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Autore: Ruka Biersack    04/10/2012    2 recensioni
Si svegliò nella sua macchina, un dolore lacinante al capo e il sole puntato negli occhi.
Subito lo sguardo di Dean si spostò sull'orlogio che portava al polso, le lancette segnavano più o meno le 9.00 del mattino e si ritrovò ad essere spaventato come poche volte lo era stato in vita sua.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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So far Away






Ho provato a guarire il tuo cuore spezzato con tutto quello che ho potuto,

resterai?

Resterai via per sempre?”





Ed era un amore forte, un amore capace di prenderti e sconvolgerti l'anima, perché ora che il suo pugno colpiva la mandibola del fratello sentiva quel pesante macigno pressargli il cuore talmente forte che aveva paura che scoppiasse. Però a volte, solo a volte, l'odio riesce a raggiungere l'amore e non capisci più come sentirti, felice? Triste? Non lo sai, e tutto perde di significato.

La mano di Dean, stretta in un pugno, colpì nuovamente il volto del fratello e questa volta andò a colpirgli uno zigomo facendolo indietreggiare di qualche passo. Nei propri occhi vi era un odio incontrollabile quasi.

-Tu non sei mio fratello, che ne hai fatto di lui?!- Lo urlò con tutta la rabbia e voce che aveva in corpo, forse fu anche troppo dato che vide il corpo di Sam sussultare dallo spavento.

Dean aveva un diavolo per capello, questa era poco ma sicuro, eppure Sam non aveva voglia di reagire anche se il proprio labbro era spezzato e lo zigomo dolorante, voleva solamente che tutto quello potesse finalmente finire, una volta per tutte.

Il più piccolo dei due Winchester deviò lo sguardo altrove prendendo a studiare, sebbene non fosse interessato, il bar desolato che stava proprio affianco a loro, ecco come trasformare una “tranquilla” (Si fa per dire) caccia ai vampiri in una rissa tra fratelli.

-Dean...è appunto perché sono io che lo faccio.- Furono le parole mormorate del moro.

Nel parlare aveva usato un tono così calmo e stanco allo stesso tempo che Dean sbarrò gli occhi, seriamente preoccupato che quella potesse essere la fine.

Il cuore perse un battito e lui quasi la stabilità; vacillò e per ciò fu costretto a far più forza sulla pianta dei piedi per rimanere in posizione eretta, ma specialmente concentrato sulla propria rabbia.

-Se lo fai anche tu lo faccio anche io!- Furono le sue ultime parole, manco fosse un bambino geloso e lo era, era davvero geloso. Perché lui voleva il suo Sammy? Con tutte le persone che c'erano proprio lui?

Sam rise e scosse il capo, si passò una mano sul volto pulendosi dal sangue che aveva preso a scorrere. -Ma se lo farai anche tu sarebbe del tutto inutile il mio gesto, no?-

Il maggiore ora non osò ribattere, aveva ragione. Rimase fermo e le lacrime salirono a gli occhi.

-Non lo fare...- Furono le sue parole mormorate, ormai allo stremo. Aveva preso a scuotere il capo e una lacrime rigò veloce la sua guancia.

Sam fu vicino al fratello in poco tempo e gli sorrise stringendo una mano nella sua, forte in modo che non si dimenticasse mai il suo corpo. Accostò la bocca all'orecchio del fratello e parlò piano affianco ad esso, Dean sbarrò gli occhi mentre altre lacrime presero a scorrere copiose sul suo volto.

Poi fu il buio più totale; Sam molto lentamente estrasse la pistola dalla cinta dei jeans e colpì il capo del fratello, sorreggendolo quando esso perse i sensi contro di lui.

Sam si prese cura di Dean, portò il suo corpo sull'impala e lo fece sedere sul sedile del conducente chiudendo poi la macchina.



Si svegliò nella sua macchina, un dolore lacinante al capo e il sole puntato negli occhi.

Subito lo sguardo di Dean si spostò sull'orlogio che portava al polso, le lancette segnavano più o meno le 9.00 del mattino e si ritrovò ad essere spaventato come poche volte lo era stato in vita sua.

Le chiavi nel cruscotto e via, l'impala partì a tutta velocità sul terriccio non ben messo del vecchio bar abbandonato, in quel momento i vampiri che popolavano la città erano uno dei suoi ultimi pensieri, ora aveva di meglio da fare.

Si ricorda precisamente quel che era successo il giorno prima, ricordava tutto per filo e per segno ecco perché era agitato come pochi mentre si dirigeva verso l'Hotel dove erano stati per, più o meno, una settimana.

La porta della stanza era chiusa a chiave e Dean sentì le mani tremare come non mai mentre infilò una delle due chiavi nella serratura e, in quel preciso momento, si ritrovò a pregare con tutto se stesso che tutto fosse andato bene.

Una volta che si fu trovato all'interno della camera si precipitò all'armadio spalancandolo in pochi secondi e sorrise, sì non poteva far altro che sorridere perché i vestiti di Sam erano lì, al proprio posto e così anche il borsone.

Lentamente compì qualche passo all'indietro e si lasciò cadere sul letto, sedendosi esausto come mai.

Le mani andarono a coprire gli occhi per nascondere le lacrime.



{***}



Probabilmente era quel che tutti chiamavano destino, probabilmente era il fato che aveva voluto mettersi in gioco ma Dio...faceva così male.

Dean versò forse la millesima lacrima guardando il corpo del fratello steso sul letto, ancora una volta.

-Perché...?- Domandò con un filo di voce, voce che in quel momento era tutto tranne che ferma. -Perché l'hai dovuto fare? EH?- Le ultime parole da lui pronunciate furono urlate mentre stringeva la mano fredda del fratello, scuotendolo un po'.

Alcuni ciuffi mori andarono avanti al volto di Sam e Dean sorrise mentre con la mano libera glieli scostò, mettendoglie dietro l'orecchio. -Ci penserò io a te, ok?- Ora sorrideva mentre il tono di voce era basso, terribilmente basso e addolorato perché non gli importava se Sam l'aveva fatto per lui, non gli importava se ora poteva vivere la vita che aveva sempre sognata, perché come poteva andare avanti senza la persona che amava?

Chiuse gli occhi e la mente tornò alla sera prima, le parole sussurrate di Sam lo avevano fatto rabbrividire ma specialmente gli aveva fatto aprire gli occhi.



Dean, ti amo.”


Tutto quello che venne dopo furono lacrime, lacrime che Dean non riuscì a trattenere.

-Anch'io Sammy, anch'io.-




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Avevo voglia di Angest, si vede eh?
Non so che dire sinceramente, il Wincest è la mia OTP, c'è poco da fare. Amo tutto di loro, specie questo loro lato terribilmente Angest.

Be'...spero che sia di vostro gradimento.

La canzone citata in alto è degli Avenged Sevenfold, So far away, ascoltatela perché o molto bella ho usato questa canone per ispirarmi alla storia.


  
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