Fu cieca giustizia
all'acqua di rose
a segregar mani
con ferri e catene.
Quell'animo nobil
or nulla impose
innocente scudiero
patir vili pene.
M'hanno strappato
al focolare e dalla mia bella
come sfregio secolare
di quercia dalla terra.
Di delitti altrui
sconto immani stagioni,
simil giorni passan bui
vivendo deliri e ragioni.
La maldicenza sputa bieca
puntando al volto mira le dita
il nome mio essa impreca
avvelenando restante,
la misera via!
Lacrimo arreso;
canto illusioni di viltà
urlo al ciel il mio peso
e a Dio di restituirmi
la spettata libertà...
Quell'animo nobil
or nulla impose
innocente scudiero
patir vili pene.
M'hanno strappato
al focolare e dalla mia bella
come sfregio secolare
di quercia dalla terra.
Di delitti altrui
sconto immani stagioni,
simil giorni passan bui
vivendo deliri e ragioni.
La maldicenza sputa bieca
puntando al volto mira le dita
il nome mio essa impreca
avvelenando restante,
la misera via!
Lacrimo arreso;
canto illusioni di viltà
urlo al ciel il mio peso
e a Dio di restituirmi
la spettata libertà...