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Autore: DarrenCriss    04/10/2012    2 recensioni
"Quando vidi Kurt perdere quel poco colorito che gli era rimasto, posai la mia mano sulla sua e la strinsi per fargli sentire la mia presenza.
Il medico continuava a parlare, ma Kurt non era lì.
Non adesso, non poteva essere lì."
Genere: Angst, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lo so cosa state pensando... Ho già una FF in corso, ma ho scritto questa One Shot perché, dopo aver letto alcuni spoiler, sto male per la 4x04 ç_ç 
Dovevo scrivere qualcosa di drammatico! Ma è uscita una One Shot da galera ç_ç
Preparatevi...

You and I



Quando vidi Kurt perdere quel poco colorito che gli era rimasto, posai la mia mano sulla sua e la strinsi per fargli sentire la mia presenza.
Il medico continuava a parlare, ma Kurt non era lì.
Non adesso, non poteva essere lì.
Io lo ascoltai per entrambi, sentii parlare del linfonodo, della terapia e dello stadio avanzato in cui la malattia si trovava.
Non piansi, non potevo farlo.
Strinsi la mano di Kurt dolcemente e inclinai il mio volto sul suo baciandolo con passione. Le mie labbra toccarono le sue,  morbide e calde, umide quanto  bastava per poter scivolare sinuosamente sulle mie. Sentivo la preoccupazione di Kurt crescere, e per tutta risposta il mio bacio si trasformò del tutto. Muovevo le labbra in maniera fugace, cercando di  trasmettergli una sicurezza che neanche io avevo.
Una sicurezza che il mio cancro aveva eliminato del tutto.


-



Il primo ciclo di chemioterapia non fu difficile. Kurt era lì con me, come sempre. Reggeva la mia mano e mostrava il solito sorriso triste. Il suo volto, in quelle poche settimane, era mutato: non mostrava più la sua semplicità, la sua sicurezza, il suo amore. Il volto era scarno e aveva perso del tutto il suo colorito. Occhiaie violacee marcavano le sue palpebre e gli occhi erano spenti, vuoti.
Lì con me non c’era Kurt, ma il suo fantasma.
Non avrei mai più riavuto indietro il mio vecchio Kurt, il mio male l’aveva ucciso, l’aveva privato interamente della sua vita.
Kurt era morto, e con lui morivo anche io. Non per il cancro, ma per la sofferenza psicologica che derivava nel vedere il mio unico e grande amore soffrire in quel modo. Nel vedere Kurt perdere la voglia di vivere.


-



“Amore, mi passeresti la tazza che è sul davanzale della finestra?”
“Blaine! Quante volte ti ho detto che la tisana deve essere calda, o al massimo tiepida, e non fredda?” mi chiese Kurt entrando in cucina e alzando gli occhi la cielo.
“Una miriade di volte, ma sai che non mi piace bere quelle cose.” Dissi con tono stanco .
Avevo passato la notte a vomitare, senza dormire. Azzardai un sorriso cercando di sembrare innocente.
Accadde di nuovo.
Kurt mi guardò con quello sguardo. Con quel nuovo sguardo tanto diverso dagli altri. Era strano, riservato e non era affatto il Kurt che conoscevo da anni oramai. Non vedevo più alcuna luce nei suoi occhi.
Sentivo la sua presenza fisica nella mia stessa stanza, ma lo stesso non si poteva dire della sua anima.
La sua essenza non era lì con me.
“D’accordo…” disse con tono neutro. “Ti chiedo scusa, non voglio obbligarti a bere qualcosa che non ti piace… Ti amo Blaine.”
Quelle parole mi distrussero, vedevo il volto di Kurt trasformarsi e sapevo cosa stava per accadere e cosa Kurt cercava di nascondermi.
“No, no… “ aggiunsi immediatamente. “Posso berla… possiamo berla insieme!”
Ma nel momento in cui mi avvicinai per posare la mano sulle sue braccia conserte, Kurt mi scansò e accennando un “devo andare in bagno” uscì dalla cucina velocemente.
Rimasi lì. Da solo.
Avanzai lungo il soggiorno e appoggiai la tempia sulla porta: Kurt piangeva. Kurt era lì, da solo, perdendo piano piano quel pezzo di filo che lo legava alla vita.
Perdendo me.


-



Nel mese successivo Kurt continuava a mascherare la sua sofferenza per evitare di farmi soffrire. Ma io lo sentivo tutte le notti. Piangeva in bagno, mordendosi le labbra per non farsi sentire. I medici continuavano a dirmi che il cancro si stava diffondendo troppo velocemente.
Così il giorno dopo tornai in ospedale senza Kurt e parlai nuovamente con i dottori.
Seppi finalmente la verità e sorrisi.
Sapevo cosa dovevo fare.


-



Una settimana dopo iniziai a perdere i capelli. Grosse ciocche ricadevano quando cercavo di pettinarli, e Kurt impallidiva quando la mattina li trovava sul letto.
Così feci quello che ritenevo più opportuno da diverso tempo.
Organizzai una cena a lume di candela e proposi la mia mano a Kurt.
Gli dissi che lo amavo più di qualsiasi altra cosa al mondo, più della mia stessa vita.
Gli dissi, mentendo, che avremmo superato tutto insieme.
Ma prima di tutto, volevo avere la sua mano. Volevo sposarlo.
Kurt accettò senza esitare, piangendo.

-



Organizzare il matrimonio non fu difficile. Senza dire nulla a Kurt avevo smesso di prendere le medicine. Non producevano l’effetto sperato da troppo tempo oramai.
Avevo perso completamente i capelli. E con loro, Kurt aveva perso se stesso.
Avevo iniziato a odiare la notte.
Sentivo Kurt fremere nel sonno. Piangere, contorcersi. Neanche nei sogni più profondi era più lo stesso.
Ed era colpa mia.


-



Arrivò anche il giorno del matrimonio.
Io ero troppo affaticato, ma non lo davo a vedere.
Il mio cuore batteva all’impazzata ogni qual volta volevo fare qualcosa, anche il semplice respirare mi indeboliva.
Ma Kurt non doveva saperlo.
Quando mi guardavo allo specchio vedevo il mio volto trasformato.
Vene violacee si notavano da sotto la pelle.
Ero cereo, e quel giorno ancora di più.
Andammo in comune. Coop e Finn erano i testimoni. Burt piangeva, e anche i nostri vecchi amici del glee club.
Erano tutti lì per noi.
Erano lì per dirmi addio, forse.
Probabilmente lo sapevano.
Fu il giorno più bello della mia vita.
Amavo Kurt.
Amavo tutto di lui, e il mio cancro non aveva distrutto questo sentimento.
Il cancro che si era diffuso in maniera incontrollabile.
Il cancro incurabile.
La ragione della mia morte.


-



Baciai con passione Kurt prima di dirigermi nel piccolo salottino dell’Hotel dove avevamo allestito i festeggiamenti del matrimonio.
Avvertii le vertigini.
Il sangue schizzò dalle mie narici.
Non riuscivo a muovermi.
Finii steso per terra, sbattendo la testa.
Riuscii a mettermi carponi, e a dirigermi sul piccolo divanetto che era posto a pochi centimetri da me.
Mi sdraiai e guardai la volta.


-



Quando vidi Kurt entrare non riuscivo a capire cosa era successo, e il motivo per cui non riuscivo a muovermi.
Non respiravo? Non vedevo attraverso gli occhi?
Kurt mi chiamò sorridendomi.
Ancora non aveva capito.
Alzò gli occhi al cielo quando non mi sentì rispondere.
Si avvicinò.
Perse un battito di cuore.
Perse il colorito che aveva recuperato quel giorno.
Iniziò ad urlare.
Non capivo il motivo.
Urlava e urlava.
Si gettò su di me piangendo e stringendomi.
Ancora non riuscivo a muovermi.
Gli invitati accorsero immediatamente.
Vidi Rachel urlare a sua volta.
Vidi Cooper crollare a terra e piangere.
Vidi Burt avanzare insieme a Finn per recuperare Kurt.
Ma Kurt non voleva lasciarmi.
Perché doveva?
Vidi l’ambulanza.
La barella.
La coperta che mi fu messa addosso, coprendomi anche il volto.
Sentivo ancora Kurt urlare.
Volevo raggiungerlo, stringerlo a me. Fargli capire che andava tutto bene.
Fui adagiato in una bara di legno chiaro.
Vidi per l’ultima volta Kurt.
Mi guardava piangendo.
Era distrutto, non si sarebbe più ripreso.
Finii di percepirlo quando la bara fu chiusa.
Non lo sentii i giorni successivi, quando veniva a farmi visita.
Non lo sentii i mesi e gli anni successivi.
Non lo sentii mai più.




-


Tipo che continuo a piangere... Mentre scrivevo mi sentivo morire dentro... Perdonatemi! 
Siete arrivati alla fine?
Bene... Davvero bene?
Non mi sembra il caso.
Blaine è morto. Kurt no.
Ho distrutto la mia coppia preferita.
Mi sento malissimo.
Ma dovevo scrivere una One Shot drammatica, perché per la prossima puntata mi sento così.
Ringrazio la mia beta per aver letto questa 'cosa' e avermi dato la forza di pubblicarla.
Grazie Giulin.
E per tutti voi... Scusatemi se questa One Shot vi turba!
Grazie di tutto <3
   
 
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