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Autore: yolima90    03/10/2012    0 recensioni
Joker e' perso completamente di una donna. Va bene che non è la prima volta che s'innamora, ma questa qua..lo rende debole e lo rende una ometto romantico che non sa' vivere senza il suo amore.
Come se la cavera' questo Joker perdutamente innamorato?
Genere: Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Joker aka Jack Napier
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il risveglio fu ottimo per il Joker. 

 

Svegliarsi con una donna accanto lo metteva di buon umore..quasi sempre.

Il telefono squillo' e lui rispose immediatamente spostandosi in cucina 

 

<< Che c'è ora? >> rispose incavolato nero, odiava mettersi subito al lavoro dopo aver fatto sesso, voleva gustarsi ancora il suo odore prima di buttarsi sotto la doccia e ritornare il solito figlio di puttana.

 

<< Ciao >>

 

una voce calda ma allo stesso profonda lo salutò così , lui rise ,non ci poteva credere..batman! Il suo amicone l'aveva chiamato! Finalmente!  Da quanto che non si sentivano? Un secolo…

 

<< Bonjour!  >> esclamò ridacchiando 

 

<< Dov'è? >> chiese sempre con quel tono da' " so' tutto io " , quanto lo infastidiva quel comportamento da ragazzino per bene ma rispose lo stesso alla sua domanda

 

<< Dorme. Ha la febbre >>

 

<< La vengo a prendere >>

 

<< Scordatelo. >> disse cambiando tono, ora il suo tono era secco non più ironico come prima. La voce si fece dura quasi arrabbiata, non avrebbe permesso che lui la portasse via da quel posto, era sua , sua, sua e basta. Doveva capirlo, non sarebbe più ritornata da lui.

 

<< Se non vengo io, verra' lei. Lo sai. >> disse e sorrise dall'altra parte del telefono

 

<< Non verra' da te, mi ama. Vuole stare qui con me, non l'hai ancora capito alette? >> rise <<  è mia . >> concluse e guardò oltre la finestra, il sole ormai era alto da parecchie ore ormai, e lei stava ancora dormendo, sperò solo che non lo stesse chiamando, spero' anche che la febbre le fosse scesa visto che tutta la notte era stata alta.

 

<< Non è di nessuno >> disse l'altra voce attraverso il telefono, Joker prese una sedia e si sedette capendo che sarebbe stata una lunga telefonata amorevole.

 

<<  Geloso Batman? Geloso che io ogni notte dormo con lei mentre tu rimani solo nel tuo freddo letto? Com'è dormire con il pensiero atroce di questa cosa? Desideri il suo corpo?Il suo calore? Sai che ieri notte abbiamo fatto l'amore? Ebbene si! è venuta a letto con me. E non è stata la prima volta..forse la terza..la quarta,non ricordo ora >> rise  << E ogni volta abbiamo fatto l'amore, tranquillo abbiamo parlato anche di te, non ti abbiamo dimenticato, abbiamo appeso una tua foto sulla porta e la usiamo per giocare a freccette . Non è una cosa romantica, amico mio ? >>

rise di nuovo 

 

<< Dimmi Joker cosa farai quando lei ti abbandonerà? Quando capirà' che mostro sei? Piangerai come una bambina? >>

 

silenzio

 

<< La seguirai nella pioggia e la supplicherai di restare con te giurandole di cambiare?   Dimmi come andrà…amico mio. >> marcò le ultime parole con crudeltà nella voce mentre lui non sapeva che dire, questa volta aveva vinto lui : 1- 0 per Batman..palla al centro.

L'idea che lei se ne potesse andare via per sempre lo uccideva. Come avrebbe fatto senza di lei? Sarebbe ritornato tutto come prima.. solo. E non voleva, non voleva rimanere solo, odiava terribilmente la solitudine, non era facile trovare una donna che ti amasse per quello che eri..

Senza aggiungere altro chiuse la telefonata anche perché aveva sentito qualcuno muoversi e accendere lo stereo. Dopo alcuni escomi i Beatles iniziarono a suonare e la stanza sembrò cambiare colore ,da grigio divento' di un colore acceso , un miscuglio di colori quando lei entrò e gli sorrise anche se aveva le occhiaie ed era distrutta per la febbre, però non gli negò un sorriso.

Per questo gesto le fu grato e andò da lei

 

<< Hola!   >>  esclamò tutto felice mentre lei si guardò intorno, idiota la colazione! Se l'era dimenticato 

 

<< Hai fame? Cosa vuoi per colazione ? >> domandò guardando il frigo

 

<< Ci penso io!  >> esclamò lui ripreso dalla conversazione con Batman al telefono << Ehm…frittelle ? >> sorrise alla compagna che fece cenno di si << Ora si sieda signorina prego >> le passò una sedia  e continuò <<  Ora Joker le preparerà le frittelle più buone di tutta la città! Lo sapeva che da piccolo aveva vinto un buono sconto per la sua ottima torta ai mirtilli? >> mentiva ma voleva mettere di buon umore assolutamente la compagna che pian piano stava sorridendo << come può vedere versiamo il latte e lo mettiamo a riscaldare, e poi …prendiamo la nutella , ecco così e dopo aver riscaldato il nostro piatto lo versiamo sopra di esse et ..ecco qua! Gnam!  >> 

 

la ragazza rise ,scosse la testa divertita, lui si sedette accanto a lei e rimase a guardarla mangiare. La cosa più bella che poteva fare era quello si disse tra se '.

 

<< Ehm Margaret... >> 

 

alzò lo sguardo verso il volto imbarazzato..era la prima volta che la chiamava per nome 

 

<< Cioè..volevo dire..amore.. >>

 

Bum. Ecco il danno fatto, il Joker che chiamava una donna " amore? " Ma siamo matti? No,no qui non va mica bene!

 

Margaret scoppiò a ridere e dopo due secondi anche lui, risero per alcuni minuti e poi calò il silenzio

 

<< Ti amo anch'io >> 

 

disse lei ,poi ritornò alla sua colazione con un sorriso sulle labbra e il rossore sulle guance , Joker appoggiò il mento sul tavolo come un cucciolo stanco e triste, ma in realtà dentro di se' era felice. Guardo' l'orologio..ora di lavoro.

Sospirò. Non aveva voglia di lasciarla ma doveva concludere un affare non poteva farsi aspettare no perché non poteva ,anzi se fosse stato per lui si sarebbe fatto aspettare per tutta la giornata ma la chiamata dei soldi era più forte e poi non aveva voglia che la mafia creasse qualche casino vedendolo che non arrivasse,non poteva mettere in rischio la vita di Margaret..ora che aveva confessato il suo amore,poi. 

Si alzò senza fare colazione la superò ma venne bloccato dalla sua mano la guardò

 

<< Non so' se sarò qui al tuo ritorno >>

 

Ahi…

 

<< Va bene >> disse lui e se ne andò'.

 

Sarebbe ritornata da lui? Forse lui l'avrebbe curata meglio di lui..per un attimo immaginò Batman e Margaret nel letto insieme e provo' un ondata di odio pazzesca che diede un pugno contro il muro. Lei era fatta così ,la sera prima ti dava tutto l'amore che poteva darti e il giorno dopo toglieva il disturbo senza dirti nulla ,facendoti sentire una puttana, una scopata di una notte e via, un errore madornale da non fare più..ma poi senza un perché la sera dopo era lì , alla tua porta pronta a fare un'altro giro sulla giostra e tu non riuscivi a dirle di no,non riuscivi a cacciarla e permettevi che ti travolgesse un'altra volta. E così via..

Scese le scale il più veloce possibile, voltò l'angolo  e senza guardarsi intorno rubò una macchina capotabile fregandosene di essere visto.

Il sole riscaldò il suo viso non truccato, anche questa volta si era dimenticato di mettere la sua " maschera" , mancava solo che iniziassero a non chiamarlo Joker, sarebbe stato buffo..non essere più Lui.

Si mise in coda come un normale cittadino qualunque, chi poteva riconoscerlo senza il suo trucco?

Sorrise al vento e si guardò una attimo riflesso in un vetrino dove un bambino stava giocando con un peluche , lo faceva volare e poi lo faceva capultare contro il suo viso e poi rideva mentre sua madre alla guida era troppo impegnata ad occuparsi di lui.

Le macchine ripresero a muoversi e dovette dire ciao ciao al bimbo che si accorse troppo tardi di quel strano buffo signore  che lo stava fissando. L'appuntamento era stabilito nelle vecchie officine, arrivò due minuti in anticipo , aspettò i suoi clienti guardando fuori e annusando l'aria che sapeva di smog

 

<< Joker! >>

 

si voltò veloce 

 

<< Giorno a tutti! >>

 

<< E' da tanto che ci aspetti ..eh Joker? >>

 

li guardò, erano una massa di merde inutili..ma erano quelli che finanziavano i suoi progetti diabolici

 

<< No. Parliamo d'affari, siamo qui per questo ..no signori miei?  >>

 

annuirono, un uomo si fece avanti, aprii una valigetta, Joker guardò dentro e annuii

 

<< I progetti? >> domandò, un ragazzo si fece spazio e passò dei fogli giganteschi a Joker che sorrise maligno, quando non c'era Margaret ritornava sempre il figlio di puttana che era sempre stato. E la cosa gli piaceva da morire.

Lo faceva sentire potente.

Immortale.

 

<< Come sempre è un piacere lavorare con voi signori. Penso che abbiamo concluso qui. Farò saltare i due palazzi all'ora stabilita >> prese i soldi e li butto' in macchina, stava per andarsene quando uno dei mafiosi trovo' coraggio e disse

 

<< Ehi Joker, ehi Joker hanno detto che ti sei innamorato >>

 

Non l'avesse mai detto , in due secondi era su' di lui incazzato nero

 

<< Per questo ti dovrei tagliare la lingua lo sai ?  Chi te l'ha detto ? >>

 

l'uomo tremò, era uno dei membri più importati della mafia ma solo la presenza di lui lo metteva a disagio,con il Joker non si scherzava mai! Mai!

 

<< Chi ti ha detto questa enorme bugia? Chi???? Chi?!! Chi osa prendere in giro il Joker? Chi?! >> gridò come una bestia, tutti i presenti si guardarono preoccupati poi uno di essi trovo' il coraggio e parlo'

 

<< Il giudice Bob Wilson . >>

 

Joker alzo' lo sguardo

 

<< Bob? >> disse con voce suadente << Il giudice..Bob Wilson? E perché non me l'avete detto prima ? >> si alzò sorridendo << Buona giornata signori miei >>

 

lo consideravano un folle senza pietà' e gli andava più che bene . Era giusto che lo temessero o presto si sarebbe trovato dentro a una fossa .

 

Alle sei in punto avrebbe fatto saltare tutti,non vedeva l'ora mentre con aria annoiata addentava un panino nel viaggio del ritorno, si domandò se lei fosse li' ad aspettarlo,ma una vocina dentro di lui disse con cattiveria "no" , " cosa ti aspetti Joker? Che ti faccia da mogliettina fedele? E' uno spirito libero ,lo sai ..va e viene e a te fino ad ora ti andava bene così..non potevi averla sempre tra i piedi ", continuò la vocina maligna all'interno della sua testa e lui con tristezza le diede perfettamente ragione, Margaret era uno spirito libero,non stava mai troppo fissa in un luogo. 

Sospirò e senza pensarci voltò l'angolo per accorgersene che aveva sbagliato,ma ormai era troppo tardi per voltare e fare marcia indietro, gli aspettava un 'ora di coda. Cazzo.

 

 

 

Margaret camminava veloce leggermente ingobbita tra la folla, sbandando qualche volta. La medicina che aveva assunto le permetteva di rimanere per alcune ore lucida prima che la febbre ritornasse, aveva deciso di andar da' Bruce e poi ritornare di corsa da Joker per non deluderlo della sua assenza quando sarebbe ritornato. Era sempre stata ma non riusciva a fare la cattiva con lui, non ci riusciva proprio. 

Si a volte l'aveva trattato davvero male come farlo aspettare per ore sotto la pioggia o come darli buca all'ultimo secondo, eppure lui non se l'era presa. Anche perché se si fosse offeso ora lei non avrebbe potuto essere lì a camminare in mezzo alla gente ma bensì dentro a una fredda tomba coperta di terra e vermi. Aveva passato un grosso rischio trattare male il Joker.

Si passò una mano fra i capelli, anche se era uno stronzo , bastardo  killer pazzo ..la mandava fuori di testa.

Si ricordava benissimo il loro primo appuntamento, lui l'aveva intravista in tribunale a scambiare due chiacchiere con Bruce nei vesti di Batman e voleva a tutti i costi invitarla a uscire, così una sera mentre aspettava Tim fuori dal cinema ecco che si presentò lui in tutta la sua bellezza, invece di scappare rimase a guardarlo 

 

<< Margaret …>> aveva detto con voce suadente mentre si portava indietro i capelli mentre i suoi occhi brillavano di passione

 

<< Joker >> rispose lei infastidita

 

<< Cosa ci fa una signorina bella quanto te tutta sola a quest'ora ? >>

 

<< Aspetto il mio principe >> disse lei guardandolo dritto negli occhi

 

<< Oh allora..eccolo qui! Il tuo principe >> fece un inchino e gli prestò il braccio, lei continuò a fissarlo,non ci poteva credere..il Joker che voleva fare tutto l'uomo elegante e gentile. Senza aggiungere altro prese il suo braccio e insieme entrarono dentro e ci stettero tutta la durata del film " Il Buono, il brutto e il cattivo" di Sergio Leone. Risero insieme e si divisero da vecchi amici i pop corn e la coca -cola. 

Quando uscirono da quella porta vecchia, qualcosa era cambiato tra i due,almeno per lei visto che Joker era già' interessato a lei da parecchi giorni ormai. 

 

<< Ti andrebbe.. >>

 

<< Si! >> disse prima di farlo finire di parlare ,lui sorrise e scapparono nella notte.

 

Ecco com'era andata il loro primo appuntamento organizzato all'improvviso e da quel giorno non si erano mai più separati.

 

Margaret guardo' il cielo che si era fatto di nuovo grigio,ma questa volta non si sarebbe bagnata anche perché era davanti all'immensa villa di Bruce. Il cancello si spalancò davanti alla sua presenza e lei poté entrare in silenzio.

 

 

<< Ti tratta bene? >> domandò Bruce Wayne seduto sulla sua poltrona rossa velluto con in mano un bicchiere di vino, Margaret fece di si con la testa

 

<<  Lo sai che è pericoloso ? >>

 

<< Non con me..credimi Bruce, mi tratta come se fossi la sua unica ragione di vita.  >>

 

Bruce si morse il labbro, Joker l'aveva capito..lo invidiava, lui era riuscito a conquistarla  diversamente da lui che non era riuscito a combinare nulla in questi dieci anni d'amicizia profonda. Faceva male sapere che lei era perdutamente innamorata del suo nemico, gli procurava un dolore fitto allo stomaco .

 

<<  E allora perché sei qui?  >>

 

Margaret si guardo' la punta dei piedi

 

<<  Perché forse sei il mio migliore amico? Ora che sto' con Joker non posso più venirti a trovare ? >> lo guardò dritto negli occhi, era quello che lo fregava,il suo sguardo innocente e divertito allo stesso tempo, era quello che spiazzava e ti lasciava senza fiato. Era andata così anche con lui?L'aveva guardato e basta? Aveva usato la tattica di sguardo di ragazza per bene per perdersi tra le sue braccia?

Fuori iniziò a gradinare , forse avrebbe piovuto per tre giorni..pensò la donna guardando stanca il suo amico incavolato per la sua relazione, lo sapeva che provava qualcosa per lei. L'aveva capito subito quando gli aveva detto la prima volta di chi si era innamorata. Non voleva far soffrire Bruce..ma non poteva per colpa sua abbandonare la persona a cui ci teneva di più. 

Joker era ossigeno per lei, era la stessa cosa anche per lui?

 

<< Posso sdraiarmi un pochino mi gira la testa >> disse  mormorando.

 

 

Joker rientrò in casa con aria stanca, aveva passato tutto il giorno a studiare i progetti dei due palazzi che avrebbe dovuto farli saltare e l'ultima cosa di cui aveva bisogno era qualcuno che gli parlasse, aveva un mal di testa che dentro non si guardò intorno e si lasciò cadere sul letto stanco morto.

I suoi occhi erano fissi sulla foto di lei appoggiata sul comodino sulla sua destra, sorrideva in quella foto, era stata scattata in una giornata di sole, era riuscita a convincerlo di passare una vacanza con lei per i monti, era stata la vacanza più bella del mondo che avesse mai fatto prima d'ora. 

Le giornate si scandivano tra il sesso, cibo ,camminate, foto, risate e di nuovo da capo. 

Per la prima volta si era sentito Normale.

Sospirò " dove sei Margaret? "

Si addormentò con il sorriso sulle labbra.

 

Il suo risveglio fu una cosa tremenda, un mal di testa forte che lo invadeva tutto il corpo,mando' giù qualche pillola prima di sentirsi nuovamente in forma, l'orologio sul suo polso segnava le undici passate. Era ora che qualcuno morisse, si stirò ,si lavò la faccia con cura e poi si truccò tutta la faccia. 

Con la sigaretta in bocca abbandonò il palazzo dove viveva, una macchina lo stava aspettando.

Non sarebbe stato solo come al solito, aveva con se' tre ragazzi dall'aria poco sveglia come sempre, insieme avrebbero fatto saltare i palazzi e poi lui sarebbe ritornato a casa..ma prima doveva anche risolvere una questione. Il giudice Wilson. Sapeva della relazione tra lui e la ragazza, era un soggetto pericoloso che poteva mettere in grave pericolo Margaret..se si fosse saputo che Joker aveva una ragazza tutti i suoi nemici le avrebbero dato la caccia e ..un brivido gli passò lungo la schiena, caccio ogni idea tremenda e salii sulla macchina che partii veloce lasciando della strana polvere dietro a se'.

 

<< Allora ci siamo capiti? >> domandò ai suoi tre 

 

<< Si capo. Jack farà da palo mentre noi due con te andremmo sù >>

 

<< Ottimo. >>

 

Joker si tastò la giacca alla ricerca del suo coltello, lo trovò e si sentii più sicuro..il suo amato coltello, pensò tutto felice prima di ritornare a guardare la strada davanti a sé.

 

 

 

Margaret  si sveglio' in piena notte con la testa che gli girava, la vescica urlava di aver bisogno del cesso ma il giramento era così forte che non riusciva a stare in piedi neanche due secondi, così fu costretta a rimanere sotto le coperte, allungò la mano alla ricerca dell'amato che non trovò, sbuffò e si girò' dall'altra parte..certo che non c'era..era in casa di Bruce. Con fatica si riaddormentò sperando che al risveglio Joker fosse lì.

Bruce si sveglio' di colpo, aveva sentito delle urla provenire dalla camera dell'amica, cerco' le pantofole e corse da lei, possibile che qualcuno fosse entrato superando tutti gli allarmi? 

Joker! Urlò il suo cervello, quel figlio di puttana era in casa sua ed era in camera di Margaret, doveva salvarla! 

Corse , ma quando arrivò in camera non c'era nessuno…solo la sua migliore amica che si agitava nel sonno, si avvicinò silenzioso al letto

 

<< Joker! Joker! Joker! Jooooker!!!! >> gridò , Bruce le fu affianco immediatamente cercandola di svegliarla  << Joker! >>

 

<<  Margaret! Margaret! Sveglia! E' solo un sogno! Margaret! >>

 

si svegliò

 

<< Oh Bruce…. >> scoppiò a piangere sulla sua spalla,lui la strinse forte,  rimasero lì immobili.

 

 Joker guardo' i palazzi crollare sotto il suo potere e rise, godette di tale scena..dovevano darli l'oscar per la migliore scena mai vista sul grande schermo..peccato che non aveva con se' una telecamera. Avrebbe potuto mandare in onda la sua grandezza..peccato.

Sorrise al vento gelido che soffiava forte sulla sua faccia da folle mentre i suoi uomini lentamente ritornavano giù, non sarebbe andato con loro ,la notte era ancora giovane..aveva da fare l'ultima cosa e poi di corsa a casa. 

Era tornata? Era lì ad aspettarlo? Stava dormendo nel suo letto con la mano sul suo cuscino?

Chissà..

Prese in prestito una moto che si trovava lì e corse via veloce nella notte, nessuna traccia di Batman per ora..meglio così. 

Il giudice Bob Wilson abitava nella zona benestante della città, non era difficile trovare la sua casa anche perché era l'unica con un colore di merda in tutta la via. Color giallo canarino..un colore orrendo a parere suo. Abbandonò la moto a pochi metri, continuò a piedi con le mani in tasca e la schiena dritta. La strada era illuminata , un gatto gli passò accanto miagolando prima di sparire nella notte. 

 

I suoi passi erano decisi così decisi che si mise a fischiettare saltellando qualche volta, finchè non arrivò dritto dritto davanti alla porta del giudice chiacchierone, solo allora tiro' fuori il suo fedele compagno di uccisioni : il coltello.

 

Si guardò intorno e con maestria superò i primi gradini poi bussò alla porta.

 

<< Chi è ? >> rispose una voce rauca

 

<< La nonnina! >> esclamò

 

Silenzio

 

<< Ho detto la nonnina! Che fai non si apre a una povera nonnina? Mi hanno detto che sei un cattivo giudice assai chiacchierone e io ora ti ordino di aprirmi! Immediatamente!   >>

 

rumori di passi veloci sul pavimento, Joker sbuffò..ma perché nessuno gli voleva mai aprire ?

 

Scassinò la porta e fu dentro.

 

C'era odore di carne e cipolle fatte sulla piastra

 

<< Ora ti vengo a prendere! >> gridò al buio

 

Giocarono per alcuni minuti a nascondino finchè lui seguendo il suo olfatto non lo trovò nascosto in cantina. Ottimo posto per uccidere qualcuno pensò il folle truccato.

 

<< Eccoti ! Sei qui!   >>

 

 

<< No ti prego >>

 

disse l'uomo con un po' di pancia tutto sudato in pigiama, vide che in mezzo ai pantaloni c'era un buchino che faceva intravedere il pene , il Joker sorrise a tale vista .

 

 

Scuoiare un uomo era come scuoiare un animale, ma solo che quest'ultimo a tale atto tremendo era morto diversamente dal povero giudice Wilson , le sue urla invasero tutto il quartiere, il Joker quando ebbe finito grondava sangue, si lecco' le dita felice, si era scordato com'era buono il sangue delle vittime appena morte,  poi lasciò la sua vittima alle mosche mentre lasciava impronte sue ovunque, era giusto che tutti sapessero chi era stato a fare tutto ciò. 

 

 

 

Margaret silenziosa scivolo' via dalla villa del suo migliore amico , Bruce era a New York per lavoro e lei era scappata senza farsi beccare da Alfred. Erano passati due giorni, era ora di tornare a casa. Da lui.

Fregò dei vestiti nell'armadio e si lanciò in strada fermando un taxi, diede all'autista l'indirizzo e disse arrivederci mentalmente a Bruce. Come l'avrebbe presa non vedendola più nel suo letto? Ci sarebbe rimasto male? Forse..pazienza. 

Aveva smesso di piovere e stava uscendo i primi raggi del sole , uscii di corsa e corse sù per le scale , era ancora debole ma l'idea di abbracciarlo le dava forza abbastanza per arrivare di corsa alla porta.

Bussò tutta felice, mentre intorno alle spalle si stringeva un maglione color bianco latte

 

<< Sembra che non ci sia nessuno in quell'appartamento   >>

 

disse una voce a lei famigliare, si voltò e sorrise. 

La sua aria era lì in piedi con le braccia conserte, la fissava sorridendo come al solito, i suoi occhi studiarono il suo corpo esile prima di spalancarsi e accoglierla , quanto le era mancata? 

Troppo. 

 

La prese in braccio e la portò dentro casa come due novelli sposini, con un calcio chiuse la porta , la fece cadere sul letto insieme a lui ridendo.  Poi prese il suo volto bellissimo e la baciò più volte finchè lei non lo allontanò dolcemente per guardare nei suoi occhi neri profondi

 

<< Come stai ? >> domandò

 

<< Bene..la febbre è passata. Sono stata da Lui. >>

 

un tuffo al cuore per il Joker che rimase impassibile alla sua confessione

 

<< Tranquillo non ci ho fatto nulla, neanche un bacio casto sulle labbra  >> disse maliziosa prima di darli un bacio sul collo e tornarlo a guardarlo 

 

Joker gioco' con i suoi capelli prima di prenderla e metterla sù di lui , lei capii cosa voleva fare e così alla luce del sole si tolse la maglia, e lanciò dall'altra parte della stanza il reggiseno, lui gli baciò i seni prima di scendere giù e iniziarli a sfilare i jeans che aveva  addosso , ma lo fece con i denti e lei rise come non mai, la faceva ridere quel gesto buffo ..lo faceva sembrare un cane secondo lei ,riuscito a sfilarli tutto la guardò sul letto nuda , i loro corpi si incontrarono per la centesima volta felici di rivedersi pronti a fare l'amore .

Il suo corpo s'inarcò quando lei lo baciò sulla pancia , Joker toccò con le dita la sua fronte che non era più calda come prima ma sapeva che non aveva detto la verità..la febbre c'era ancora un po'..a volte poteva capitare che tremava e allora toccava lui a farle ritornare il calore lungo il corpo, quando la penetrò lei soffocò un grido di piacere, avrebbe voluto rimare così in quella posizione tutto il giorno se non fosse stato per lei che capovolse la situazione. Lui sopra lei sotto. 

Amava stare sotto.

Le loro mani si persero nei loro capelli ,i loro occhi si chiusero per il piacere provocato dai movimenti del loro corpi, Margaret lo baciò in tutte le parti del corpo e lui fece la stessa cosa, si rotolarono lungo il letto cadendo sul pavimento ridendo come ragazzini alla loro prima volta, la spinse contro il muro mentre lei emetteva gemiti di piacere , ad un tratto capitò anche che venne graffiato sulla schiena, Margaret lo guardò dispiaciuta ma lui le fece capire che non sarebbe morto per uno stupido graffio e poterono prendere a fare l'amore come l'aveva definito al telefono Joker a Batman.

 

<<  Ho di nuovo la febbre penso  >>

 

<< Ho ucciso un uomo per te  >> 

 

erano nella vasca da bagno quando Joker le confessò cosa aveva fatto due notti prima, ma lei non replicò..alla fine stava con un folle pazzo omicida..cosa voleva che le dicesse?

 

" cara oggi ho aiutato una vecchina ad attraversare la strada" o " ho denunciato un furto ", era più facile senti dire da lui" mi volevano fregare i soldi e io allora li ho uccisi con il mio coltello" ..era il Joker alla fine.

 

Joker uscii dalla vasca e tutto nudo andò a prenderle un asciugamano, Margaret lo fissò. Sembrava un dio da quant'era bello. I muscoli nel punto giusto, alto, slanciato , spalle larghe ..perfetto..quasi.

Si fece avvolgere dal suo corpo e si fece sollevare nuovamente da lui, la testa era ritornata a girarli forte, aveva provato a stare in piedi ..ad arrivare da sola fino al letto ma era immediatamente caduta gemendo, così lui l'aveva presa e senza ascoltare le sue proteste l'aveva messa sulla poltrona vicino alla stufa che vomitava calore mentre lui cambiava le lenzuola e ne metteva pulite.

 

<< Non sei il mio baby sitter  >>    

 

disse sprezzante tenendosi la testa tra le mani,dio quanto stava male.

 

<< Lo sò  >>

 

<< E allora smettila >> disse con cattiveria guardandolo,lui si fermò con le lenzuola in mano  << Dannazione Joker smettila di prenderti cura di me! Scopiamo e basta, ricordi? Questo era il patto !  >>

 

Joker la fisso ferito,fece cadere le lenzuola,di colpo tutta l'allegria che c'era prima sparii in un battito d'ali , veloce andò da lei restando a cinque centimetri dal suo viso

 

<< Vattene mostro  >>

 

non l'avesse mai detto, le diede uno schiaffo forte che la fece cadere, se ne pentii immediatamente e fu subito in ginocchio accanto a Margaret che si toccava la guancia che bruciava , l'aveva picchiata..l'aveva tirato uno schiaffo..non l'aveva mai fatto prima d'ora. Joker si sentii un verme, aveva promesso  a se' stesso che mai e poi mai le avrebbe fatto del male senza aspettare altro si alzò e scappò da quella stanza mentre Margaret lo chiamò ma lui non si voltò.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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