*Autore: margherota
*Titolo: Ecologia
*Fandom: Pokemon
*Personaggi: Red
*Generi: Commedia, Comico
*Avvertimenti: Flash, What if...?
*Rating: Verde
*Challange: Staffetta in piscina, della community di LJ piscinadiprompt, sfida 1
*Prompt: "Un piccolo arbusto sarà un ostacolo insormontabile per molto tempo"
*Note: Seconda fanfic della serie, giusto per andare avanti XD Buona lettura :D



La prima volta che lo hai visto è stato quando, nel mentre ti allenavi per la battaglia contro la CapoPalestra della città di Celestopoli, hai setacciato in lungo e in largo anche i più piccoli angoli remoti del borgo e della sua periferia alla ricerca di qualche cespuglio che nascondesse i soliti Pokemon da esercizio. Rattata, Pidgey e insetti vari sono stati immolati sull'altare della tua santa causa.
Dopo quello che era successo, tra una quantità di Pupe da battere imbarazzante e quel losco individuo che voleva corrompere il tuo credo da Allenatore, hai pensato che liberare un uomo che faceva di professione il ricercatore dal proprio costume da Kangaskhan fosse la cosa più brutta e stupida che poteva capitarti nella vita.
Poi, però, ti sei reso conto d'essere davvero troppo ingenuo.
All'inizio l'hai scambiato per erba alta, quelle magari un poco più tenaci che nascondono Meowth e Sperow in abbondanza. Ti sei quindi avvicinato con passo sicuro, zaino in spalla e cappello in testa, fino a ché le dimensioni sempre più massicce del tuo ostacolo non ti hanno suggerito che qualcosa non tornava. E alla fine sei rimasto a fissare quell'arbusto stecco, disteso di lato, come l'ennesima beffa ai tuoi danni da parte di qualche dio particolarmente burlone.
Il ramo principale – no, neanche con tutta la buona volontà del mondo lo avresti chiamato tronco – si trovava ad un'altezza di circa un metro da terra, una cosa che allungando la gamba e stendendo un poco il ginocchio ti riusciva persino di superare con un balzo. Ma non era quello il problema e tu non hai neppure tentato un approccio così diretto e immediato alla cosa.
Ti è stato evidente fin da subito che quella era una sfida, una prova ulteriore per la tua maturità da Allenatore di Pokemon. Non era cosa da farsi quello di ignorare l'avvertimento e proseguire su quella strada come se nulla fosse; nell'ambiente sono sempre girate strane voci circa le punizioni per gli stupidi che tradivano il grande Credo degli Allenatori e andavano incontro ad una vendetta divina davvero notevole, più o meno uguale in cattiveria a quella che a te è toccata per non aver insegnato Flash al tuo Pokemon coleottero.
Persone che si perdevano in oceani sconfinati, labirinti di erba che non finivano più, Voltrob uno dietro l'altro, strane creature leggendarie che apparivano all'improvviso giusto per finirti quell'unico elemento della tua squadra superstite da una lotta all'ultimo sangue e relegarti alla vergogna più nera con la metà dei tuoi soldi nelle tasche. Tutte esperienze che non sei mai stato così desideroso di fare.
No, non hai potuto superare l'arbusto maledetto ma, ingegnandoti, hai cercato di aggirare l'ostacolo prendendolo molto alla larga – dopotutto, altre due Palestre e mezzo non erano poi un pegno così elevato, contando che ti è anche capitato di peggio – e alla fine hai trovato la persona giusta a cui chiedere quella maledetta mossa capace di potare il piccolo arbusto e renderlo quasi più grazioso.
E nonostante questa libertà ti è costata un'intera giornata di minacce di pioggia battente lungo la strada interminabile per il PokeCenter, una volta che il tuo Bulbasaur l'ha reso un quadratino perfetto tu hai preso una rincorsa veloce.
E alla fine hai saltato.