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Autore: nickstalent    07/10/2012    0 recensioni
Kiley è una ragazza che vive in Canada. E' un pò maschiaccio, ma è una ragazza stupenda. Ha pochi amici, ma quei pochi sono sinceri, oh almeno spera.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: Bondage | Contesto: Contesto generale/vago
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1. ASSHOLE.

Era la seconda volta che Justin chiese alla sua vicina di badare ai sui fratelli. Lui andava per i locali ad esibirsi, amava cantare o suonare, e sua mamma lavorava tutto il giorno. Kiley accettava tutte le volte, amava stare con i bambini, soprattutto con Jazzy e Jaxon.
Kiley arrivò fuori la porta, stava per bussare quando la porta si aprii da sola e venne travolta. «Guarda dove metti i piedi Bieber!»Urlò lei alzandosi. «Scusa, scusa. Sono di fretta, mi farò perdonare!» Disse Justin continuando a correre. Entrò e vide un disordine infernale «Jazzy, Jaxon!» iniziò a chiamare. Nessuna risposta. Chiamò di nuovo, ma niente. Kiley si sedette sul divano, pensando che stessero da qualche parte a fare qualcosa. I due uscirono dal dietro alla poltrona e facendo saltare Kiley. «Bambini, che paura.»Disse lei ridendo. Si misero a giocare per un’ora intera, poi arrivò l’ora di cena. Kiley doveva andare, e subito. Aveva un appuntamento con Max. Prese il telefono «Justin dove sei? Devo andare, sbrigati.» Disse lei. «Calma sto fuori la porta» disse e attaccò. Dopo dieci minuti lo stava ancora aspettando. Cercò di richiamarlo, ma questa volta la porta d’ingresso si aprì, e lei fece un sospiro di sollievo. «Stavi fuori alla porta, eh?» Disse Kiley prendendo la borsa «Si.. ho incontrato dei miei amici e per strada e.. va bene, l’importante è che sono arrivato no?»Disse lui accennando un sorriso «Si come dici tu.» disse la ragazza svogliata.
Corse subito a casa, si fece la doccia e si cambiò. ‘Dovrei entrare nei guinness dei primati come la ragazza che si lava e veste più velocemente’ pensava ogni volta. Max doveva venirla a prendere entro le 21.30, e visto che mancavano dieci minuti, accese il computer. Lei sapeva che era inutile. Nessuno la contattava mai, aveva pochi amici, e per la maggior parte maschi. Così chiuse il pc, e qualcuno bussò alla porta. Andò ad aprire, era suo padre. «Papà, non dovevi lavorare per tutta la sera?» Disse lei non capendo. «No il capo ha trovato qualcun altro, e a me mi ha mandato a casa a riposare. Comunque non preoccuparti, esco con Karol.» Disse il padre togliendosi il giaccone e posando la borsa. «Si ok, io ora esco.. a te non dispiace vero?» Chiese. Il padre rispose di no, e la ragazza schizzò fuori di casa. Subito dopo arrivò Max, con il suo macchinone. Scesa dalla macchina e l’abbracciò dicendo «Ciao bellezza, come stai?» Aprì la porta per fare entra Kiley, e lei fece un sorriso che partiva da un orecchio, e finiva all’altro. «Bene.. che facciamo?»disse lei mettendosi la cintura. Il ragazzo propose per il bowling, e la ragazza accettò. Andarono lì, e dopo poco già erano pronti, con le scarpe giuste, e la palla in mano per tirare. Kiley si girò, e vide Chaz.
Chaz era un amico stretto di Justin, ma anche di Kiley. Lei lo conosceva dall’asilo, e alle elementari aveva una piccola cotta per lui, che passò dopo pochi mesi. E che adesso è sparita del tutto. «Ciao Chaz!»Disse Kiley salutando. Chaz ricambiò il saluto sorridendo. «Chi è?”» chiese Max in tono geloso. «E’ un mio amico, da molti anni.» Max annuì e iniziarono a giocare. Durante la partita si chiedeva perché non c’era anche Justin con Chaz e la banda.. Di solito uscivano tutti insieme, soprattutto al Bowling. Max andò a comprare qualcosa da mangiare, così lei si avvicinò all’amico. «Ehi Chaz! Come mai Justin non c’è? Cioè, di solito venite tutti insieme qui.» chiese. «Non è potuto venire. Stasera suo padre veniva a trovarlo.» Rispose Chaz. Già, il padre. Kiley se ne era proprio dimenticata. Una volta al mese il padre veniva qui per passare del tempo con lui. Tornò alla sua pista in attesa di Max. Tornò con due panini. «Emh, e io dovrei mangiarmi tutto questo coso?»disse la ragazza ridendo e sbalordendosi della grandezza del panino. «Non è enorme dai! Se vuoi lo mangio io.» Disse lui ricambiando la risata. In quel preciso istante, Chaz se ne stava andando, e passò per la loro pista «Kiley, io vado, ci vediamo in giro!» Disse Chaz. “«Ciao Chaz!» salutò lei. Uscirono, e Max la guardò male. «Pensi che non me ne sia accorto?» Chiese lui. Lei non capiva. «Di come vi guardate.» Aggiunse. «Max, fai davvero? Ma la gelosia s’è fumato il tuo cervello o il tuo cervello è spacciatore di gelosia?» Disse con una risata ironica. «Non pigliarmi per il culo» si arrabbiò. «Max calmo! Senti è un mio amico, dall’asilo. E poi perché te ne frega? Non stiamo nemmeno insieme, quindi calmati.» Disse lei allontanando il panino «Mi è passata pure quel briciolo di fame che avevo, ce ne andiamo?» Chiese Kiley. Max non rispose, così lei se ne uscì da sola. Stava per uscire, guardò se Max la seguiva, ma niente. Era ancora lì, seduto, con il broncio. Kiley andò in macchina. Dopo minuti, arrivò Max. «Senti, se devi fare queste scene da bambino, lascia perdere proprio.» Disse lei stufa. Il ragazzo non rispose.
Arrivarono a casa di lei. Max l’accompagnò sul portico. «Scusa Kay, ma..» Lui non riusciva a finire la frase. «Ma cosa?» chiese. «Niente.. posso entrare? C’è qualcuno in casa?» Chiese lui sbirciando dalle finestre. «Che te ne frega?» Chiese lei. Ma poi capì. «Nonostante quello che è successo stasera, vuoi pure entrare in casa? Vuoi fare i tuoi servizi? Si? Per poi il giorno dopo fare finta che non sia successo niente?»Urlò la ragazza. Si sentii la porta di casa Bieber che si aprì. «Justin entra, non sono fatti tuoi!» Disse lei, sempre urlando. «Si. Hai qualche problema? Pensavi che ero il principe azzurro? Beh, ora domani in prima pagina scriveranno ‘Non esiste il principe azzurro’. Ma dai, smettila» Urlò Max. «Ah sono io che dovrei smetterla?» Kiley gli diede uno schiaffo. Max ricambiò. ‘Che stronzo’ disse a bassa voce la ragazza a terra.
Max fuggì nel suo furgone, e Justin corse a vedere. «Oddio che è successo?» Disse il ragazzo aiutandola ad alzarsi. «Niente.. grazie per avermi aiutato, e scusa se ti ho cacciato poco fa.» Disse lei. «Non fa niente, ti fa male la guancia?» Chiese preoccupato. «Si un po’.. come fai a sapere che mi ha colpito alla guancia? Mi stavi spiando?» Chiese Kiley. «No, che dici? Oh meglio, dopo che ho sentito le urla mi sono preoccupato, e non potevo fa finta di niente» Si salvò. La ragazza annuì. «Va bene, comunque buonanotte Bieber.» disse lei entrando in casa. «Buonanotte Benson.»disse Justin sorridendo.
  
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