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Autore: Marge    08/10/2012    4 recensioni
“Se continuerai di questo passo, ti ridurrai come quelli che combatti: mostri senz’anima!”
“E cosa cambierebbe?” sussurrò Howl, e si lasciò cadere sulla sedia di fronte al focolare. “Ho forse un’anima, ora?”

Pre-movie.
Scritta quest’estate per il Contest War Tales, con il prompt “Imagine (John Lennon)” (2° classificata); inoltre per la 10disneyfic con il prompt “Mostro”, e per la piscinadiprompt, prompt “Il castello errante di Howl, Howl, riflessioni davanti al caminetto”, con il quale partecipa al 1° turno della Staffetta.
Genere: Drammatico, Fantasy, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Calcifer, Howl
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Flowers Wall'
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Sopra di noi solo il cielo



L’impeto con cui la porta si spalancò d’improvviso fece tremare le stoviglie impilate sul tavolo e frusciare le pagine dei volumi aperti in ogni dove. Nel suo focolare, Calcifer tremò quando la folata gelida lo investì, ma una massiccia figura scura subito si interpose sulla soglia.
“Chiudi, sbrigati!” urlò il demone del fuoco, gracchiando.
Strascicando i passi Howl avanzò, e la porta ubbidiente si richiuse alle sue spalle, poi scattò immediatamente su un altro ingresso.
Calcifer attese che fosse arrivato davanti al fuoco per cominciare a rimproverarlo: “Guarda come ti sei ridotto, Howl.”
Le piume nere sparivano, come istantaneamente arrostite, man mano che cadevano a terra. La pelle, pallida come quella di un morto, sembrava risplendere di luce propria nella penombra della stanza.
“Se continuerai di questo passo, ti ridurrai come quelli che combatti: mostri senz’anima!”
“E cosa cambierebbe?” sussurrò Howl, e si lasciò cadere sulla sedia di fronte al focolare. “Ho forse un’anima, ora?”
Il demone non rispose. Lentamente, il corpo mostruoso di Howl riprese il suo aspetto umano. Rimase nudo ed inerme sulla sedia, incapace di muoversi.
“Non farti trovare da Markl in queste condizioni” sibilò Calcifer.
“Non mi vedrà. Resterò qui ancora due minuti, giusto il tempo di riprendere le forze per affrontare le scale.”
Il respiro rotolava affannoso tra i denti, stentando ad entrare nei polmoni pieni di fumo nero.
“Questa volta ci sono andato proprio vicino” sussurrò. “Un giorno mi trasformerò del tutto, ed eliminerò per sempre ogni singola, schifosa nave della flotta di Suliman, e dell’esercito nemico. Metterò fine a questa guerra.”
“Dici sempre così.”
“Un giorno lo farò! Devo solo trovare…l’ispirazione giusta.”
Il demone sibilò, facendo scoppiettare la legna attorno a sé. “Vanitoso e testardo” borbottò tra sé e sé. “Come se non avessimo già abbastanza problemi, noi, che non star dietro ad un mago il cui unico obiettivo è tramutarsi in una bestia per…”
“Per mettere fine a questa guerra!”
Come se avesse ritrovato le forze, Howl balzò in piedi e fece una giravolta su se stesso: “Immagina, Calcifer! Un mondo senza guerre, un mondo senza confini! Suliman non avrebbe tutto il potere che ha…non vi sarebbe alcun re d’Ingary! Potremmo vivere in pace, tutti quanti! Ed io…”
“E tu non dovresti fuggire, come invece fai, perché sei un codardo. Basterebbe affrontarla, e sistemeresti ogni cosa.”
Il sorriso sul volto ossuto sparì. “Non è così!”
Crollò di nuovo a sedere e si prese la testolina bionda fra le mani: “C’è anche la Strega delle Lande e la sua maledizione. Non posso affrontare tutto ciò, non alla maniera che tu indichi.”
“Quindi ti riempi la testa di sogni vani, e di notte vai in giro a mostrare a tutti la peggior parte di te” terminò il demone, sarcastico.
Howl sospirò e si guardò le mani: “A chi interesserebbe, la parte migliore di me?” Alzò la testa per fissare l’altro negli occhi: “Prova ad immaginare veramente, Calcifer: un mondo in cui non vi sia nessuno stupido contratto, nulla per cui vivere o morire, solo…”
Si interruppe. Il demone lo guardò, ed al mago sembrò di scorgere il lieve movimento di una fiammella, come se l’altro avesse alzato un sopracciglio, interrogativo.
“Non so” concluse. “Non so cosa vorrei. Forse, solo alzare gli occhi al cielo e vedere l’azzurro, e non aeronavi da guerra e giganteschi insetti volanti dal ghigno satanico.”
Oramai aveva ritrovato le forze, ma ogni energia, vitale o di morte che fosse, era sparita dai suoi occhi. Mise un piede sul primo gradino e si rivolse un’ultima volta al demone: “Forse sono solo un inutile sognatore?”
Ma non attese risposta e salì le scale a passo pesante.
Calcifer si appiattì nuovamente tra le braci, e chiuse gli occhi: anche lui voleva solo sognare, e cominciò da una lontana notte d’estate in cui una ragazza dai capelli argentati aveva promesso di tornare.



*** Scritta quest’estate per il Contest War Tales, con il prompt “Imagine (John Lennon)” (ancora in attesa dei risultati); inoltre per la 10disneyfic con il prompt “Mostro”, e per la piscinadiprompt, prompt “Il castello errante di Howl, Howl, riflessioni davanti al caminetto”, con il quale partecipa al 1° turno della Staffetta.

Per il lettori di FW: non temete, sono solo un po’ presa dalla Staffetta, ma prometto che entro qualche giorno (una settimana al massimo) arriverà il capitolo XX. See you soon!
  
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