mi ritrovavo ancora una volta perduta nella tormenta di neve,non sento freddo ora,il cielo è d'un bianco accecante che non permette di guardare oltre e io sono in ginocchio a terra,mi alzo e vedo lui,,indossa solo un logoro pantalone nero ed è a petto nudo e piedi nudi, i capelli lunghi corvino che ricadevano sul viso bagnati,i suoi occhi perlati.
-non hai freddo?- gli chiesi, lui-no,perché ora siamo in un sogno-. Disse in un tono calmo e pacato.
Tese la mano verso di me -seguimi ora o mai più-. Allungai la mano verso la sua,e lui svanì,una voce riecheggiò nella neve -svegliati-.