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Autore: perfectweapon    05/10/2012    2 recensioni
Leggete, non so veramente come descriverla ç-ç
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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-Tomas.
 
Seduto sul letto la aspettavo, quella mattina ero riuscito ad incastrarla per farla venire a casa mia. .
 
#FLASHBACK 1.
 
“Oggi pomeriggio vieni da me?” Il ragazzo buttò la domanda in mezzo agli altri argomenti della loro conversazione sperando, così, di non farla alterare.
“C-cosa?” Ma ogni qualvolta finivano per parlare o solo girare attorno al capitolo –NOI- lei si agitava immediatamente arrossendo anche nel frattempo.
“Su che ti costa. .un paio di orette a coccolarci” rispose Tomas con tono malizioso  guardandola dritta negli occhi.
La ragazza volse lo sguardo altrove.
“Alle 5” concluse lui per poi cominciare un altro discorso non lasciandole la possibilità di ribattere.
 
FINE FLASHBACK.#
 
-Jenny.
 
15 minuti all’incontro.
Bè, almeno ora era programmato non come ciò che avvenne quella mattina. .
 
FLASHBACK 2.#
 
“Aww, che sonno. .” dopo quella frase la piccola Jen chiuse gli occhi appoggiandosi allo schienale. Durante il tragitto, nel treno, per lo più recuperava un poco di sonno.
Sentì l’amica che le sedeva di fronte pronunciare qualcosa ma si bloccò immediatamente quindi Jen non si preoccupò nemmeno di domandarle cosa voleva dire e ritornò al suo intento di riposarsi.
Era abbastanza comoda ma un morbido appoggio alla sua destra migliorò la situazione, non era di certo il sedile, pareva come un. .tessuto?
“TU?!” Urlò dopo aver aperto gli occhi e aver scoperto che il suo cuscino era la spalla di Tomas.
Tutte le persona si voltarono nella loro direzione e Lucy (l’amica) aveva la solita espressione imbarazzata e nervosa dipinta sul volto, non era abituata alla vicinanza di qualche ragazzo.
“Puoi  continuare a riposarti piccola” scandì quell’ultima parola con una lentezza impressionante per godere della visione delle guance rosse di Jenny, era difficile metterla a disagio ma lui non incontrava alcun ostacolo e la cosa lo divertiva parecchio.
“Che ci fai qui?” domandò la ragazza, seria, dopo un minuto di silenzio.
“Volevo venire con te a scuola ed aspettarti così all’uscita” sorrise Tom, quel sorriso era un’arma micidiale ed era proprio esso che incantò Jen fin dal principio.
“mah. .” borbottò lei guardando il paesaggio attraverso il vetro della finestra.
“Ah sì! Ancora una cosa. .” disse il ragazzo, lei si voltò verso di lui ma prima che potesse domandare –cosa- si ritrovò con le labbra incollate a quella di Tomas.
 
FINE FLASHBACK.#
 
-Tomas.
 
*Driin*
Mi alzai in piedi e, svelto, andai al citofono.
“Chi è?” domandai sorprendendomi di riuscir a trattenere le risate.
“Secondo te?!”
Mh, già nervosa. L’avrei rilassata io.
 
#FLASHBACK 3.
 
“E se troviamo mio padre o mio madre? O mio frat. .” lui la zittì stampandole un casto bacio sulle labbra.
“Calmati. Da quanto mi hai detto non li hai mai beccati alla fermata, quindi perché proprio oggi dovrebbero esserci?” cercò di farla ragionare con quel poco di pazienza che gli era rimasta.
“Perché porti sfiga” sbottò lei.
Una frenata improvvisa fece perdere l’equilibrio a Tomas che cadde sulla ragazza, la quale fortunatamente era seduta.
Lo guardò e scoppiò a ridere a causa dell’espressione goffa di lui ma non con cattiveria, con dolcezze.
“Sei parecchio comoda ma preferirei far a cambio” commentò il ragazzo.
Dato che tutti i passeggeri, come al solito quando erano in pubblico, li fissavano Jen si alzò e fece sedere Tom per poi sedersi su di lui.
“Attento al mio zaino. .” mormorò la ragazza perché lui li teneva entrambi a terra, stretti tra le gambe.
“Tranquilla. .” iniziò ad accarezzarle i capelli, provocarla era divertente ma tranquillizzarla era ancora meglio.
Jenny sbuffò ma un brivido causato da un bacio sul collo la distolse dal suo intento di insultarlo.
“S-smettila. .” balbettò ma il ragazzo non le diede retta e continuò a baciare ogni singolo lembo di pelle del collo di lei il quale, tra l’altro, era il suo punto debole.
 
FINE FLASHBACK.#
 
-Jenny.
 
Entrai nell’ascensore e premetti il pulsante che mi avrebbe portata al 4 piano.
Mi appoggiai con la schiena alla parete e sospirai, se non sarei stata a casa prima delle 9 non l’avrei scampata questa volta, ma. .
 
#FLASHBACK 4.
 
Jenny non si sentiva molto bene, probabilmente per un calo di pressione e perciò Tom, dopo aver trovato le chiavi della ragazza, la portò a casa dove la fece distendere delicatamente sul divano.
Per il suo bene al suo risveglio non si sarebbe far dovuto trovare lì ma non riusciva a lasciarla da sola. .
Andò in cucina e versò in un bicchiere acqua e zucchero che poi posò sul bracciolo del divano.
Si inginocchiò sul pavimento davanti a lei. .
“Sei bellissima” sussurrò scostandole una ciocca di capelli dal viso.
“Mh. .” si rimise in piedi e notò che, pian piano, la bella addormentata nel bosco si stava svegliando e appena vide l’espressione confusa sul volto di Jenny accennò un sorriso, se l’aspettava.
“Perché sono a casa? Perché TU sei qui?” domandò immediatamente cambiando posizione e sedendosi.
“Cretinetta, non fare movimenti bruschi! Hai avuto un calo di pressione. .” le spiegò lui.
Nel salotto regnò il silenzio giusto il tempo sufficiente a far ragione Jen e di conseguenza rendersi conto del gesto di Tomas.
“Ah. .grazie. .” mormorò abbassando lo sguardo per poi rialzarlo quando le fu offerto il bicchiere.
Sorseggiò lentamente quel liquido mentre lui non distoglieva nemmeno un secondo lo sguardo dalla ragazza.
“Ora posso andare” disse infine Tom ma non fece in tempo a fare un passo che lei già gli era saltata addosso abbracciandolo.
“No . .” arrossì come una bambina ma non voleva che se ne andasse anche se ciò poteva significare la sua segregazione a vita in casa.
“Vuoi che rimango?” la guardò dritta negli occhi senza nessun sorrisetto arrogante e Jenny annuì sciogliendo l’abbraccio.
“E se i tuoi arrivano?” continuò il ragazzo.
“Lo so che ti stresso sempre con questa storia ma ora non me ne frega un cazzo. Voglio semplicemente che tu rimanga” rispose lei riuscendo ad incrociare il suo sguardo senza alcun imbarazzo.
“Piccola. .” sapeva che Jenny temeva di perderlo a causa dei genitori o perché ripeteva continuamente che non si dovevano vedere in pubblico, ma non credeva che avrebbe mai accennato a tutto ciò.
“Tu non mi stres. .” cercò di intervenire Tomas ma lei non gli permise di continuare.
“Non è vero. Probabilmente dovresti odiarmi. .” il ragazzo la avvicinò a sé tirandola per i fianchi.
“Non ti odio, come potrei? So perfettamente com’è la situazione con i tuoi e non te ne do una colpa. Ed il fatto che tu sia riuscita a parlarne è stupendo. .- fece un sospiro profondo- . .ti amo”.
 
FINE FLASHBACK.#
 
-Tomas.
 
Aprii la porta e la lascia entrare per poi chiuderla. .
 
 
 
 
 
 
 
 
-Ed ecco il mio amato angolino.
Sono ritornata con l’ennesima storiella idiota. Attualmente è una fan fiction ma se qualcuno recensirà dicendo che un continuo non sarebbe male diventerà solo un prologo. Lascio a voi la scelta :3
Come al solito esprimete sinceramente la vostra opinione a riguardo, solo pro alla libertà di espressione.
 
_L’armaperfetta.

 
 
  
  
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