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Autore: LadyMaria    03/10/2012    1 recensioni
[Lost in Austen ]
Martha giovane studentessa, dallo spirito forte e autoritario, si perde nella lettura dei romanzi di Jane Austen su consiglio della propria compagna di stanza. "Mansfield Park" è il romanzo che la lascia senza parole, quel tipaccio di Henry Crawford proprio non le piace... peccato però che succederà qualcosa che le farà cambiare idea.
(Questa storia nasce in ispirazione al telefilm "Lost in Austen")
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!
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Marta apre gli occhi e guarda la sveglia. Sullo schermo lampeggia il numero 2:30 di un colore verde acceso. Si volta verso l’altro letto e lo vede vuoto. Si alza lentamente e si stiracchia. Chissà dove sarà andato Mr.Crawford.E se gli fosse successo qualcosa? Apre l’armadio e tira fuori una sua vecchia felpa. –Adesso divento pure la balia di Mr.Crawford…roba da pazzi….- esce dalla stanza e si dirige nel giardino del campus. Lo cerca in ogni angolo finché,ormai perse le speranze,lo vede seduto su una panchina con l’aria assorta. Gli corre incontro e una volta vicino gli chiede – Mr.Crawford!Come state?Vi sentite male?-. Lui alza la testa e la osserva –Ah,Miss Price..- dice singhiozzando dato che ha bevuto troppo –Le donne…hic….non sono …hic…più…hic…quelle di una volta- si accascia contro lo schienale della panchina. –Non ho più il mio fascino…- aggiunge sconsolato.
-Siete solo ubriaco perso…-lo aiuta ad alzarsi prendendolo per a braccetto –Appoggiatevi a me…da bravo…-
Henry la guarda e sorridendo dice –Appoggiarmi a voi?Hic…che cosa scandalosa..- .
-Mr.Crawford…-inizia a replicare lei,ma lui la interrompe dicendole
-Henry…chiamatemi Henry….in questo mondo di perdizione e di dissolutezza vi concedo di chiamarmi per nome…-.
-Henry dovete appoggiarvi alla mia spalla,dobbiamo rientrare e devo mettervi a letto prima che qualcuno vi veda in questo stato…- lo aiuta ad alzarsi piano piano e lui le circonda il collo con il braccio sussurrandole –E voi venite a letto insieme a me?-
-Henry,se non foste così ubriaco vi avrei già dato uno schiaffo….- una volta che l’ha messo in piedi lo conduce nel dormitorio.
-Sì,mi piacciono le donne violente….-continua a biascicare lui tenendosi stretto alla spalla di Marta.
Finalmente arrivati alla porta della stanza Marta riesce ad aprirla,con qualche difficoltà,deve reggere il peso di Mr.Crawford e nello stesso tempo girare il pomello della porta. Entrano dentro e Marta aiuta Henry a sdraiarsi. –Ecco,vedete di dormire un po’ e domani non vi ricorderete quasi niente…- Marta fa per allontanarsi quando lui la ferma per un braccio –Non voglio dormire…..- dice con un sorrisetto furbo. –Che cosa volete fare di grazia?- domanda Marta seccata per il fatto che lui le stia impedendo di allontanarsi.
-Eheheh….secondo voi?-la fa avvicinare al suo volto e sta per baciarla quando Marta solleva la mano destra e gli lascia l’impronta delle sue cinque dita sulla guancia.
-Ahia….- si lamenta lui portandosi una mano sulla guancia “ferita”
-Fatelo di nuovo e giuro che vi tolgo i vostri attributi!- si allontana furibonda e sta per dirigersi in bagno quando sente il cellulare squillare.
-Che cos’è?- chiede un Henry mezzo trasandato con una gamba dentro il letto e l’altra fuori.
-Un cellulare…- gli risponde lei sgarbatamente
-Un che….? – apre di poco la bocca e sorride prima che gli occhi si chiudano del tutto e cada addormentato.
-Ecco,dormite e lasciatemi in pace…- Marta controlla l’sms,spegne il cellulare e va a cambiarsi in bagno. Una volta indossato il pigiamone torna dentro la stanza e nota con piacere che Mr.Crawford non c’è più. Si appoggia allo stipite della porta e si massaggia le tempie con fare affranto –Oddio,dove è andato adesso?-
-Sono qui…-risponde una voce che proviene dal letto di Marta. Lei si avvicina piano,piano e lo vede intento a smanettare il suo cellulare.
-Avete detto che è un….hic…cellulare? – Mr.Crawford pigia i tasti a casaccio e si sente una voce provenire dall’apparecchio.
… Marta spalanca gli occhi e prende il cellulare dalle mani di Mr.Crawford. Si porta l’apparecchio all’orecchio e risponde con un –Ciao mamma….no,va tutto bene..scusami è partita la chiamata per sbaglio…- breve pausa – uomo?quale uomo?no,ti sei sbagliata era Caroline che parlava nel sonno.D’accordo,mamma. Buonanotte.- Marta pigia ripetutamente il tasto rosso finché il monitor del cellulare non si spegne.
-Siete impazzito???? Non dovete toccare le mie cose!- lo rimprovera quasi urlando.
-Ehh,capirete…..che ho mai fatto!- Si alza e si dirige verso la scrivania. Accende la lampada e con un sorriso non troppo lucido esclama- elettricità-.
-Sì,carina..datemi un altro,e dico solo un altro,buon motivo e giuro che vi ci uccido con l’elettricità!- lo prende sgarbatamente per un braccio e lo fa sdraiare di nuovo.
-Uh,Miss Marta..quanta forza…hic….- ridacchia da solo.
-Dormite!E non fatemi tribolare!Sembrate un bambino di due anni!-
-E voi volete farmi da mamma?Hic….- accompagna la frase con un sorriso malizioso.
-Volete davvero la mia risposta?- chiede fermandosi a guardarlo e incrociando le braccia.
-Sì…- risponde lui socchiudendo gli occhi. Marta si dirige in bagno,prende un secchio e lo riempie per metà di acqua gelata. Tornata in stanza si avvicina a lui e inizia a declamare –La mia risposta è la seguente……-gli getta l’acqua addosso,al che Mr.Crawford pare svegliarsi. Si alza adirato e chiede- Che state facendo Miss?-
-Quello che avrei sempre voluto fare,ma leggendo un romanzo era difficile metterlo in atto….adesso che siete reale mi sono tolta lo sfizio!- poggia il secchio per terra e si dirige verso il suo letto.
-Buonanotte,Mr.Crawford- dice con un sorrisetto compiaciuto.
-Pazza!Voi siete pazza! – sospira lui dirigendosi verso il bagno per asciugarsi.
-Siete più bello quando vi arrabbiate –lo canzona lei con la stessa frase detta da lui il giorno della rappresentazione
-Siete un dongiovanni da poco…le vostre tattiche di seduzione potevano funzionare nell’800 nei confronti di donnette insulse,ma qui…nel nostro secolo non  sareste capace nemmeno di pulirvi le scarpe da solo-
-Certo un gentiluomo non si pulisce le scarpe,aspetta che altri lo facciano al posto suo!- risponde lui dall’altra stanza.
-Rimarrete con le scarpe sporche a vita,temo…-sospira Marta prima di chiudere gli occhi e addormentarsi.
Una volta che ha finito di asciugarsi per bene Mr.Crawford esce dalla porticina del bagno e inizia a dire- Miss Marta io…- si blocca notando che la ragazza sta dormendo beatamente.
Le si avvicina stando attendo a non creare il benché minimo rumore. Prende una sedia e rimane ad osservarla dormire per un po’. Era incredibile quando assomigliasse a Fanny Price,eppure se lei non era Fanny Price….la vera Price dov’era? Le scosta una ciocca di capelli dal volto e Marta reagisce strizzando gli occhi. A quel gesto Henry si prende paura,si alza frettolosamente,ripone la sedia al proprio posto e si infila sotto le coperte.
Perché era così attratto da quella ragazza?Più lei lo trattava male e più lui si sentiva legato alla sua persona….che razza di gioco era mai quella donna ?
 
  
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