Fanfic su artisti musicali > Conor Maynard
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Autore: BooBear97    04/10/2012    2 recensioni
Un ragazzo dagli occhi azzurri, capelli castano chiaro e pele perfetta mi si parò avanti, sorriso
-Mi dica-
-Sono Mr. C. dovrei parlare con il signor Paul Lers-
-Mmmmmh, aspetti un attimo qui-
Chiusi la porta e corsi su da mio padre, che intanto aveva finito di farsi la doccia.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ok ragazzi, questa è la mia prima One Shot, quandi siate clementi con me.

  Allora questa è tutto dedicata a Connor Maynard, io lo amo.

Non mi divulgo troppo, buona lettura a tutti, RECENSITE <3

                                                                                            -Vale-



L’ennesimo  rosa, l’ennesimo messaggio di Conor, questo gioco era iniziato molto
tempo prima, il problema era che Conor non l’avevo mai visto, on conoscevo il suono
della sua voce, ma lui di me sapeva tutto, dove abitavo, com’ero fatta.

L’avevo conosciuto diversi mesi prima, sbagliando involontariamente destinatario
di un messaggio per la mia amica. Da allora nacque tutto, le chiacchiere notturne,
le punizioni prese per colpa sua, e dei suoi messaggi mandati nei momenti meno
opportuni, e da un paio di mesi a quella parte, ogni mattina mi arrivava una rosa con
un bigliettino, ma di solito essi non contenevano nulla che mi riportasse a lui.

Il 2 Aprile, non era di certo una delle mie giornate più felici, come tutte le mattine mi
arrivo la rosa di Conor, quella volta a differenza delle altre non era rossa, ma blu con
dei brillantini arcobaleno, era stupenda, mi spuntò un sorriso, forse l’unico della giornata.

Quella volta il bigliettino era più piccolo, e conteneva solo tre parole
"E' il momento" ,
il momento per cosa?

Con le mie mille domande etrai i casa e mi chiusi la porta alle spalle,
poggiai la rosa nel solito vaso nel corridoio e mi fiondai in cucina.
Papà era intnto a preparare il pranzo, intanto io preparai la tavola,
poggiai il vaso con la roca al centro.
 
 -Oggi è più bella questa rosa-
 
 -Lo so papà, è stupenda-
Mio padre non sapeva niente di quello che stesse succedendo, era convinto
che tutti i giorni andassi a comprare le rose per abbellire la casa.
Dopo pranzo papà andò a farsi una doccia, metre io, con i mio immancabile
grembiule pulivo casa, il suono del campanello fermò il flusso dei miei pensieri,
che erano concentrati su Conor e su come fosse fatto fisicamente, andai ad aprire la porta,
dimenticandomi completamente del grembiule.
Un ragazzo dagli occhi azzurri, capelli castano chiaro e pele perfetta mi si parò avanti, sorriso
 -Mi dica-

 -Sono Mr. C. dovrei parlare con il signor Paul Lers-

 -Mmmmmh, aspetti un attimo qui-
Chiusi la porta e corsi su da mio padre, che intanto aveva finito di farsi la doccia.
Bussai alla porta, e dopo aver avuto il suo permesso entrai
 -Papà c’è un certo Mr. C che chiede di te giù-

 -Io non aspetto nessuno, e non so chi sia questo Mr.C-

 -Non lo so, scendi tu-
Mio padre scese andando avanti alla porta, intanto io ero sulle scale che guardavo
ogni sua mossa, osservo dallo spioncino la figura che c’era al di la della porta, si girò verso di me con un gran sorriso.
 -Ma Leyra è Mr. C-

 - Questo l’avevo capito, ma non so chi lui sia-
Mi sorrise, poi aprendo la porta, uscì fuori tirandosela dietro alle spalle
Chi poteva mai essere quel Mr. C?
Mi arrivò un messaggio di Conor

“Che bel grembiule che hai, sembri una vera donna di casa, sarai così quando ci sposeremo?”

Aveva la fissazione che noi prima o poi ci saremo sposati, non era una brutta idea,
visto che mi piaceva tanto, anche se era solo attraverso messaggi.
“Oh, certo che sarò una brava casalinga, ma se non ti vedo non potrò mai sposarti”

La risposta non tardò ad arrivare
“Non sai quanto siamo vicini adesso”

Sorrisi, era vicino, ma io non lo potevo vedere, le ingiustizie della vita.
“Ti posso vedere?”
“Solo se mi prometti una cosa”
“Certo, quello che vuoi (Nei limiti :P)”
“D’accordo, comunque, promettimi che ci sposeremo, che saremo felici insieme,
io t’ho visto visto tante volte, e mi sono innamorato di te, non abbandonarmi”

Diventai rossa dall’imbarazzo, aveva detto che era innamorato di me.
“Oh Conor, anche io sono innamorata di te, ma non l’ho mai detto perché
sembrava stupido, innamorarmi di una persona solo attraverso un cellulare,
e si Conor prima o poi ti sposerò”

Sorrisi nell’inviare quel messaggio.
“Non sai quanto mi rendi felice nel leggere le tue parole. Hai ancora
i bigliettini di tutte le rose?”

Ma certo che li avevo ancora, era l’unica cosa che mi riportava a lui.
"Ma certo, ma cosa ci devo fare?"
"Perfetto, prendili e in base alle date mettili in ordne, leggi l’iniziale di ogni biglietto"

Corsi in camera mia, aprì la scatola dove avevo conservato i biglietti,
beh adesso toccava solo metterli in ordine 80 biglietti, facile no….
Dopo un bel po’ di tempo, tutti i biglietti erano al loro posto, avevo anche
evidenziato le iniziali per facilitarmi il lavoro.

-Guarda il tramonto, quello è il nostro posto, e le stelle brillano il nostro
cuore ha un solo battito-

Adesso dovevo anche scoprire il posto, ci pesai un po’ su, al mare si poteva
il tramonto, ma io odiavo  il mare, quindi pesai fosse scartato, l’unico posto
 che mi venne in mente che aveva una meravigliosa vista del tramonto,
era la collinetta poco più lontana da casa.
Corsi fuori, prendendo il cellulare e mandando un messaggio a Conor
“Spero di aver capito bene il messaggio”

Mi rispose poco dopo
“Ne sono sicuro”

A qualche metro dal cancello d’entrata rallentai, mi mancava il fiato,
aprì con la mano il cancello ormai vecchio  e andai verso la grande quercia.

Mancavano quasi 1 ora al tramonto, avrei aspettato li, intanto mandai un altro
messaggio a Conor
“Devo aspettare il tramonto?”
“E si”
“Devo proprio, ho voglia di vederti”
“Se la metti così, vediamo se hai indovinato”

Sarei sicuramente morta, di li a poco, troppa ansia
Sentì vibrare il cellulare tra le mani
“Guarda il paesaggio, tra poco ci sarà il tramonto, io sarò lì con te” 

Ok, dovevo stare calma, mi sedetti ai piedi della quercia  poggiai le mani a terra,
non avendo la schiena poggiata all’albero, il vento si infrangeva su di essa,
e  piccoli brividi mi percorsero tutto il corpo.
Ormai il tramonto era già iniziato, ed io ero troppo presa nel guardarlo per
pensare ad altro, le varie sfumature che il cielo prendeva, il romanticismo
di quella scena, chiusi per alcuni istanti, avevo il bisogno di fissare quell’immagine nella mia mente.
Due mai mi cinsero i fianchi, sobbalzai
 -Hey Leyra calma, sono io Conor-
Aveva una voce così calda e sexy, sorrisi, mi girai lentamente, per scoprire
finalmente la sua identità, mi ritrovai avanti due iridi azzurre, ci annegai dentro,
dopo aver ripreso conoscenza lo guardai in volto.
 -Sei Mr. C?-

 -Si, sono sempre stato io-

 -Mi sembra un sogno averti qui-

 -Anche per me, non sai quanto, ma adesso ho bisogno di fare una cosa-
Si girò e accanto ai suoi piedi prese una rosa bianca, meravigliosa, me la porse.
 -Questa è per te mia sposa-
Si avvicinò con calma, e poggiò le sue labbra sulle mie, era un bacio dolce e irresistibile,
era tutto ciò di cui aveva bisogno.

Avevo bisogno di Mr. C <3

  
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