lasciai continuare che appoggia di nuovo delicatamente le mie labbra sulle sue per un semplice bacio a stampo.
“Perfetto, sono 7 anni che lo aspetto.”






Grazie ancora a chiunque sia giuto fino a qui che lasci o meno un segno del suo passaggio (se lo fate vi amerò in eterno *-*).
Mi farebbe veramente piacere se passaste anche nella mia long Sarai mio
e se vi va di dirmi che ne pensate *-*
Ora è meglio che la smetto ahahah al prossimo sclero
I_Cant_be_no_superman


   
 
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