[18 Luglio, Torre Nord 32F, Banca Gasai ]

Yukiteru-kun.Un ragazzino tanto fragile quanto determinato.

Nei suoi occhi non avevo mai visto tanta determinazione,tanta voglia di vivere.

Mi rivedo in lui. Per quanto l’abbia spesso considerato patetico,in quel momento,mentre

con le lacrime agli occhi mi puntava una pistola contro, rividi nel suo viso la stessa

disperazione, lo stesso dolore che, per tutto questo tempo ha caratterizzato la mia straziante

vita.Il mio dito sfiora il grilleto e intenta a colpire, scorgo alle spalle di Yukiteru, me stessa.

Sconcertata, decido di non colpirlo.Di certo neanche lui lo farà.Non ne ha il coraggio,lo so.

Un istante, un minimo arco di tempo, bastò a trafiggermi il petto.Mi aveva colpito. Mi ero sbagliata.Amano Yukiteru, è cambiato.Senza forze, mi accascio a terra, consapevole della mia morte imminente.

Lui,corre via.Deve uccidere Undicesimo.

Mi rifiuto di rimanere qui a morire.

Non renderò vana la morte di Nishijima.

Raggiungo Yukki.Era davanti il sigillo che proteggeva la stanza in cui era rinchiuso Undicesimo. Dopo averlo aperto, si rivela essercene un altro. A questo punto, decido di

Sacrificarmi. Con una bomba collegata al mio battito cardiaco entro nel sigillo.Mi lascio cadere sul pavimento quando, riappare al mio fianco la stessa bambina di prima.

Era lì,immobile.Con aria innocente mi fissava imperterrita.

Giro lo sguardo verso di lei e sorrido.

“Ti ho salvata.Spero tu sia soddisfatta” le dico.

Stringo con forza il cellulare fra le mani, poi le rivolgo nuovamente lo sguardo.

Questa volta, al suo fianco, ci sono loro. Ciò che,quella piccola anima innocente, sperava di rivedere;i suoi genitori.Prende loro le mani, volta il capo verso di me e pronuncia con voce fievola “Grazie.”

Non riesco a trattenere le lacrime che,nonostante la mia volonta iniziano ad allagarmi il viso.

Finalmentequella bambina, dal passato oscuro e crudele può riposare felice.Costretta dalla vita a patire sofferenza e dolore,a cui uno spietato destino ha sottratto tutto ciò a cui teneva.Ora, il suo animo è in pace.

Continuo a tenere il cellulare stretto in mano, e utilizzo tutta la mia forza per distruggerlo.

“Ora, posso morire come una persona..

  Come una donna…Nishijima.”

*DEAD END*