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Autore: Kuruccha    04/10/2012    5 recensioni
«Oh, no, no, figliolo. Oggi niente sacchi. Niente ingredienti!»
«Ci... ci siamo dati alla zuppa istantanea?» tentò.
«Non essere sciocco, Po. Nessuno berrebbe mai quella brodaglia. No, oggi trascorreremo insieme una vera serata padre-figlio!»
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La tecnica giusta
 
 
«Papà...?»
Po si guardò intorno. Il ristorante era completamente deserto; era una circostanza davvero anomala vedere la spaghetteria senza nessuno seduto ai tavoli. In realtà quella sarebbe potuta anche rientrare nella categoria delle normali-pause-pranzo-vuote-infra-settimanali, se solo suo padre fosse stato dietro il bancone a piangere sminuzzando cipolle per celare il dispiacere; il signor Ping, però, non c'era.
«Papà?» provò a chiamare ancora, a voce un po' più alta.
«Po!» sentì rispondere. «Po! Figliolo, sono qui!»
La sua voce proveniva dal retrobottega - o, per meglio dire, dall'atrio della loro casa che suo padre aveva convertito da sempre in retrobottega.
«Papà... Che cosa ci fai lì? Ti serve una mano? C'è qualche sacco troppo pesante?»
«Oh, no, no, figliolo. Oggi niente sacchi. Niente ingredienti!»
«Ci... ci siamo dati alla zuppa istantanea?» tentò.
«Non essere sciocco, Po. Nessuno berrebbe mai quella brodaglia. No, oggi trascorreremo insieme una vera serata padre-figlio!»
«Ma papà, ti avevo detto che sarei tornato al Palazzo di Giada per cena...»
«E chi ha parlato di cena?»
«Ma scusa, non avevi nominato una serata padre-figlio? Pensavo che...»
«Oh, su, Po, sii serio. Non potrei mai chiudere il ristorante all'ora di cena! I clienti se ne andrebbero a mangiare gli spaghetti della concorrenza. No, trascorreremo una vera e propria serata padre-figlio durante la pausa pranzo» spiegò, soddisfatto.
Po aprì la bocca, ma non riuscì a replicare. Era la tipica e ineccepibile logica tesa al massimo guadagno.
Il signor Ping continuava a fissarlo, pieno d'aspettativa, in attesa di un riscontro. Lo sguardo di Po si addolcì.
«Hai ragione, papà. C'è qualcosa che vorresti fare?»
«Oh, figliolo, ho organizzato tutto nei minimi dettagli. Vedrai!»
 
«Ma quello è... un...»
«La lista di tutti gli spettacoli di oggi, sì.»
«Oh, papà, mitico! C'è una cosa che vorrei vedere a tutti i costi, è pieno di Kung Fu e di wah-tah!, e Scimmia me ne ha parlato benissimo e-»
«Kung Fu? Veramente, io avrei voluto vedere questo.»
Po abbassò lo sguardo sul volantino.
«Vento di passione e brodo fumante? Ma che roba è? Papà, sarà noiosissimo...»
«Ma la trama sembra interessante, Po. Parla di uno spaghettaro che poi diventa il più grande produttore di-»
«Che ne dici di questo?» lo interruppe subito, indicando I segreti del Tao.
«Po, sembra violento già dalla descrizione... Perché non questo, allora?»
«I convertiti? E di cosa parla?»
«Di un villaggio di ninja...»
«Wo-hoo! Partiamo bene!»
«...i cui abitanti sono killer senza pietà...»
«WO-HO!»
«...che poi si convertono e aprono un ristorante di ravioli.»
«Ah.» rispose, deluso, abbassando le spalle.
«No, non mi piace, figliolo. Ravioli. Bah! Cosa ci sarà di bello nei ravioli, dico io! No, no, il prossimo.»
Le altre trame erano ancor peggiori di quelle già lette: un concerto di canti tradizionali con accompagnamento di sole percussioni, un malloppone fantascientifico su carri che si guidavano da soli, un documentario di quattro ore e mezza sulla Grande Muraglia. Alla fine decisero di procedere con l'antica tecnica che Po amava chiamare chiudi-gli-occhi-e-punta-il-dito.
Si ritrovarono così ad essere gli spettatori del tragico e travagliato amore tra un caprone e un'anatra.
 
«Papà, ti prego, dimmi che questa prima cosa è stata così terribile solo perché così potrò godere meglio di ciò che viene dopo.»
«E infatti è così, Po.»
«Ah sì?» domandò lui, abbassando appena la testa.
«Ma certo. Seguimi.»
 
«Papà...»
«Sì, Po?»
«Non sono sicuro che questo sia esattamente ciò che ci si aspetta dalle parole "collaborazione padre-figlio".»
«E perché?» chiese il Signor Ping, sollevando lo sguardo dal filo di lana che correva dal gomitolo stretto tra le proprie ali e la matassa ingarbugliata retta da suo figlio.
«Mi sembra una cosa da donne...»
«Una collaborazione madre-figlia?»
«Sì. Ecco. Perché non facciamo qualcosa di più... che so, di più... Sbadam? Crash-ka-boom?»
«Figliolo, la violenza non porta mai a niente di buono» lo riprese. «Non conosco nemmeno una buona motivazione al picchiare forte, come lo chiami tu.»
«E dai, papà! Ci sarà stato un momento della tua vita in cui hai davvero picchiato forte qualcuno!»
«No. Proprio no. Il tuo papà è una persona per bene.»
«Almeno una volta! Solo una! Sono sicuro che c'è!»
«Ora che mi ci fai pensare...»
«Sì...?» esclamò Po, spalancando gli occhi e avvicinando la testa a quella del padre.
«Una volta, quando ero più giovane...»
«Sì...?!»
«Ho imparato a fare una cosa che si può considerare come picchiare forte qualcuno. Vieni, ti faccio vedere» spiegò, poggiando il gomitolo sulla sedia e invitando il figlio a seguirlo.
 
Po passò presto dall'esaltazione alla disperazione quando vide il padre entrare in cucina, legarsi il grembiule come niente fosse e pescare una buona dose di farina da uno dei sacchi.
«Papà! Ma avevi detto che mi avresti mostrato come sei capace di picchiare forte qualcuno, non come prepari la pasta
«Pazienza, Po, pazienza. La pazienza è la virtù dei forti.»
La farina cambiò presto aspetto, diventando prima un ammasso colloso e poi una morbida poltiglia giallognola, che il signor Ping lavorò fino a quando non riuscì a trasformarla in un impasto malleabile che non si appiccicava più alle dita. Poi, a lavoro finito, guardò la propria opera con uno sguardo colmo di orgoglio e commozione.
«Ecco, Po, è finito.»
«Finito cosa?»
«L'impasto.»
«Papà, ma questo cosa centra con-»
Si interruppe quando vide suo padre sferrare un pugno contro la pasta, che rispose con un suono sordo e sembrò farsi spazio lontano dalle sue dita.
«Ecco. Picchia forte, figliolo.»
Il signor Ping colpì ancora l'impasto, e al secondo pugno ne seguirono un terzo e un quarto. Po lo sentì ridacchiare, ed era certo di non averlo visto così felice dall'ultima volta in cui il cipollotto era in offerta speciale.
«Avanti, ora provaci tu!»
Po abbassò lo sguardo verso la propria mano; chiuse le dita e caricò il pugno.
«Ah- Aspetta! Manca una cosa!»
«Che cosa? Non serve niente oltre alla determinazione quando si tratta di picchiare forte! Solo uno skadoosh e...!»
«Il grembiule. Non vorrai certo sporcarti» gli spiegò, sollevandosi sulla punta delle zampe per fissargli il laccio dietro il collo.
«Oh. Hai ragione, papà.»
«Ma certo. I padri hanno sempre ragione» rispose il signor Ping, abbracciandolo mentre lui non guardava.
«Mi mostri come si fa?»
«Ecco. Devi tenere le dita così...»

 

 
«Quattro porzioni del solito.»
Il ristorante era, come ogni sera, strapieno della gente più varia. La signora Ling, cercando di tenere buoni i suoi otto coniglietti, urlò da uno dei tavoli verso la cucina. «Ehi, qui c'è gente che aspetta!»
«Ping, oggi i tuoi spaghetti sono più buoni del solito» gli disse il signor Ren, il maiale venditore di frittate all'angolo.
«Tu dici?»
«Sì. Di', ci hai messo più impegno nel prepararli?»
«Ohoh, ma no, sciocco! Il merito è tutto del mio ragazzo. Mi ha aiutato lui.»
«Quel ragazzo? Il Guerriero Dragone?»
«Sì» rispose, ridacchiando e continuando a sminuzzare il porro.
«Beato te. Come riesci a farti aiutare? Il mio Lo è diventato uno sfaticato nullafacente, invece.»
«Beh... Basta avere la tecnica giusta.»
Nel dirlo, lanciò un'occhiata orgogliosa all'atrio della casa che da sempre aveva convertito in retrobottega, dove Po si stava ancora esercitando nel riprodurre la mossa segreta del padre rinominata, giusto per quell'occasione, la tecnica-spappola-ossa-in-morbida-pasta-della-serata-padre-e-figlio. Con un wah-tah finale.
 
 
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04.10.2012
Mioddio, da quant'era che non scrivevo una storia così lunga? E così in fretta, poi... iniziata e conclusa nell'arco di una serata :D In un certo senso ne sono davvero soddisfatta. Era tanto che meditavo di tornare su questo fandom, sono felice di averne avuto l'occasione. <3
Scritta per la Staffetta in Piscina organizzata da Piscina di prompt, Squadra Calzelunghe, con l'indicazione Kung Fu Panda, Ping&Po, serata padre e figlio.
Grazie mille per aver letto! :D
Kuruccha


 

   
 
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