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Autore: babykit87l    03/10/2012    1 recensioni
Una serata in casa Brief... Ambientata nel periodo post Cell, un paio di anni dopo il ritorno di Trunks nella sua dimensione.
Note: questa storia ha partecipato al "Capsule Contest" di Giugi__, conosciuta su questo fandom come JacksonMozartLecter
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Trunks, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nome Autore: Babykit87l
Titolo Contest: Capsule
Pacchetto scelto: bocca/acquamarina
Personaggi: : Bulma/Vegeta e Trunks
Genere: ROMANTICO/SLICE OF LIFE
Luogo: Una delle stanze da bagno della Capsule Corp.
Oggetto: Specchio
Titolo della storia: Una cosa sola
Durata: [solo one-shot] 

Una cosa sola

Bulma stava lavorando da ore a un nuovo progetto, che avrebbe dovuto presentare agli investitori. Era stanca e accaldata da tutti quei macchinari, che surriscaldavano l’ambiente. Si alzò dalla sedia, dove era stata seduta fin troppo e stancamente decise di finirla lì, per quel giorno, o forse doveva dire sera. Erano giorni che si alzava all’alba e rimaneva in laboratorio fino all’ora di pranzo, ordinava a un take away per tutta la famiglia e dove un veloce pasto si rimetteva al lavoro fino a sera inoltrata. Ormai i due uomini di casa non la vedevano quasi più. Con grande dispiacere del piccolo Trunks ed enorme disappunto del principe, che non sopportava che tutte le attenzioni della compagna fossero rivolte ad altro e non a lui.

Spense il computer e, con più calma del normale, si diresse, come prima tappa, in camera del suo bambino. Voleva dargli almeno la buonanotte dopo il comportamento alquanto sfuggente degli ultimi giorni. Piano aprì la porta della camera, lasciando uno spiraglio di luce e tenendo la stanza in penombra, quel tanto che bastava per arrivare incolume al suo lettino, evitando tutti i giochi sparsi qua e là. Si mise seduta mentre Trunks ancora sveglio si rigirava per guardarla in faccia.

- Sei ancora sveglio?- Le chiese sottovoce, per non rovinare l’atmosfera di quiete che regnava nella stanza. Il bimbo annuì, con un sorriso e aprendo le braccia pronto ad accogliere l’abbraccio della madre, com’era solita fare ogni volta che lo metteva a dormire. Lei di ricambio lo abbracciò forte, dandogli poi un bacio sulla guancia morbida e paffuta.

- Scusami se in questi giorni non ti sto dando molto retta, ma sai la mamma ha un progetto importante e sta lavorando molto- Disse dolcemente.

- Non importa, sono molto fiero di te, mamma- Rispose il piccolo, con un’espressione che doveva sembrare adulta ma che in realtà risultava molto più buffa.

- Grazie piccolo. Adesso mettiti giù e vedi di addormentarti. Lo sai che i veri combattenti vanno a dormire presto no?- Era certa che questo gli desse il giusto input per dormire.

- Hai ragione, mamma. Allora buonanotte- Rispose infatti Trunks, chiudendo gli occhi e aspettando il bacino, che era solito ricevere.

- Buonanotte, angioletto mio- Rispose Bulma dandogli quel bacio sulla fronte. Poi si alzò e chiuse la porta alle sue spalle.

Indubbiamente stanca, decise di andare nel bagno interno della sua camera per rilassarsi con un bel bagno caldo, con tutti gli olii e le candele profumate che aveva e la musica più rilassante che conosceva. Aveva proprio bisogno di scrollarsi di dosso tutta la tensione accumulata in quei giorni di stress e quello le sembrava il modo migliore.

Entrò nell’immenso bagno e, dopo essersi spogliata completamente, si guardò allo specchio. La sua immagine non aveva nulla di quella ragazza sexy e smaliziata di qualche anno prima; ora sotto gli occhi comparivano due occhiaie nere a dimostrazione di quanto il viso fosse stanco, il seno aveva perso tonicità. Si sentiva decisamente più vecchia, nonostante, per la sua età, fosse ancora giovane. Si diede un’ultima occhiata, poi si accostò alla vasca e dopo averla riempita, s’immerse, lasciando andare tutta la stanchezza e i brutti pensieri. Rimase lì per molto tempo, ad occhi chiusi, godendo del caldo e degli odori che avevano invaso la camera da bagno, finché non sentì il rumore della porta aprirsi e un’ombra, nella quale lei seppe riconoscere il saiyan che condivideva la vita con lei, entrò, ancora celata dai vapori tutt’intorno.

- Pensavo fossi diventata un tutt’uno con il laboratorio- Le disse palesando la sua presenza. Lei sorrise a quelle parole.

- Ho un progetto importante. Comunque ora ho finito- Gli rispose poi maliziosa.

- Tsk e allora? Che vorresti fare?- Le chiese mentre si spogliava lasciando che la donna, nella vasca, ammirasse ogni centimetro di pelle che molto lentamente scopriva.

- Non saprei… Potresti entrare qui con me- Sorrideva maliziosa mentre l’uomo davanti a lei, ormai completamente nudo, entrava nell’enorme vasca, immergendosi piano. Rimasero in silenzio per un lungo tempo mentre i loro occhi stettero incollati l’uno all’altro. Poi, stanco di quell’attesa protratta anche in questo momento, il principe si mosse verso di lei. Con un ginocchio le aprì le gambe mentre si sdraiava su di lei e iniziava a baciarla con passione e desiderio represso. Da quando l’aveva posseduta la prima volta, non era abituato a stare più di un paio di giorni senza sottomettere quel corpo con ardente lascivia, così senza ulteriori induci, accettando il tacito invito della donna che ansiosa almeno quanto lui gemeva di piacere impellente, la prese lasciando che il piacere esplodesse dentro di lei, agevolato dall’acqua che tutt’intorno traboccava fuori dalla vasca. Arrivati entrambi al culmine, vennero insieme come se fossero una cosa sola.

Ci misero qualche secondo prima di riprendersi dall’orgasmo che li aveva travolti, poi ancora col fiatone Vegeta si alzò e si asciugò con calma e tranquillità, ormai appagato e soddisfatto. Lei continuava a fissarlo.

- Che c’è?- Le chiese, leggermente infastidito da quello sguardo fermo. Lei si alzò e nuda e bagnata si avvicinò a lui.

- Te ne vai così? Hai preso quello che volevi e te ne vai?- Gli sussurrò nell’orecchio, dandogli poi un bacio leggero sulla guancia. Il principe sogghigno, sapendo di aver risvegliato l’orgoglio di quella donna, così imprudente da aver il coraggio di parlargli, come nessuno si sarebbe mai azzardato a fare.

- Credi che questa misera cosa, mi sia bastata? Dopo giorni in cui sei letteralmente sparita?-

- Ah no?- Quell’uomo aveva il potere di farla sentire donna come nessun altro. Lui denegò con la testa, mentre un sorriso spavaldo si delineava sulle sue labbra; poi la prese per la vita, accostandola a sé, e la baciò con foga. Avvicinò la bocca all’orecchio della scienziata.

- Ti aspetto in camera. Sbrigati- Il suo tono poteva sembrare perentorio agli occhi degli altri ma per lei era solo la dimostrazione di quanto l’amore della sua vita, perché questo era diventato quel burbero saiyan, tenesse a lei.

Mentre l’uomo usciva dal bagno e si sdraiava sul letto al centro della stanza, lei entrò nella doccia per sciacquare il sapone che ancora l’avvolgeva, poi si diede di nuovo uno sguardo allo specchio: era vero che era invecchiata ma finché il saiyan dimostrava desiderio nei suoi confronti, il suo aspetto fisico non aveva poi più tanta importanza. Con questo pensiero in testa, si mise un asciugamano addosso, che la copriva a malapena, e seducente come non mai entrò nella stanza. Uno sguardo e la passione li travolse un’altra volta.
 


Note dell'autrice: Oooook, so di aver scritto una schifezza stratosferica, di cui di certo non vado proprio fiera, però questo è venuto fuori ç__ç Spero che mi perdoniate per questa brutta oneshot e che magari vi faccia piacere farmi sapere che ne pensate, magari lasciando un commentino ^^ Spero anche di potervi ritrovare con qualcosa di meglio, prometto che mi farò perdonare -___-'''''
A presto
Babykit
   
 
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