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Autore: Hinna    09/10/2012    0 recensioni
E la paura t'attanaglia l'anima senza darti via di fuga, di salvezza. Eppure c'é sempre qualcuno che riesce a sdrammatizzare tutto. Stupidaggine venuta fuori alle 12.18 di notte. Questo é il frutto delle mie notti insonni che vi costringeró a mangiare. Oh anime, arrendetevi a me.
Genere: Demenziale, Slice of life, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quelle urla strazianti che echeggiano nella notte, squarciando il buio che lo circonda. E lui è lì che grida, piange, si dimena. Paura degli spazi chiusi. Claustrofobia, una paura maledetta, che ti atterra, ti rende schiavo delle quattro pareti che ti circondano. E lui é solo, e questo fa ancora più paura. E lui per ripararsi stringe le ginocchia al petto, ma così peggiora solo il suo attacco di panico. Non c'è modo di sfuggire a tutto ciò. E lui ha paura, é spaesato, non sa dove si trova. Paura, paura, paura. Solo questa parola squarcia la sua mente. E poi, fra parentesi, come cazzo c'è finito in un maledetto ascensore ? Poi la sente,le porte sono ancora chiuse, ma la sente. Sente la sua voce affabile, deliziosa, squisita. Sì, perchè la sua voce è tutto questo e molto di più. È la Sua voce. E lui sa che di quella voce potrà sempre fidarsi. E poi arriva, l'arnese infernale si ferma e le porte si spalancano, lasciando arrivare aria ai suoi polmoni, facendoli riempire e poi svuotare. E poi la vede, adesso non solo la sente, ma la vede. É lei, sì, proprio la sua lei. E con un lezioso sussurro lei lo rimprovera dolcemente :   - Tex, come ci sei finito lì, birbante d'un carlino ?!

  
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