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Autore: _ems    06/10/2012    1 recensioni
Se c'era una persona che Sebastian Smythe amava più di sé stesso quella era certamente il suo terremoto ambulante.
Penelope Smythe era tutto ciò che di più caro Sebastian avesse al mondo.
L'aveva amata da subito, fin dal primo sguardo timido che, da bambino impaurito, aveva riservato solo alla sua piccola sorellina.
Penelope era la sua scintilla di vita, lo sarebbe sempre stato.
Genere: Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Sebastian Smythe
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Penelope.

The sun goes down, the stars come out and all that counts is here and now.
My universe will never be the same, i'm glad you came.
Se c'era una persona che Sebastian Smythe amava più di sé stesso quella era certamente il suo terremoto ambulante.
Penelope Smythe era tutto ciò che di più caro Sebastian avesse al mondo.
L'aveva amata da subito, fin dal primo sguardo timido che, da bambino impaurito, aveva riservato solo alla sua piccola sorellina.
Penelope era la sua scintilla di vita, lo sarebbe sempre stato.
Se c'era una cosa che Sebastian non si sarebbe mai perdonato, quella era di certo la notte del tredici agosto.
Sebastian non c'era e Penelope era spaventosamente sola.
I vicoli erano bui, i lampioni rotti, le stelle non c'erano e la luna era ben nascosta.
Penelope avrebbe ricordato quella notte per sempre e Sebastian, seduto al suo capezzale poche ore dopo, se ne sarebbe sentito per sempre responsabile.
Quella sera era stato ovunque: bar, locali, discoteche, ristoranti...
Quella sera era stato ovunque tranne dove doveva essere davvero, al cinema con sua sorella.
«Un giro è torno, te lo prometto».
Erano state le sue parole di convincimento.
«Non uscire di casa senza di me... È tardi, ok?»
Si era ben raccomandato prima di uscire di casa, ma Penelope era testarda e Sebastian lo sapeva fin troppo bene.
Erano mesi che Penelope attendeva l'uscita di quel film e, finalmente, tutte le sale cinematografiche di Parigi e d'intorni erano pronti alla proiezione.
Sebastian gliel'aveva promesso.
«Va bene, Lope, ci andremmo insieme, promesso».
Penelope si era sentita così felice.
Amava suo fratello più di qualsiasi altra cosa al mondo, solo lei riusciva a capirlo e comprenderlo, solo lei poteva avere il privilegio di conoscere la parte dolce di quel acido stronzetto che era suo fratello, solo lei.
Penelope avrebbe amato quel film, se lo sentiva.
Penelope avrebbe amato ogni singola scena, ogni canzone o coreografia. Penelope l'avrebbe amato se solo fosse riuscita a vederlo quel film.
Era uscita di casa dieci minuti dopo il fratello, era uscita di casa da sola ed erano solo le nove di sera.
Era uscita di casa per non ritornarci mai più, di Parigi non vide neanche più l'ombra dopo quella notte.
Perché Sebastian amava sua sorella e sapere che lì, da qualche parte, lo stupratore della sorella passeggiasse tranquillamente per le vie di Parigi, come se nulla fosse accaduto, lo faceva semplicemente ribollire di rabbia.
Lima era piccola, lontana e sconosciuta e per un inizio sembrava il posto migliore del mondo, ma Sebastian dovette fare il conto con lo shock.
Penelope rideva, cantava, sognava.
Penelope era la vita, ma dopo quella notte non fu più la stessa.
Penelope era il sole ed ora era coperta da uno strato perenne di nuvole nere, neanche il vento più forte le avrebbe spazzate via.
Penelope non rideva più, né cantava, né ballava, né parlava e, ne tanto meno, usciva di casa.
Penelope non c'era più, al suo posto solo uno sbiadito fantasma.
Penelope era diventato l'alone di polvere attorno ad un oggetto spostato.
La polvere tutta intorno ti ricordava che lì c'era stato un oggetto che ora non c'era più, ma Penelope era una persona e non un oggetto e Sebastian odiava la polvere.
Sebastian era determinato, non stronzo, sapeva cosa desiderava e non aveva nessun problema ad usare ogni mezzo a sua disposizione per ottenerlo. Sebastian era forza, energia allo stato puro era... la colla che ancora teneva unito il cuore della piccola Lope.
Sebastian ricordava perfettamente quando, inaspettatamente, la sorella era tornata in sé. Categorizzò quel giorno come il più bello della sua vita.
Era appena entrato in casa, sconvolto dalla notizia appena appresa, e Penelope, che non l'aveva mai visto in quello stato, aveva alzato di scatto la testa verso di lui distogliendo, per la prima volta dopo mesi, lo sguardo dai propri piedi.
«Cosa succede, Bastian?» erano state le sue prime parole dopo mesi.
Sebastian finse di non rendersene conto, finse che, in tutti i mesi trascorsi a raccontarle del mondo e della propria vita, con la speranza di spingerla ad uscire, avesse ricevuto una risposta e non solo silenzio su silenzio.
«Dave, Dave Karofsky.. ricordi?» ad un cenno di assenso della sorella Sebastina continuò a parlare.
«Oggi ha tentato il suicidio» concluse in un sussurro.
Penelope spalancò gli occhi, ricordava perfettamente della serata allo Scandals che il fratello, come qualsiasi altra uscita, si era premunito di raccontarle nei minimi particolari.
Si dispiacque e non poco per Dave, Penelope era brava a capire le persone, a coglierne l'essere, comprendere e, avvolte, capire le loro decisioni.
Aveva capito quanto Dave fosse spaventato cogliendo i particolari che il fratello, quasi distrattamente, si era lasciato sfuggire.
«Mi dispiace per lui.. come sta?» chiese con un filo di voce.
«È fuori pericolo, per fortuna... vogliamo dedicargli la performance delle regionali. Che ne dici?»
Sebastian teneva sempre conto del parere di Penelope, sapeva che la ragazza, contrariamente a lui, aveva una certa affinità con le persone, con il dolore.
«È un idea bellissima, Bastian, bellissima».
Aveva risposto commossa la sorella.
«Mi porteresti con te?» gli aveva chiesto in un sussurro con un sorriso e Sebastian si sentì il ragazzo più felice del mondo.
Penelope non era più polvere, l'oggetto era tornato al suo posto. 

L'esibizione di "Glad You Came" fu la più bella che Penelope avesse mai visto. Era ben consapevole della bravura del fratello, della sua voce e di quanto il palcoscenico sembrasse il posto adatto a lui, ma quando le note della canzone iniziarono a riempire il teatro Penelope non riuscì a trattenere il sorriso che, gioioso, scoppio sul suo viso. Quella era la loro canzoni.
Se ne erano innamorati entrambi appena l'avevano sentita alla radio, anni dopo quella canzone era ancora nella loro mente.
«Chi ha scelto le canzoni?»
Gli chiese Penelope alla fine del esibizioni, le lacrime di commozione che le rigavano il volto andarono a bagnarle le labbra che, per nessuna ragione al mondo, riuscirono a smettere di sorridere.
«Sono stato io a proporle, Lope».
Fu la semplice risposta, sorridente, di Sebastian.
Penelope Elisabeth Smythe era tutto ciò che di più caro Sebastian avesse al mondo e le nuvole aveva finitamente lasciato, di nuovo, il posto al sole.
Perché il vento non sarebbe mai bastato a mandarle vie, ma esistere senza vivere equivaleva a morire ogni giorno, e Sebastian lo sospettava, ma Penelope ne era certa.



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Saaaalve a tutte voi.
Perché metto lo spazio alla fine? Bah, ne riparliamo la prossima volta.
Ora.. fingiamo di concentrarci su questa OS molto poco carina e assai oscena che la mia mente ha tirato fuori.. PERCHé?!
Non lo so, ok?
Quando scrivo 'sti spazi mi sento come se stessi parlando da sola.. #ManicomioModeOn.
Allora.. ora parliamo davvero della OS.
Sebastian suppongo sia assolutamente OOC, lo so! Per questa OS non ho potuto fare altrimenti... se mai scriverò altro (#StaGiaScrivendoAltro) su Bastian cercherò di renderlo il meno OOC possibile, giuro! Ritenete questa OS (che sta per On-shot, eh!) una specie di prova?
È la terza fic su Glee e probabilmente dovrei ritirarmi dalla categoria, ne sono consapevole!
Ma dopo tre giorni di "Glad You Came" e un amore morboso per i personaggi alla Sebastian... non sono risuscita a non scrivere 'sta roba!
Manco poco che gli spazi so' più lunghi della fic in sé!
Comunque... che vi sia piaciuto o meno, che vogliate elogiarmi (ne dubito) o meno non trattenetevi da lasciarmi una recensione o critica, eh!
Ah, mi sono persa le bete per strada (una in ospedale, una boh, e l'altra non la sento da un po') e quindi 'sto pubblicando senza beta.. accettiamo anche offerte di questo genere!
P.s Anche voi vi state chiedendo perché il titolo è giallo o perché lo sia il rating?
   
 
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