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Autore: Tennant_is_a_puppy    03/10/2012    2 recensioni
E gli manca ancora. Gli manca tantissimo
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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David si sedette sulla poltroncina da trucco. Era scomoda, come tutte le poltroncine, gli sembrava di essere seduto su un letto senza materasso....-Ciao tesoro!- urlò Milly entrando. Milly era l'adetta al trucco. Era una tipa grassottella e sempre, sempre, sempre truccatissima -Ciao Milly...- disse lui -Ancora insistono a mandarti da me dolcezza? Sei talmente bello che è inutile truccarti...- disse prendendo un telo bianco e legandoglielo intorno -Non dire sciocchezze Milly...e poi lo so che lo dici a tutti- disse lui piegando la testa all'indietro -Sì, ma con te sono sincera..- disse lei strizzando l'occhio. Poi prese un grosso barattolo di fondotinta -Adesso sarò costretta a coprire le tue deliziose lentiggini...-disse cominciamdo a truccarlo -Sono efelidi...e solo tu le trovi deliziose- disse lui con gli occhi chiusi -Tu dici?- disse voltando la testa verso la ragazza che stava vuotando un cestino -Vanessa, non sono deliziose le lentig..le efelidi di David?-lei aggrottò la fronte -Perchè...ha delle efelidi?- disse col cestino a mezz'aria -Visto? Ed ora lasciala andare poverina...- lei sospirò -Modesto...comunque ti devo dire una cosa importante- lui schiuse un occhio -Oh no...quando Milly è seria mi preoccupo- lei abbozzò un sorriso arraffando un pennellone -Nulla di triste, non per me...sono rimasta incinta- disse -Ma dai?- disse lui alzandosi di scatto e lasciando cadere un po' di polvere marroncina sul telo -Sì...- disse lei -Vieni qua!- disse stringendola e lasciandola piena fondotinta -Tesoro..stai calmo, sono io incinta! Comunque da domani verrà una mia sostituta a coprire le tue lentiggini...è molto brava, anche se con te non c'è bisogno- disse lei dando gli ultimi ritocchi al suo "capolavoro" -Mi mancherai Milly..- disse lui alzando un sopracciglio -Anche tu mi mancherai dolcezza..ed ora corri a girare- lui si alzò e le strinse la mano, per poi scomparire dietro una tenda.
Il giorno dopo, quando entrò nella sezione trucco non era vuota come con Milly, ma la nuova truccatrice era già lì. Era una ragaza di colore, riccia, con gli occhi scuri e ua nuvola di ricci perfetti, castano chiaro. Indossava una maglia blu aderente e un po' scollata, e una felpetta bianca di pile. Stava sistemando alcuni pennelli -Ehm ehm...- lei voltò la testa -Salve! Salve, sono Queen, sono la sostituta di Milly- lui le strinse la mano sorridente -Io sono David...- lei impallidì leggermente-Forza..cominciamo- lui si sedette piegando la testa all'inidetro. Sentì che gli legava intorno al collo il telo, con delicatezza. Poi sentì che lei lo truccava. Era talmente delicata e leggera che aveva l'imporssione di essere semplicemente accarezzato dolcemente -Che belle efelidi che ha...- lui schiuse gli occhi e la osservò -E' un pallino delle truccatrici?- lei si strinse nelle spalle -Forse?- lui si strinse nelle spalle -Già..forse- passò qualche minuto -Fatto...se mi cerca sono di là- disse la ragazza. lui non fece in tempo ad aprire gli occhi che lei era andata via -Gra...zie?- si guardò allo specchio. C'era qualcosa di strano, che normalmente... -Aspetta...- si disse avvicinandosi allo specchio.  Le efelidi. Gliele aveva lasciate...
-Ciao Queen- disse lui sedendosi. Lei stava osservando un ombretto lilla -Salve- sorrise lei -Non vorrai mica mettermi quello?- fece additando l'ombretto. Lei scoppiò a ridere -Scherza? Ho intenzione di metterle questo- disse mostrando un ombretto dorato -Forza, fammi carina- disse lui  stendendosi -Subito...- disse lei -Ah, Queen- lei si fermò con un pennello a mezz'aria -Sìssignore- fece -Mi hai lasciato le efelidi ieri- lei sembrò interdetta -Oh mio Dio...scusi, mi dispiace, mi dispiace tanto è che io le trovo..insomma non pensavo fosse un problema- stava andando nel panico -Ehi..ehi stai calma. Mi fa piacere che tu me le abbia lasciate. Sul serio- lei aggrottò la fronte -Vuole che le lasci anche oggi?- chiese -Sì. Lasciamele. E dammi del tu- lei si strinse nelle spalle e cominciò a truccarlo come il giono prima -Fatto- lui si specchiò -Le hai lasciate- disse sorridente -E già...- disse lei sorridendo. David decise che aveva un gran bel sorriso -Sorridi più spesso- le consigliò. Lei fece un risolino imbarazzato -E' un consiglio spassionato, giuro- lei girò la sedia verso l'entrata del set -Ok, ma tu devi girare, e lo devi fare. Ora- disse -Hai mai visto girare il Doctor Who?- lei scosse la testa -No? Vieni- le prese la mano e la trascinò sul set. Lei guardò spaventata un modello di Dalek -Quello è minaccioso- disse avvicinandosi a David -Lo so-  c'era un telo verde attaccato al muro -GIocate a calcio senza gravità?- chiese lei -No, è per gli effetti speciali- disse -Karen, lei può assistere vero?- disse fermando un'operatrice -Certo ma...chi è lei?- disse dandole di gomito -La mia futura sposa, non lo sapevi? Piantala, sei ridicola- poi indicò una sedia a Queen -Siediti lì. Appena ho finito sono da te-girarono molte scene sul telone verde, dove un enorme ventola scuoteva i vestiti e i capelli a David. Queen tratteneva anche il respiro per paura di far rumore...poi tutto sembrò finire. Queen si alzò battendo le mani sfoderando il suo solito sorriso bianchissimo -Brava, segui i consigli- disse lui -Vuoi struccarmi?- lei lo guardò interdetta. David non si faceva mai struccare, si lavava il viso a casa -OK-mentre lo struccava con la stessa violeza di una farfalla, si misero a parlare come vecchi conoscenti -Dove abiti?- chiese lui quando lei ebbe finito -Non vicino. Tono a piedi- lui sgranò gli occhi -Queen, sono le nove e un quarto di sera e tu sei una splendida ragazza sola con un jeans aderente!- lei scoppiò a ridere, arrossendo -Grazie per avermi detto splendida- disse -Ma lo sei....ti accompagno a casa- lei scosse la testa -Non è necessario....sul serio- lui si infilò la giacca -E indossi ancora il vestito da dottore- agiunse -E' un problema?- fece lui tirando su la zip. Poi prese il soprabito di velluto di Queen e la aiutò ad indossarlo. La accompagnò a casa tenendola per una mano, illuminati dalla luce arancionastra dei lampioni. quando la lasciò provò quasi malinconia. Mentre tornava verso casa sua, una luce si accese nel palazzo. Guardò un ultimo momento cercando si scorgere la sagoma di Queen. Vide un'ombra, poi niente più. Passarono i giorni. Queen lo truccava ogni volta più delicatamente, come se neve tiepida si posasse sul volto di David. La adorava. Adorava il modo in cui gli legava il telo intorno al collo. Adorava il modo in cui soffiava via il trucco in eccesso, soffiando con dolcezza sui suoi occhi, una ventata profumata di tenerezza. Adorava il modo in cui tra una pennellata e l'altra diceva -Sposta la testa...- quello sì che l'adorava. Lo diceva anche quando lo struccava. E lui trasaliva. Ogni sera la accompagnava a casa, tenendola per mano e facendola ridere. Ogni sera la stessa luce si accendeva, e la stessa ombra scivolava silenziosa dietro la finestra. Ogni sera...ma quella sera David decise ce le cose dovevano essere diverse. La portò per mano fino all'incrocio parlandole con dolcezza di una serie di cose inutili..che lei col suo sorriso limpido faceva sembrare le uniche cose che voleva sentire in quel momento.  Poi si fermarono, lì, davanti casa sua. Sul ponte del tamigi, illuminati dai lampioni. Il viso di Queen era pieno di ombre, la facevano sembrare un fantasma... -Queen...io...- lei posò deicatamente un dito sulle sue labbra. Lui la prese per i fianchi. Sentiva sotto il giaccone e l'abitino di seta un cuore che batteva forte -David...- poi si baciarono, lì alla luce dei lampioni, un bacio dolce, tenero, e appassionato, perfetto -Ti amo- disse David. Poi come un fantasma Queen gli sfuggì e scomparve nel buio.

La mattina dopo voleva vedrela. Passò sotto casa sua ma si rese conto che c'era qualcosa che non andava, da subito. C'erano strisce della polizia ovunque, persone che parlavano. Si fece spazio tra la folla e si mise vicino a un poliziotto che scriveva qualcosa -Mi scusi...cos'è successo?- disse preoccupato -Lei chi è?- chiese quello -Sono il fidanzato di una ragazza che vive in questo palazzo- disse lui. Quello sgranò gli occhi -Queen Wars?- lui annuì -Sì...pechè? Che è successo?- lui gli fece segno di seguirlo. Giù, sulla riva del fiume, c'era una barella bianca. dento c'era Queen, pallida. Aveva il volto limpido, sembrava addormentata, se non fosse stato per quel colorito smunto -Un aggressore..si presume l'abbia derubata e nella furia l'abbia buttata nel fiume. E' affogata- per David si spense tutto. Risentì il soffio fresco sul viso e la voce "Sposta la testa..."poi il dolce risolino di Queen e il suo sorriso stupendo. Non voleva piangere, ma una lacima uscì lo stesso. Quella notte tornò sotto casa di Queen. La polizia era già andata via. Guardò il fiume che scorreva lento. "Sposta la testa" disse qualcuno. Lui si voltò di scatto. Un soffio di vento fresco gli colpì il viso "sposta la testa". Lui la alzò. La luce della finestra era accesa. Un'ombra si mosse. Poi nulla più...
  
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