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Autore: MizuS    03/10/2012    2 recensioni
Il rapporto fra Jim Moriarty e Molly Hooper è sottile, quasi inesistente, ma fatto da una lunga serie di confini destinati a rompersi, l'uno per mano dell'altro.
[Jim/Molly, più o meno] [PoV alternati] [One-shot "a stralci"]
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jim Moriarty , Molly Hooper
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Questa è la prima fanfiction sul fandom di Sherlock, anche se mi sono appassionata a questa serie ormai da diversi mesi. Non vi nascondo che sono notevolmente agitata, so che il livello del fandom è molto alto e ho un po' di riserve su questa one-shot "a pezzettini". Ma dopo un po' di tempo che rimaneva a marcire nel mio pc, ho deciso di tagliare la testa al toro e di provare a pubblicarla, sperando che apprezziate :)
E' una Jim/Molly, ma prendete con le pinze il concetto di "coppia". Ripercorre entrambe le serie e mette l'accento su ciò che uno provoca nell'altro. Da qui il titolo: slargano i confini del loro rapporto, ma anche di loro stessi.
Ho cercato di tenere il tutto più IC possibile, anche se credo che Moriarty mi sia un po' sfuggito di mano... se notare che è troppo OOC non esitate a dirmelo, vi prego! Ho davvero bisogno di migliorare, quindi qualunque critica è bene accetta!
Il blog di Molly esiste davvero, ed è qui: ne ho attinto alcune informazioni utilizzate all'inizio di questa fic.
Buona lettura! :)
 
 
 
Confini imprecisi
 
La sera prima, Jim clicca sul blog di Molly Hooper e legge i pochi e insulsi post che lei vi ha scritto. Sarebbe impossibile, per tutti, immaginare che una come lei possa essere il tramite di Moriarty.
 
Si sbaglierebbero.

***

«E' permesso?»
«Come? Oh, sì, certo, entra pure. Ecco, io... uhm, ci conosciamo?»
«No, scusami se non mi sono presentato. Mi chiamo Jim. Sono quel ragazzo che poco fa ti ha lasciato un commento sul blog, ti avevo scritto che sarei passato per un caffè, ricordi?»
«Sì, sì, certo che mi ricordo! Piacere allora, io sono Molly. Anche se immagino tu lo sappia già in effetti.»
«Eh, già...»
«Ehm... allora? Da quanto tempo lavori qui? Non mi pare di averti mai visto prima...»
«Sono stato assunto da poco. Stavo cercando un po' di conoscere gli altri dipendenti, e sono capitato per caso sul tuo blog...»
«Sì, e a proposito di questo, sappi che mi scuso profondamente! So che il blog è orribile, e immagino ti abbia annoiato a morte -»
«Non c'è assolutamente bisogno di scusarsi, figurati! Anzi, forse dovrei scusarmi io per essere stato un po' troppo invadente. Deformazione da informatico, mi piace curiosare su internet.»
«No, no, nessuna scusa! E' che pensavo non lo leggesse nessuno, capisci? Oddio, devo esserti sembrata una dodicenne...»
«Beh, se mi fossi sembrata una dodicenne non sarei venuto qui per conoscerti, no?»
«Oh, già... beh, sì. Allora, lo prendiamo questo caffè?»

***

Non è Sherlock.
Sì, vabbè, ma non è male. Voglio dire, è simpatico, timido, molto carino - il che non guasta. Negli anni dell'università avrei ucciso per ricevere le attenzioni di uno così, quindi perché no?
 
Non è Sherlock.
Nessuno è come Sherlock. Sherlock è unico - nel bene e nel male. Anzi, diciamo solo nel male. Sottolineiamolo pure: nel male. E' troppo sopra le righe, menefreghista ed egocentrico. E poi è troppo magro, ecco. A toccarlo sarebbe tutto ossa.
(Oddio non pensarci.)
Jim invece sembra avere delle buone qualità, quindi perché no?
 
Non è Sherlock.
Mi ha sopportata mentre parlavo senza sosta di Glee, ha addirittura detto che gli ho messo curiosità e che vuole vederne qualche puntata stasera.
Cioè.
L'unica mia preoccupazione dovrebbe essere come chiedergli di sposarmi, non fare paragoni! Quindi perché no?
 
Non è Sherlock.
Passare una serata diversa non può farmi tanto male. Ed è da molto tempo che non rivedo la prima serie, quindi perché no?
 
Non è -
E poi Sherlock non vedrebbe mai Glee con me.

***

Glee: un'ulteriore conferma di quanto possa cadere in basso il genere umano.
Davvero le persone normali riescono a trovare divertente questo telefilm? Lui riesce a sopportarne la prima ora soltanto organizzando l'omicidio di ogni singolo membro del cast.
(E non è detto che non li faccia compiere, dopo il suo gioco con Sherly. Dovrà pur trovare qualcosa da fare per evitare la noia dopo che avrà finito con lui, e le richieste d'aiuto che riceve solitamente sono sempre così banali.)

***

Non sta andando tanto male con Jim. Sai forse se...
 
«Da bambina mi piaceva molto nuotare.»
«Davvero? Anche a me!»
 
«- e poi, alla fine, ha gettato la carta per terra! Per terra, capisci? Solo perché nessuno poteva vederlo.»
«Ma tu l'hai visto però!»
«Sì, ma io non conto.»
«Questo non è vero Molly, non lo dire. Tu conti eccome. O almeno... conti per me.»
 
«Vengo sempre qui a disturbarti, non è che ti annoio?»
«Annoiarmi? Jim, ma come ti salta in mente? Non potresti mai annoiarmi!»
«Sì, ma mi sento un po' un maleducato a piombare sempre qui all'improvviso. Senti... che ne dici se la prossima volta ti avviso? Con un messaggio sul cellulare, magari.»
«Oh, sì, ok. Va bene.»
«Ehm, ok... ma mi servirebbe il tuo numero per questo...»
«Oh. Giusto. Che idiota.»
 
Non sta andando tanto male con Jim. Sai forse se...

***

Da Jim IT: Te lo assicuro!
 
Da Molly Obitorio: Certo, come no! Vuoi farmi credere che leggi nella mente? :D
 
Da Jim IT: E' vero!!
 
Da Molly Obitorio: E a cosa sto pensando ora, vediamo :P
 
Da Jim IT: Che Glee con le nuove puntate si sta rovinando. Vero?
 
Da Molly Obitorio: Quello l'ho pensato 5 minuti fa!
 
Da Jim IT: Oops, allora devo aggiustare il mio orologio interno :D
 
Da Molly Obitorio: Però ci hai azzeccato!! Come devo rinominarti sul cellulare dunque, Jim ET? :D
 
Da Jim IT: E' un'idea ;) sai che sto ancora ridendo per il nome?
 
Da Molly Obitorio: Per Jim IT?
 
Da Jim IT: Sì! Ahahahah :D
 
Da Molly Obitorio: Ah, TU stai ridendo eh? E io che dovrei dire, che sono stata salvata come Molly Obitorio? :p
 
Da Jim IT: Ieri un mio amico ha visto i messaggi ricevuti sul mio cellulare e in effetti mi è sembrato un po' turbato...
 
Da Molly Obitorio: L'obitorio fa questo effetto sulle persone. Che strano, eh? ;)
 
Da Jim IT: Già :D senti, posso farti una domanda?
 
Da Molly Obitorio: Certo :)
 
Da Jim IT: Conosci per davvero Sherlock Holmes?
 
Da Molly Obitorio: Sì, passa ogni tanto dall'obitorio per prendersi qualche organo e farne degli esperimenti - ma non dirlo a nessuno!
 
Da Jim IT: ...sembra proprio da lui in effetti. Ugh. Tranquilla comunque, non dirò nulla :)
 
Da Molly Obitorio: Come mai ti interessa?
 
Da Jim IT: E' che sono un suo grande fan! Leggo sempre il blog di quel suo amico, quel dottore, e mi sembra davvero uno in gamba! Mi piacerebbe tanto conoscerlo.
 
Da Molly Obitorio: Se vuoi non c'è problema :) quando viene in obitorio ti avviso, così puoi scendere e posso presentartelo. Ti va?
 
Da Jim IT: Se mi va? Certo che mi va!!
Da Jim IT: Beh, non è che non possa scendere anche quando non c'è Sherlock Holmes, vero?
 
Da Molly Obitorio: No, certo che no. Puoi venire quando vuoi!
 
Da Jim IT: Quindi... domani posso? Per un caffè?
 
Da Molly Obitorio: Volentieri!! Allora ci sentiamo domattina per vedere quando abbiamo entrambi un buco libero, va bene?
 
Da Jim IT: Perfetto! Allora a domani Molly. Buonanotte e sogni d'oro :)
 
Da Molly Obitorio: Buonanotte, a domani :)

***

Non stanno insieme: lui è libero di lasciare il suo numero a chi più gli pare e piace. Non deve tenere conto a lei.
Essere gelosi, quindi, è illogico - specie se, nonostante tutti i suoi sforzi, continua a rivolgere la gelosia verso entrambi.
Che poi, sarà davvero gay? Sherlock non si sbaglia mai, è vero, ma... ma Jim sembrava interessato. Sembrava davvero interessato. Perché avrebbe dovuto fingere un interesse nei suoi confronti?
Dio, speriamo che Sherlock si sbagli.

***

«...quindi non è che ti piace, no? Niente farfalle nello stomaco, sogni tipo finché-morte-non-vi-separi con lui come protagonista, vero?»
«No, Molly, non è affatto così!»

***

«Fai la brava, su. Dimmi, che osso c'è qui?»
«F-f-frontale.»
«Giusto. E qui?»
« I-ischio. Jim -»
«ZITTA. Rispondi alle mie domande e basta, d'accordo? Non vogliamo che nessuno si faccia male, vero? E io ho così poca pazienza... Questa lama potrebbe affondare ancora di più nel tuo collo se la perdessi del tutto, angioletto.»
«Jim, t-ti prego, non -»
«Seb.»
«NONONONONO TI PREGO STARO' ZITTA LO GIURO TI PREGO -»
«Uff, sì, sì, ok, non c'è bisogno di gridare. Che s-t-r-a-z-i-o. Continuiamo, d'accordo? Qui?»
«...S-sterno.»
«E però questo era faaaaaaacile! Complichiamo, questo?»
«C-cuboide.»
«Ma che brava la mia dottoressa! Già, già, sono deliziato! Ora che ne dici se prendiamo uno di questi idioti qui davanti e mandiamo le ossa che hai nominato come regalino per Sherlock?»
«Come...»
"Mi sento buono, lascio scegliere a te. Sono tutti così teneri quando sono impauriti...»
«Jim...»
« Anche tu sei così tanto tenera, tutta legata e tremante... »

«N-no, no, no, ti p-prego no...»
 
Quando si sveglia, spegne venti sigarette di fila sul suo braccio. Le bruciature formano un lunghissimo percorso dall'ascella al polso.
Si sente la bocca sporca, e non c'entra la nicotina.
Per la prima volta dopo anni, torna a riconsiderare quelle diagnosi psichiatriche che gli hanno fatto da bambino. Ma è un momento che passa subito - come ha avuto modo di dire poco prima a Sherlock e al suo cagnolino in piscina, è una persona fin troppo volubile.

***

Delle persone sono morte.
Morte.
John Watson poteva morire. (Ora sì che non dimenticherai mai come si chiama.)
Sherlock poteva morire.
E tu ti sei fidata di lui. Stavi quasi per innamorarti di lui.
Stupida.
Stupida.
STUPIDA.
 
«STUPIDAAAAAAAAAAAAAAAAA!»
 
E ora che fai, piangi?

***

«Passo questa sera per prendere il resto, Molly.»
«Oh, no, scusa Sherlock, stasera non ci sono, ho un -»
«E' sposato. Non perderci tempo.»
Oh, fantastico. Proprio quando stavo iniziando a riprendermi dopo Jim, eh? Potresti anche infrangere tutte le mie aspettative alzando la faccia dal microscopio, però.
E poi, parli proprio tu di "perdere tempo"? Tu, che lo perdi pensando ad una donna morta?
Oddio, Molly, basta. Troppa rabbia repressa.
«D-d'accordo, sì.»
«Bene, perfetto. A stasera allora.»

***

Ci ripensa oggi, a distanza di mesi, dopo aver visto la sua foto sul giornale.
Jim Moriarty e Molly Hooper. Accade sempre questo nei romanzi, no? La protagonista in piena sindrome da crocerossina che salva l'uomo tormentato dai suoi demoni e tira fuori il suo lato umano.
Peccato che in Jim Moriarty non ci sia neanche un capello di umano da tirar fuori, e che lei è ben lontana dall'essere una crocerossina. Non a caso, ha scelto di diventare un medico legale: salvare persone vive non è proprio nelle sue corde.
Quindi non ci sarebbe stata comunque speranza, in nessun caso.

Forse è il caso di passare ai saggi. O di cominciare a comprare più DVD.

***

Oggi c'è il mio processo. Che noia.
 
Oggi c'è il suo processo. Che ansia.

***

«Ti sbagliavi, sai? Tu conti eccome.» "Tu conti eccome. O almeno..."
Oddio no.

«Hai sempre contato e mi sono sempre fidato di te.» "...conti per me."
Sherlock è la persona sbagliata. Non dev'essere lui a dirlo.
 
Più nega di aver avuto quel pensiero, meno riesce a liberarsene.

***

"Niente sogni tipo finché-morti-non-vi-separi con lui come protagonista, vero?"
"Non è affatto così!"
 
Oh, Molly, no. Ti sbagliavi.
E' finché morte non ci unisca.

***

«Per quanto riguarda Moriarty... credo voglia uccidersi anche lui, morire con me. Ma non ne sono sicuro.»
Ah.
«E' un pazzo, non posso prevedere tutte le sue mosse. Ma è anche un esibizionista: e quale morte migliore di questa?»
Ah.
«Considereremo entrambe le ipotesi, dunque. Ora, Mol- Molly? Che ti succede? Hai perso colore in viso, stai bene?»
NO.

***

«Il tuo obbiettivo è John Watson.»
«Oh, il caro capitano. Sarà un piacere occuparmi di lui. Quanti altri devo chiamarne?»
 
Tre: uno per l'ispettore, uno per Mrs. Hudson e uno per Molly Hooper. Tre.
 
«Altri due, che siano bravi. Molto bravi.»
«Nessun problema -»
 
Tre, Jim. Hai detto due, ma ne servono tre. Correggiti.
 
«- capo. C'è altro?»
 
Sì che c'è James.
TRE.

("Sì, ma io non conto."
"L'obitorio fa questo effetto sulle persone."
"Fai la brava, su. Dimmi, che osso è questo?"
"Da bambina mi piaceva molto nuotare.")
 
«No, Sebastian.»
«D'accor-»
«VATTENE!»
 
Patetico. P-a-t-e-t-iiiiiii-co. Meno male che stai per morire.

***

La mattina dopo, Molly si veste di nero e mantiene un pesante silenzio per tutta la giornata. E' fin troppo facile, per tutti, immaginare per chi una come lei stia così tanto in lutto.
 
Si sbagliano.

 
 
 
 
  
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