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Autore: Zimmer    05/10/2012    0 recensioni
Dediche alla ghiandaia, una ninna nanna, una dichiarazione d'amore... un qualsiasi cosa per farla riaddormentare per salvarla dalla paura degli incubi vissuti
Genere: Poesia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ho sempre pensato che Katniss non mi avrebbe mai concesso nulla se non uno sguardo.
L'ho sempre ammirata, amata da lontano, come fosse una bambina troppo bella e brava, una ragazza troppo tenace e matura. Ora ho di fronte a me una donna; quella bimba tanto spensierata e quell'adolescente troppo cresciuta di cui ero innamorato sin da piccolo è ora in un'unica forma: una donna bella, di gran cuore, intraprendente e combattiva. Tutte le qualità di quella sua infantilità le ha conservate insieme a ogni suo aspetto. E adesso, quando la vedo, quando l'abbraccio, mi rendo conto di non stringere quella ragazza che ho sempre sognato. Non sto abbracciando quel corpo morbido bello e perfetto che racchiude in se tutte quelle belle qualità. In lei vedo difetti, vedo paure, incubi, rimorsi, incertezze. In lei vedo tutte le incertezze, le imperfezioni, le pecche che la distinguono che la formano che la rendono ai miei occhi ancora più perfetta, nella sua imperfezione.
Quella ragazza di cui ero innamorato non esiste, non è mai esistita, e anche se fosse stata reale non sarei mai riuscito a conquistarla. Io sono solo un fornaio. Sebbene le abbia regalato quelle pagnotte quella sera di pioggia, forse la prima in cui mi abbia notato, non avrei comunque avuto alcuna possibilità. Non mi sono offerto di assicurarle il cibo e il sostentamento per la famiglia come Gale, non mi sono mai proposto di aiutarla e difenderla seppur andando contro a mia madre. Il massimo che è fatto, nonostante potessi andar oltre, è stato fingere di aver bruciato erroneamente un po' di pane. Se fossi stato alla sua altezza gliel'avrei posato in mano invece che di gettarlo a terra come ai porci. Le avrei lasciato il tempo di andarsene col pane per poi farmi punire da mia madre senza timore o rimorsi.
Non sono mai stato alla sua altezza, l'ho semrpe vista come qualcuno fuori dalla mia portata, anche se non è mai stata così. Io so che posso essere l'uomo perfetto per lei, posso essere il suo sostegno, la sua famiglia. So di poter amarla e farmi amare, so di avere una possibilità con lei, almeno una.
Lei è così indifesa. Ogni colpo, ogni ferita le è stata sferrata in pieno petto e lei ha sempre tenuto in piedi solo per la sua famiglia, solo per le persone che ama. Le ama più di quanto ami se stessa. Ha sempre cercato di andare oltre le sue possibilità per tutti coloro a cui tiene. Adesso ha bisogno di qualcuno che le curi ogni ferita, ogni graffio, anche quello più profondo. E io sarò là per farlo.
Dal giorno della mietitura io ho deciso, mi sono imposto, di dedicare la mia vita a lei, di difenderla e amarla in qualsiasi circostanza e col passare del tempo mi rendo semrpe più conto che è ciò di cui ha più bisogno.
<> è questo ciò che ho continuato a ripetermi fino a conquistarla, fino a farmi amare. Lo so ora, so che mi ama.
  
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