Non ti ho mai chiesto di essere ciò che non sei o di poter sguazzare sereno nella tua tenera onestà. Una piscina forse, ma solo se ricca di vigore e violenza. Quando poi sarà il nostro turno, allora sì tutto verrà regolato dal battito cardiaco. Quello mio, quello tuo e quello artificiale. E smetti di pensare che tutto abbia un senso. I parametri si perdono in un labirinto... e blablabla... la scatola... e blablabla... Il tizio di prima ha la chiave. Fai un salto da lui e vedi di fartene fare due copie. Una per te. Una per il tuo senso di colpa.