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Autore: AriiiC_    08/10/2012    3 recensioni
Dal testo:
' Novant'anni, suonati.
Haymitch è al capolinea, oramai. Il dado è tratto, i giochi sono fatti, le carte sono date, il whisky è finito e chi più ne ha, più ne metta.
La sua vita non è più nient'altro che giornate passate nel letto, doccie una volta a settimana e Katniss che, con la scusa di pulire, rompe le palle come una badante. Ma ci sono ricordi che niente può cancellare: nè anni di bevute, nè la felicità per la libertà ritrovata, nè nuove storielle passeggere.'
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Haymitch Abernathy, Maysilee Donner
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Capelli biondi e ibridi rosa.'
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'Ho sentito dire che la maggior parte dei Vincitori viene tormentata dai fantasmi delle loro vittime.
Io sono tormentato dal fantasma della persona che non sono riuscito a salvare.'

 [cit. 'Blood tears: In my head'; autore su Efp: Elizabeth Mary Greengrass]






 Novant'anni, suonati.
 Haymitch è al capolinea, oramai. Il dado è tratto, i giochi sono fatti, le carte sono date, il whisky è finito e chi più ne ha, più ne metta.
 La sua vita non è più nient'altro che giornate passate nel letto, doccie una volta a settimana e Katniss che, con la scusa di pulire, rompe le palle come una badante. Ma ci sono ricordi che niente può cancellare: nè anni di bevute, nè la felicità per la libertà ritrovata, nè nuove storielle passeggere. Ventiquattro anni di tributi visti morire uno dopo l'altro, ventiquattro anni di notti insonni pensando a come salvarli, tutta una vita di incubi, di paranoie su qualcuno che avrebbe potuto vincere. Alcuni si sono stampati in lui, come i numerosi dodicenni morti già prima di entrare nell'arena. Uno decapitato dalla lama di un'ascia, un'altro infilzato dalla punta della lancia, una bimba che andava al Prato per sfamare tutta una famiglia uccisa da una freccia penetratale nella tempia, il figlio di un amico squartato da una spada o da un coltello. Sono tutti inevitabilmente morti, giorno dopo giorno, arena dopo arena, giochi dopo giochi. Ogni anno come una condanna.
 Ma solo una vivrà per sempre nel suo cuore: Maysilee. Maysilee dai capelli biondi e gli occhi blu, Maysilee dal sorriso ammaliatore che sapeva ucciderti. Maysilee che, morendo, ha ucciso Haymitch.
 
 E' per terra, è inerme. Il verde e i fiorellini la accolgono. Uno schifoso uccello rosa dal becco aguzzo la ha appena pugnalata. E ancora, e ancora, e ancora. Prolunga la sua agonia, distruggendola di colpo in colpo.
Cosa devo fare? Devo correre, devo abbracciarla e stringerla forte a me! Mi ha salvato, e io farò lo stesso con lei.
 Arrivo, amore. I miei piedi sono veloci, sopra l'erba smeraldina. Sono sano, posso donarle la mia vita in cambio della tua. Muoio io, se continuerà lei.
 - Puoi vincere, sai? Hai tutte le carte in regola per farcela. E, se tornerai, voglio che saluti la mia famiglia, e che ami la tua. -
 Singhiozzo irrimediabilmente forte. 


 Gli prende la mano: la sua ultima stretta si consolida attorno al dito del sedicenne. E' forte come poche cose: un carbone che brucia, un colonnato che crolla, una montagna che frana. Ma un cuore che batte non lo è. Haymitch continua a guardare i suoi occhi, ora senza vita.

 - Stringimi, avanti! Stai respirando! Lee, sarai salva, ce la farai! E io ti starò accanto fino alla fine. Sempre. -
 Chiude le palpebre, ma non può! Devo tenerla sveglia.
 - Ehi, ehi, ehi! Signorina! - la scuoto - Non puoi dormire! Non sai che è maleducazione addormentarsi mentre qualcuno ti parla? Ti prego, non farlo, ti prego... ti prego... -
 Lei invece lo fa.
 Non si sveglierà mai più. Sarà un hovercraft a prenderla e portarla a casa. Saranno dei capitolini a camuffare lo sgorbio che ha in mezzo al collo, saranno loro a farla tornare bella come prima. Una sola domanda mi tartassa:
 perchè mi ha salvato ma io non sono riuscito a salvare lei?!


 L'età si fa sentire. Il cervello va un po' (tanto) a puttane, e lo fa troppo spesso. La casa ha ragnatele qua e là nella stanza dei ricordi dove solo lui può entrare. Ha preso spunto dal libro della Ragazza in Fiamme: ha appuntato su un manuale tutte quelle cose che sarebbe un sacrilegio dimenticare e non si possono affidare solo alla memoria. Il sorriso di suo fratello, l'abbraccio di sua madre, Effie e le parrucche che cadono, il moncherino di Chaff, Dandelion che lo chiama 'zio', quello che il padre di Peeta sapeva fare con acqua e un po' di farina. Un sorriso, sempre splendido, sempre unico.
 Le lacrime scendono copiosaente inondando le pagine rovinate dagli anni. E' solo a metà, ha tanto altro da scrivere nonostante abbia ancora così poco da vivere. Inizia a scarabocchiare qualcosa a riguardo di Finnick. Vede suo figlio e si sente colpevole della sua morte. Potrebbe anche esserlo, ma comunque sarebbe inutile commiserarsi.
 Sta male.
 In più ci si mette anche la radio che suona, suona, suona, suona, suona ancora. E mai la canzone giusta.


 Love of mine,
 someday you will die.
 But I'll be close behind:
 I'll follow you into the dark.

 
 L'avrebbe seguita nel buio. Glielo aveva promesso. Doveva farlo. Nel Distretto 12, è un po' un dovere mantenere una promessa: chi non lo fa, dicono le vecchiette, si consumerà all'inferno giorno dopo giorno. E' vero, e nessuno meglio di lui può saperlo. Brucia piano, come una candela accesa: la fiamma fioca, col passare del tempo, scioglie la cera che cola, cola, cola sempre fin che non finisce. A quel punto non fa luce, non fa calore: ne rimane solo cenere. Haymitch è ormai così: logorato da quella fiammella piccola, che però fa grandi danni. Quella fiammella chiamata amore. Solo con una ragazza l'ha provata, e lei è morta. Non c'è da stupirsi: a tutti capita, prima o poi. Di solito prima, se è qualcuno a cui lui vuole bene. Ma lui l'ha vista mentra la vita abbandonava i suoi occhi, mentre il suo cuore cessava di battere, lento ma inevitabie. Non doveva essere lì, ma le sue urla l'avevano chiamato: attirato come capita con le mosche per il miele. Non doveva essere così debole, ma pensava fosse l'attacco di un tributo, che potesse essere d'aiuto e, in qualche modo, cambiare le cose. Invece si era solo distrutto più di quanto già non fosse, vedendo tutto. 
 Volta pagina veloce e scrive le parole che sente uscire da quell'arnese che pare contenere un'orchestra intera. Le traduce e vi appunta sotto:

 'A presto, molto presto.
Finalmente presto.'

 Finalmente. Finalmente anche lui si sarebbe addormentato, raggiungendo tutti quelli che avevano ammazzato a causa sua. Finalmente, perchè pensava di meritarsi un po' di pace. Finalmente così che anche per lui tutto finisca.
 Finalmente, per rivederla.
 Chi sa se è ancora quella di sempre o se è invecchiata come lui. Magari lo guardava e, mentre lo faceva, sentiva le angosce che le rugavano la fronte, i pianti che le sbiancavano i capelli, i dolori che le facevano cadere i denti e le paure che distruggevano i lineamenti. La pelle diventa cadente, gli arti deboli, e piano piano ogni forza ti abbandona. Proprio come sta succedendo a lui ora: le gambe sono ferme come legno e non si riescono a muovere. I suoi occhi scuri, però, restano inevitabilmente concentrati sugli scarabocchi del foglio. E' il regalo che gli ha fatto Peeta per il compleanno: un dipinto del suo amore, e la promessa di non dire a sua moglie del libro. E' maledettamente plausibile, gliela ricorda così tanto. Ed è questa la vera tristezza: non riesce a ricordare come Maysilee fosse da viva. Succede a molta gente, quando vede il cadavere di qualcuno a cui ha voluto bene: in mente resta solo com'era senza luce, e non quando di luce ne aveva da vendere.
 In più, la vecchiaia non aiuta: se non fosse per quelle scritte direbbe di essere sempre stato figlio unico, di non aver mai avuto amici e di essere stato sempre solo. Ma non è così: lui aveva Chaff che era il suo compagno inseparabile, aveva Mags a cui doveva tutto quello che sapeva, aveva Finnick che era sempre stato il suo giovane alleato.
 Aveva, ma ora non ha più.
 Si lascia andare sulla sedia a dondolo con la consapevolezza che, in fondo, le cose possono solo migliorare.
 Guarda attentamente quella cartaccia dove le tempere raffigurano chiaramente ogni particolare.
 Si può addormentare sereno.
 Con in braccio quei capelli biondi, stroncati da un ibrido rosa.





 Myyy space:
 Okay, doveva essere una semplice OS. Ma non riuscivo a non scrivere ancora: ogni volta mi viene in mente altro e lo devo aggiungere!
 Spero leggerete. E spero anche che non faccia così schifo!
 Un bascioo, spero di sapere che ne pensate!
 AriiiC_♥
  
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