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Autore: Rusherlove    08/10/2012    0 recensioni
ok, ho iniziato a scrivere questa fanfiction quest'estate e la sto continuando ancora oggi :) è divisa in due grandi parti, a loro volta divise in capitoli. questa storia è ambientata a Salerno e a Los Angeles e parla di come i sogni possono avverarsi, seppur con molte difficoltà. La storia è piena di imprevisti, di romanticismo e di risate, ma anche di problemi molto seri della nostra società. Ho inserito anche alcuni fatti reali, ma ovviamente sempre in contesti inventati. Man mano che continuerò la fanfiction aggiungerò fatti reali nel corso della storia. ovviamente non potevano mancare i BTR, la mia band preferita ;) spero di aver dato vita un po' anche ai vostri sogni, magari anche con un pizzico di ironia ;) è la prima che scrivo e spero davvero che vi piaccia (io non ne sono convintissima :/ ), se avete qualche suggerimento o domande da farmi ditemelo pure :) -Flà*
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il pomeriggio dopo decise di andare a mare, dato che la giornata non era più così calda. Quando arrivò si sedette subito sotto l’ombrellone in prima fila, aspettando il miracolo di trovare qualche amico che non era andato in vacanza. Il mare era agitato e la sabbia più rovente che mai, ma nonostante tutto era rilassante osservare il mare che si infrangeva sulla battigia. Le onde erano molto alte, tanto che a ogni infrangi mento  le arrivava uno spruzzo d’acqua gelida. Essa era talmente cristallina che ogni momento in cui la guardava, pensava a Maui, l’isola delle Hawaii dove i ragazzi hanno passato l’ estate. Proprio mentre stava decidendo di andarsene, vide in lontananza delle figure vaghe di ragazzi, che sembravano stare in piedi sull’ acqua.           – Staranno su una canoa … - pensò Maria. Alcuni secondi dopo, però, li vide fare un salto su un onda e capì che quei ragazzi stavano andando sul surf, approfittando delle rarissime onde abbastanza alte che infrangevano la costa di Salerno.
Dopo un po’ vide quei ragazzi tornare verso riva, ma ancora non riusciva a capire chi fossero. Mentre stava tornando verso casa, alcuni ragazzi la fermarono: - Can you tell us where is the Hotel Fiorenza, please?-. Maria in un primo momento esitò a voltarsi perché non aveva voglia di parlare, soprattutto se doveva parlare in inglese, anche se non le sarebbe stato difficile essendo una dei più bravi della classe. Alcuni secondi dopo però riconobbe quella voce e non poteva credere a ciò che aveva appena sentito, sarà stato frutto della sua immaginazione o magari aveva solo confuso quella voce? Quando si girò però capì che non era stata la sua immaginazione ma era davvero lui che le stava rivolgendola parola, mentre guardava una piantina della città insieme ai sui amici. Logan Henderson, Carlos Pena, James Maslow e Kendall Schmidt erano di fronte a lei  e le stavano chiedendo un’ indicazione. Era un sogno. Avevano tutti i capelli bagnati, gli occhiali da sole, la barba incolta e una tavola da surf sotto il braccio, ma nonostante tutto lei li riconobbe, tante le volte che li aveva visti. I BTR quando si accorsero che la ragazza era scioccata la fissarono con un sorriso come a dire ehi non vogliamo mangiarti, il che la rassicurò molto e con noncuranza rispose – Sure guys, I’m going near the hotel, I’ll show you where it is. Follow me – . Ogni volta che le parlavano, Maria capiva tutto come se parlassero in italiano e riusciva anche a rispondergli.
– Così, tu vivi da queste parti? – chiese Kendall tutto interessato.                                                                                           – Sì – rispose Maria con un sorriso enorme sulle labbra – abito proprio nel palazzo accanto al vostro hotel –.  – Oh – disse James sorpreso – davvero? Casa tua ha la vista sul mare?! Fantastico! Sei stata fortunata ad avere una casa così in una città … -. – Salerno è una città sul mare quindi non è molto raro – . – Ma sei sempre così gentile con tutti, oppure sai chi siamo? – chiese Carlos dubbioso.                                           – Entrambe – rispose Maria cercando di non arrossire.  – Oh finalmente una Rusher! – dissero quasi in coro. – Da quando siamo arrivati due giorni fa per le vacanze, abbiamo incontrato solo te – tuonò James – non credevamo che una di loro abitasse proprio accanto a noi!–.  – Già – ribatté Maria – non siamo molti qui in Italia, però vi amiamo più di ogni altra cosa! –.  – Oh, che dolci che siete! E dimmi, tu conosci qualche altro Rusher? – chiese Logan a Maria. – Purtroppo no –. –  Ehi! Siamo arrivati! Grazie per la scorta, ehm … - interruppe Kendall alcuni secondi dopo.– Maria, mi chiamo Maria –. – Beh allora grazie, Maria –.
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Il pomeriggio dopo Maria sentì bussare al suo citofono. – Hello –. – Hi, Maria. We are going to the sea, would you like to stay with us? – si sentì dire da Carlos. – Okay, thank you guys. I’m coming –.
-Come sapevi che eravamo noi? – chiese Logan. – Il mio è un videocitofono … - rispose Maria ridacchiando. Risero tutti quando lo disse, perché aveva un tono da ma come, non ve ne eravate accorti?!    - Ma come avete fatto a trovarmi? -. – Il cognome era scritto sull’ ombrellone – ribatté Kendall con lo stesso tono che poco prima Maria aveva usato, e tutti scoppiarono in una risata fragorosa per l’imitazione. – Che buon profumo che hai! ... Cos’è, shampoo per cavalli o Smellevate? – disse James ridendo, al che tutti lo seguirono e Maria rispose – è solo shampoo per umani – ammiccando e ridendo.  – Cosa vorresti fare nella vita? – le chiese Carlos. – Vorrei diventare una cantante proprio come voi. Cantare per me è tutto. Lo faccio tutti i giorni a tutte le ore. Persino la notte alcune volte balbetto! Eppure sono molto silenziosa e riservata – gli rispose Maria. – Silenziosa e riservata?! Ma con noi non lo sei! – disse Logan pensando fosse uno scherzo. – Voi siete miei amici più cari, è ovvio che con voi posso essere me stessa –. – Te stessa? –. – Sì. Me stessa. Sapete, io non mi comporto allo stesso modo con tutti, mostro la vera me solo a chi mi sta più a cuore e di chi so che posso fidarmi –. I ragazzi le sorrisero a 32 denti.
  
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