La forte mano del demone gli stringeva la vita sottile.
«Sebastian, basta…»
«Signorino, non posso…» rispose in un sussurro. Quella mano non voleva lasciarlo andare.
«Non lo sopporto…» rispose il giovane Conte, tentando di allontanare la mano del maggiordomo, così grande rispetto alla sua, tenera e delicata.
«Suvvia, signorino. Rilassatevi…»
«Non voglio!»
Sebastian non rispose subito al suo padrone ribelle: dapprima inspirò profondamente. «Fidatevi di me.. Passato il dolore iniziale, vi sentirete benissimo.»
Il Conte non era convinto, non del tutto, almeno... Ma smise di forzare la sua mano e lasciò che Sebastian compisse il suo dovere. Inspirò e chiuse gli occhi, le labbra tirate, abbandonandosi. E sopportò quell’affare solido spingersi dove non avrebbe dovuto, finché il liquido caldo non si riversò nella stretta apertura, facendolo urlare.
«SEBASTIAN! Brucia! Oddio! L’acqua in faccia! MERDA, BRUCIA!» e agitava le braccia impazzito, mentre il demone gli asciugava il piccolo orecchio con aria quasi sconfitta, evitando di essere preso in pieno da quelle manine guizzanti.
«Signorino, suvvia. Andava fatto, lo sapete bene.»
E Ciel continuava ad insultarlo, la testa china sul lavandino. «La prossima volta vado da un medico! Cazzo!»
E Sebastian, che riempiva la pompetta con acqua calda per l’altro orecchio, ridacchiava alle sue spalle sotto i baffi, lieto di averlo infastidito ancora una volta durante la giornata.

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Come resistere ad una delle mie classiche trollate? <3 Spero vi sia piaciuta... E mi auguro di averla scritta bene, che vorrebbe dire avere deluso le aspettative. xD