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Autore: foschi    09/10/2012    2 recensioni
Un'ombra nera uscì dalle colonne. Silenziosamente si avvicinò alla donna che canticchiava un motivetto, incosapevole della presenza di qualcuno alle sue spalle:
- Ishizu... -
Spero di avervi incuriositi! :P
[Xenoshipping]
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ishizu Ishtar, Odion
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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BECAUSE OF LOVE...



Hola gente! :D

Ed eccomi di nuovo qui a tormentarvi! XP Scherzo! XD

Spero che questo capitolo vi piaccia! ^^

Buona lettura! :D



Cap. 1 – L'inizio della tempesta


Il sole morente benediva il luogo con i suoi raggi vivaci. Le cristalline acque del sacro stagno godevano del suo ultimo calore ed i fiori di loto galleggiavano delicati. Una gentile brezza di fine estate soffiava gagliarda.

Non un suono si percepiva in quel surreale luogo sacro ove Hathor, la dea dell'amore, possedeva la sua dimora. Non si percepiva alcun rumore se non la preghiera sussurrata di una donna, china sullo stagno a cogliere i sacri fiori della dea.

Nessuno si sarebbe avvicinato a quel luogo irreale, nessuno tranne un giovane diciotenne che vi avvicinava, cercando riposo da quella giornata che, come tutte le altre, imponeva numerose prove da affrontare, come conseguenza della sua carica di Regnante delle due Terre. E dove meglio trovare tranquillità se non nella dimora eterna di una divinità?...

Il canto della donna si levava soave, mantre il giovane sovrano rimaneva stupefatto da tanta dolcezza e bravura: quale creatura mai poteva avere una voce così sublime, simile a dea?...


La donna sussultò, appena avvertì il tocco gentile di una mano. Si voltò di scatto, con un'espressione che andava dal timore allo stupore:

- Vostra Maestà?! - Il giovane sorrise:

- Perdonami se ti ho spaventato, Ishizu – sussurrò il monarca:

- Posso chiedere a Vostra Maestà che ci fa in questo luogo, lontano dal Palazzo Reale? -

- Cercavo un po' di tranquillità. E tu cosa fai qui, Ishizu? - gli occhi ametista del giovane la guardarono con dolcezza.

Un improvviso rossore si dipinse sulle gote ambrate della donna: -Maestà, mi prendevo cura della dimora della dea Hathor, come mio dovere come sua sacerdotessa.-

- E vedo che svolgi egregiamente questo lavoro, come quello di consigliera. Ti ringrazio. -

La donna abbassò lo sguardo, inchinandosi: - Sono io a ringraziare voi, Maestà – Il re sorrise.


Seguì un momento di silenzio. Il rossore sulle gote di Ishizu si fece più manifesto ed ella quasi temette che il monarca sentisse il battito accellerato del suo cuore.

In lontananza si udì una voce che chiamava con insistenza il monarca:

- Sarà meglio che vada – disse questi ridacchiando - prima che Seth metta a soqquadro la città! -

- Certo, Maestà -.

Il giovane le rivolse un altro sorriso e si chinò a cogliere un fiore che cresceva nelle sacre acque. Glielo porse:

- Ci vediamo, Ishizu.

- La giovane donna prese il fiore con delicatezza: - Certo Maestà. -

Il Faraone le sorrise un'ultima volta e si incamminò.

Ishizu lo seguì con lo sguardo finché egli non scomparve. Il suo cuore continuava a battere forte per le parole del sovrano; guardò il fiore che le aveva offerto e si sentì felice.

Scosse la testa energicamente, il suo dovere era quello di servire la dea!

Inspirò profondamente ed impose al suo cuore di riprendere il normale battito: non doveva perdersi in assurdi pensieri!

Tuttavia, un sorriso ribelle si dipinse sul suo volto: qualunque sforzo avesse fatto, niente l'avrebbe distolta dai suoi pensieri...



Un'ombra nera uscì dalle colonne. Silenziosamente si avvicinò alla donna che canticchiava un motivetto, incosapevole della presenza di qualcuno alle sue spalle:

- Ishizu... -




- Ma caro, credi che sia necessario? - mormorò la donna preoccupata

- Certo! -

- Ishizu non ne sarà contenta... -

- Tsk. - l'uomo corrugò le sopracciglia, accigliato – Non importa se sarà felice o meno, dovrà fare quello che decido io! - battè un pugno sul tavolo di legno.

La donna non potè opporsi, abbassò la testa mentre le lacrime le rigavano le guance.

Un bambino, nascosto dietro il muro, ascoltò ad occhi sgranati la decisione del padre: come poteva trattare così sua sorella? Silenzioso come un gatto, si separò dal muro e corse fuori casa: doveva trovare sua sorella ed avvertirla!






Angolo Autrice

Hi, people! :D

E rieccomi – purtroppo! XD – tra voi con questa storia!

In questo capitolo non succede niente di straordinario, è solo un' introduzione a quella che sarà la storia! ;) - Ambientata nell'Antico Egitto! -

Spero comunque di avervi fatto venire un po' di curosità! :p

Grazie a chiunque la legga!^^ Mi lasciate quelche commentino, please? XP

Un bacione =)

   
 
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