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Autore: fiammablade3466    08/10/2012    3 recensioni
Giulia, matricola da pochi giorni, alle prese con l'Università e con i cambiamenti che la vita nella capitale può portare a una ragazza di provincia come lei.
Pensa alla sua vita da liceale conclusa.
Sta cominciando una vita tutta nuova.
No.
Sta continuando la sua vita.
È sempre lei, ma sta crescendo.

Questa storia era nata come idea iniziale di un progetto a sei mani mio, di RoseFelicis31697 e di FedePluck93.
Tale progetto è attualmente portato avanti (con alcune modifiche) sull'account di FedePluck93, per cui vi invito a passare di là! Lascio qui questa OS, che ha un po' di autobiografico e un po' di fantasia, che vuole strappare un sorriso o un'emozione a chi la leggerà.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
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Quest’anno le vacanze estive di Giulia erano volate in fretta, molto più in fretta che per tutti gli altri anni.
Quei tre mesi che già di solito non bastano quest’anno si erano ridotti drasticamente.
Tutto giugno era stato occupato dal ripasso finale per la maturità.
Versioni su versioni sperando di beccare quella giusta per la seconda prova.
E invece niente. Era uscito un brano di Aristotele che non avevano mai visto.
Con la collaborazione di un altro paio di teste erano comunque riusciti ad avere una traduzione quanto meno accettabile da passare all’intera classe. Tutto sommato era andata bene.
Finiti gli scritti mancavano gli orali.
Quanto avevano sperato di poter essere tra i primi in modo da godersi almeno luglio in santa pace.
Ma la classe di Giulia era stata l’ultima ad essere sorteggiata.
E lei, Giulia Zisa, era stata proprio l’ultima a sostenere l’esame.
Era andato molto bene, così come la sua intera carriera scolastica al liceo.
E poi non poteva andare male quando parlava della sua passione più grande. Il teatro.
Una delle cose che avrebbe rimpianto di più del suo liceo.
Il laboratorio teatrale, una seconda famiglia, con un regista fantastico e dei compagni meravigliosi.
Li aveva salutati tutti prima di partire. Una cena tutti insieme dal doloroso sapore d’addio.
La sua estate si era finita così, tra i (troppi) quiz di cultura generale per i test d’ammissione all’Università e i (troppo pochi) bagni nel mare calmo della sua Sicilia.
Era salita a Roma dal 17 al 19 luglio, per gli open-day di orientamento de “La Sapienza” e aveva già cercato casa nella zona dell’Università. I prezzi erano alti, parecchio. Era difficile scendere sotto i 500 euro al mese.
Se si consideravano le tasse che si sarebbe ritrovata a pagare doveva necessariamente trovarsi un lavoretto, qualcosa che le consentisse di mantenersi da sé per non gravare troppo sui propri genitori.
Alla fine aveva trovato un appartamentino carino. Ok, accettabile. Da dividere con altre due ragazze.
Era tornata a Roma il 18 settembre per trasferirsi nella nuova (si fa per dire) casa e per fare i test d’ingresso di Scienze Politiche e di Giurisprudenza, rispettivamente il 20 e il 21 settembre.
Sua madre era andata con lei per dare una “sistemata”.
Era rimasta tutta la settimana a pulire, lavare, riordinare la cucina, il bagno, la stanza di Giulia.
Anche per questo Giulia non vedeva l’ora di ricevere i risultati dei test.
Così sua madre sarebbe tornata a fare la casalinga sì, ma a casa propria.
Era stato comodo fino a quel momento non avere pensieri.
Era stato bello poter stare con lei per ambientarsi un po’ nella zona e fare qualche giro della Capitale.
Ma cominciava a desiderare la libertà piena e assoluta.
La libertà, per esempio, di mettere anche un po’ in disordine la sua stanza che priva del suo solito “caos organizzato” non sembrava ancora del tutto “viva”.
Finalmente la settimana dopo aveva portato la bella notizia (insieme alla tanto agognata indipendenza di Giulia).
Era stata ammessa in entrambe le Facoltà, ma avrebbe scelto Giurisprudenza. Sapeva sin dall’iscrizione ai test che Scienze Politiche sarebbe stato un ripiego nel caso in cui non fosse stata ammessa a Legge.
Aveva fatto già immatricolazione e sbrigato le pratiche d’iscrizione al primo anno.
Le lezioni sarebbero cominciate ai primi di ottobre. Non vedeva l’ora di seguire filosofia del diritto.
E anche diritto romano e diritto privato certo. Ma filosofia principalmente. Se ne era innamorata al liceo.
 
Ed eccola lì adesso Giulia, sdraiata sul letto a pancia in giù.
Sta calando la sera ormai. Non ha ancora deciso che prepararsi per cena.
Mancano pochi giorni alla prima lezione, due per l’esattezza.
Ha davanti il pc e scorre le foto dell’estate.
Davvero poche in confronto a quelle degli anni precedenti, ma anche queste molto belle.
Il tramonto catturato con lo sfondo di Torre di Mezzo.
Il tuffo dei ragazzi dagli scogli di Santa Barbara.
Lei e Mara che si provano dei buffi occhiali da sole che non avrebbero mai comprato.
La foto della mangiata di classe con i prof, tutti in tiro, quasi eleganti.
Per una volta c’erano tutti, anche lui con quel sorriso storto che la tormentava da anni.
Chissà se li aveva passati i test a Padova.
Altro click, altri ricordi.
Un abbraccio collettivo, più che una foto di gruppo.
C’erano tutti anche qui, dai piccoli del quarto ginnasio, ai “vecchi” dell’anno passato, il regista sorridente.
La sua seconda famiglia. Un groppo in gola. L’emozione.
Si alza dal letto e prende sulla mensola il DVD del loro ultimo spettacolo.
Lo rigira tra le mani, ne accarezza la copertina, la apre e lo tira fuori.
Lo mette nel pc e lo fa partire. Sa le battute di tutti a memoria e ride pensando alle gaffe, al dietro le quinte, ai camerini, ai viaggi in autobus per andare ad esibirsi, ai copioni che volavano di sedile in sedile all’andata, alle canzoni a squarciagola che riempivano i loro viaggi di ritorno…
Pensa alla sua vita da liceale conclusa.
Sta cominciando una vita tutta nuova.
No.
Sta continuando la sua vita.
È sempre lei, ma sta crescendo.
Sa solo una cosa.
Non può rinunciare a qualcosa che la rende più viva.
Ha deciso. Ne ha bisogno.
Domani cercherà una scuola di teatro, uno stage, qualsiasi cosa.
Per stasera continuerà a prendersi del tempo e ricordare.
In fondo un po’ di nostalgia non ha mai ucciso nessuno.

 

Note dell'autrice: FiammaBlade3466

Benvenuti! Come va? Spero non scapperete a gambe levate ma sarete incuriositi da questo progetto che abbiamo messo su io e le mie amiche qui su EFP, Rosefelicis31697 e FedePluck93 che aggiorneremo a turno questa storia, con cadenza più o meno settimanale. Io sono elettrizzata e curiosa di leggere quanto scriveranno! Soprattutto spero di non ritrovarmi nei casini quando ritoccherà di nuovo a me scrivere il capitolo. Siate clementi ragazze! E voi che leggete, lasciateci un parere e diteci che ve ne pare!
A presto!
Fiamma

PS. questo capitolo che voleva essere il primo di questo progetto è rimasto una OS solitaria, che non ho voglia di cancellare perchè è qualcosa che mischia autobiografia e fantasia, è un pezzo di me!
Però, se vi va comunque di dare un'occhiata a quel progetto di cui parlavo prima, potete farlo!

È stato spostato nell'account di FedePluck93, eccovi il link per accedervi! -->

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1304174&i=1

Se avete voglia nel frattempo di leggere qualcos'altro potete andare alla pagina di FedePluck93 a leggere la sua ff "Just believe...If only", alla pagina di RoseFelicis31697 a leggere le sue OS e la sua raccolta di drabble e alla mia pagina dove troverete "In fondo, che cos'è un nome?" che aggiornerò presto.

  
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