Da tempo ormai immemore le miei iridi hanno provato a comunicar come stavo dentro.
Sembra quasi però che tutti siano ciechi; tutti guardano, nessuno osserva.
Anche se corressi fino allo stremo per raggiungere soltanto di sfuggita qualcuno,
egli probabilmente non se ne accorgerebbe nemmeno.
Perché è così che funziona, devo sempre essere io a rincorrere.
Gli altri non si sforzerebbero di farlo per me, quindi rimarrei sola.
E se c'è qualcosa che abborro con tutta l'anima... è rimanere sola.
Da soli, il tempo si congela.
Le lancette dell'orologio sembrano girare a vuoto vorticosamente.
Da soli, tutto perde vita.
I gesti si fanno meccanici e tu, tu perdi una parte di te.
Quella che puoi esprimere solo stando in compagnia.
E non mi importa se mi renderò ridicola pur di tenermi stretta ciò a cui tengo.
Io lotterò, perché è questo il mio destino.
Sono nata per difendermi e difendere, e così farò.
Infondo non è così male, si tratta sempre di proteggere.
Proteggere qualcuno, o se stessi.
Che cambia?
Lotterò.
Lo farò per me, ma anche per il mio cuore.
Ed il mio cuore sarebbe vuoto senza te all'interno.
Perciò lotterò per te.
Solo per te.
Per te che sai leggermi gli occhi.
Per te che sai mandarmi avanti l'orologio.
Per te che mi fai ritrovare una parte di me.
Per te che ci sei.
Lotterò, e rimarrò, per te.
Ma tu, ti prego, fà lo stesso.