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Autore: ValeBarbieKlaus    10/10/2012    4 recensioni
Questa è la seconda storia della serie A Never Ending Story, cioè il seguito di I Look After You.
Giorgia e Lorenzo stanno insieme ormai da tre mesi, ma sono sempre li stessi, tutto sembra andare per il meglio tra feste in piscina, prime di film, ragali da sogno e diciottesimi ma non tutto va sempre come speriamo, però possiamo fare in modo che le cose belle ci accadano, soprattutto se hai delle migliori amiche sempre pronte ad aiutarti anche quando sembra che vogliano fare il contrario.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'A Never Ending Story'
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You're Everything I Want

 

Capitolo 1: Summer Time

 

Erano passati tre mesi dal giorno in cui io e Lorenzo ci eravamo messi insieme sul serio. La scuola ormai era quasi finita e tra poco sarei partita per le vacanze.

Era l'ultimo giorno di scuola e stavamo uscendo cercando di evitare i gavettoni dei nostri compagni di scuola. Come non detto. Dopo trenta secondi un palloncino pieno d'acqua mi colpì in pieno.

Solo io potevo mettermi una maglietta bianca l'ultimo giorno di scuola con la gente che si divertiva a bagnare gli altri per festeggiare la fine della scuola. Così mi ritrovai con la maglietta praticamente trasparente ed era come se non ce l'avessi. Per fortuna faceva caldo e quindi non avrei corso il rischio di prendermi un altro raffredore come quello dello scorso Novembre.

"Ehi amico attento! Quella è la mia ragazza!" disse Lorenzo rivolgendosi al ragazzo che mi aveva lanciato il gavettone. Poi il mio ragazzo si girò verso di me, mi guardò attentamente per poi rivoltarsi dopo aver notato in che condizioni ero. "Non ti preoccupare non fa niente!" aggiunse con uno sguardo malizioso. "Anzi grazie!" disse infine voltandosi verso di me prima di ammiccare.

"Sei sempre il solito fi..." iniziai a dire mentre incrociavo le braccia per coprirmi almeno un po' ma Lorenzo mi interruppe.

"Stavi forse dicendo sei sempre il solito figo? Beh grazie lo so!" disse ma fu il mio turno di interromperlo.

"No, io stavo per dire fissato... e poi spiegami cosa c'entrava con il contesto che tu fossi figo?" gli chiesi praticamente esasperata.

"Io sono sempre figo! Stai forse cercando di dire che non lo sono?" mi chiese alzando il sopracciglio destro.

"Non stavo dicendo questo!" risposi.

"Quindi non lo neghi?" mi chiese sempre con lo stesso tono.

In risposta sbuffai rumorosamente e alzai gli occhi al cielo come mio solito.

"Non è che voi due vi siete sposati di nascosto?" chiese tutto a un tratto Chiara infilandosi nella conversazione e io e Lorenzo che eravamo intenti a fissarci negli occhi ci girammo verso di lei con uno sguardo dubbioso.

"Eh?" chiedemmo all'unisono.

"Beh da come battibeccate sembra più che siate sposati da trenta anni più che state insieme da tre mesi..." disse come se la cosa fosse ovvia.

"Già ti immagino Juls quando saremo sposati da trent'anni: io sarò il solito figo..." iniziò a dire Lorenzo ma io iniziai a tossire.

"Giorgia che cos'hai?" mi chiese Tommaso.

"Niente ragazzi sto bene... solo che non riesco a respirare con l'ego spropositato di Lorenzo in giro" dissi facendo finta di essere seria.

"Divertente!" mi disse il diretto interessato con un tono sarcastico a cui aggiunse anche una falsa risata.

"Mi fai finire!" mi disse in tono fintamente scocciato prima di continuare "Comunque stavo dicendo mi immaginò già Juls quando saremo sposati da trent'anni..." iniziò a dire ma lo interruppi di nuovo.

"E chi ti sopporta per trent'anni! Di certo non io!" dissi scherzando.

"Allora neanch'io penso che lo farò!" mi disse fintamente offeso o almeno speravo, mentre si girava e faceva per andarsene.

"Guarda che io stavo scherzando!" gli dissi trattenendolo per la mano.

"Anch'io!" mi disse con un sorriso quando si voltò per guardarmi.

"Lorenzo sei esasperante!" gli dissi mettendo il broncio.

"Tesoro, mi dispiace ok?" mi disse con la faccia veramente dispiaciuta mentre mi acarezzava una guancia. Ma da me non ebbe risposta quindi continuò. "Lo sai che ti amo, vero?" continuò a dire mentre si avvicinava a me per baciarmi e quando le sue labbra erano a tre millimetri dalle mie gli risposi.

"Anch'io ti amo!" e dopodichè ci baciammo.

"Ehm! Ehm!" ci richiamò Tommaso.

"Quando avrete finito di fare gli amorucci pucci pucci bau bau..." iniziò a dire Tommaso.

"Noi siamo qui per decidere cosa fare oggi pomeriggio!" concluse per lui Chiara facendoci staccare.

"Eh va bene! Ma quanto siete noiosi, non eri tu Chiara che avevi un piano per farci mettere insieme?" le chiesi retoricamente.

"Ma tu mi avevi detto che il piano era per farci finire a letto insieme!" mi disse Lorenzo.

"Ops!" dissi innocentemente.

"Stiamo divagando, di nuovo!" disse Tommaso che ultimamente era diventato più loquace.

"Ok va bene... che ne dite di una bella festa in piscina?" proposi.

"Perfetto!" mi disse Chiara anche agli altri andò bene.

"Allora ci vediamo da me alle quattro!" dissi prima di tormane a casa subito dopo aver baciato Lorenzo che non mancò di fare una delle sue battutine stupide.

"Bella maglietta Juls, sai dovresti mettertela più spesso!" mi disse facendomi l'occhiolino.

 

Alla festa in piscina avevo invitato tutta la classe ma i ragazzi erano venuti un po' prima per darmi un mano. Per modo di dire visto che tutto era degenerato e in quel momento ci trovavamo in una sparatoria con le pistole ad acqua, che chi poteva averle portate se non Lorenzo? Nel giro di poco tempo ci ritrovammo tanto bagnati quanto come se fossimo caduti in piscina.

Comunque, con un tacito accordo, stavamo facendo una sfida tra coppie e con un ultimo colpo riuscii a colpire Chiara alla faccia così le si sbavò il trucco e furono costretti ad arrendersi.

"Cara Chiara queste sono le bellezze dei trucchi waterproof!" le dissi ridendo.

"Questa sì che è la mia ragazza!" mi disse Lorenzo mentre si avvicinava a noi.

"Non ci provare!" gli dissi vedendolo intenzionato a darmi una pacca sul sedere.

"Ma è così che facciamo noi a basket!" disse prima di andarsene con la faccia da cucciolo.

Appena mi diede le spalle colsi l'occasione per dargliela io a lui e quando se ne accorse si girò e mi guardò dubbioso.

"L'hai detto tu: è così che si fa a basket!" gli spiegai ridendo.

"Quindi tu puoi ma io no?" mi disse.

"Certo perché tu hai apprezzato!" gli dissi.

"Anche tu a quanto pare, se no non l'avresti fatto, e tutto questo perché io ho un didietro da urlo! E sono molto meglio di un attoruncolo da quattro soldi!" mi disse in risposta.

"Sei sicuro che Alex piace a te e non a me? Ultimamente lo nomini di continuo!" gli dissi.

"Ma io Alex non l'ho nemmeno nominato... mi riferivo a un attore a caso! Sei tu che da quando Kate ti ha fatto vedere quel trailer dove è praticamente nudo, pensi sempre a lui!" mi disse.

"Quindi è per questo che negli ultimi tempi dici sempre che sei un gran figo!" gli risposi. "Tutto questo è solo per auto convincerti!" conclusi.

"Ma non ti preoccupare: se sto con te vuol dire che almeno un po' carino lo sei!" gli dissi prendendolo in giro.

"Oh grazie! Questo sì che è rassicurante!" mi disse sarcastico.

"Non ti preoccupare! Vieni qui!" gli dissi tirandolo per la maglietta poi quando i nostri petti erano uno contro l'altro mi misi un punta di piedi e lo baciai. Dopo poco il bacio divenne più passionale.

"Andiamo in camera tua?" mi chiese infatti dopo poco.

"E i preparativi?" gli chiesi tra un bacio e un altro.

"Sono quasi finiti e possono occuparsene anche Chiara e Tommaso!" mi disse riprendendo a baciarmi.

"Va bene andiamo!" gli dissi ma proprio mentre stavamo entrando in casa mi iniziò a squillare il telefono.

"Mi spiace!" gli dissi. "Sveltina rimandata!" conclusi rispondendo al mio cellulare che dalla suoneria personalizzata capii essere Kate.

 

"Ciao tesoro, dimmi!" le dissi andando in cucina per avere un po' di privacy.

"No niente volevo sapere come era andato l'ultimo giorno di scuola!" mi disse con voce contenta.

"Bene, te? Finalmente è finita la scuola e così potrò finalmente venire a trovarti!" le dissi.

"Bene... quindi quando conti di venire qui?" mi chiese.

"Poco dopo il mio compleanno!" le risposi.

"Quindi se oggi è il nove tra più o meno venti giorni!" concluse mentre sentivo di sottofondo una voce meccanica francese.

"Esatto... ma dove sei?" le chiesi curiosa.

"A casa, perché?" mi chiese troppo in fretta e con la voce stridula.

"E cos'è questa voce francese di sottofondo?" le chiesi decisa a scoprire il perché.

"Il cd di francese che è partito per sbaglio!" mi disse, strano molto strano... pensai.

"Ma tu non fai francese fai tedesco!" le chiesi sempre più insospettita.

"Scusami tanto ma ho una chiamata in arrivo... deve essere Matteo! Ci sentiamo più tardi, ok?" mi chiese riattacando in fretta. Chissà che nascondeva...

 

Chiusa la chiamata con Kate, salii su in camera mia per cambiarmi e mettermi il costume visto che si era fatto tardi. Ma appena entrai in camera mia ebbi una sorpresa. Sul letto praticamente nudo con solo i boxer addosso c'era Lorenzo ad aspettarmi.

"E tu che ci fai qua?" gli chiesi mentre mi avvicinavo al letto e lui ne approfittò per mettermi a cavalcioni su di lui.

"Niente speravo solo che quando avessi finito di parlare con Kate, che tra parentesi spero ti abbia chiamato per una notizia di vitale importanza, tu avessi avuto il tempo per riprendere 'quel discorso' di prima" disse mimando le virgolette.

"Eh no caro! Ora è troppo tardi e la festa inizia tra poco!" gli dissi lasciandogli un bacio sul petto prima di alzarmi per andare nella cabina armadio per mettermi il costume.

"Sei proprio cattiva Juls!" disse mettendo quel broncio adorabile.

"Sai che abbiamo casa libera questo weekend?" gli dissi dopo essere uscita già pronta dalla mio paradiso personale.

"Ti ho già detto che ti amo?" mi chiese retorico.

"Come cambi idea velocemente mio bel ragazzo!" gli dissi scherzando.

"Solo perché avremo tutta la notte per noi e anche domani!" mi disse prima di avvicinarsi a me e solo in quel momento noto che si è messo il costume anche lui. "E non pensare neanche per un istante che ti lascerò dormire!" concluse sussurandomi quest'ultima frase all'orecchio.

"Cos'è questa una minaccia?" gli chiesi ridendo.

"No una promessa... un'eccitante promessa!" mi dice soffiandomi sul collo e stavolta non potei fare a meno di rabbrividire.

Detto questo mi prese per mano e scendemmo giù, dove già i primi compagni di classe stavano iniziando ad arrivare.

 

La festa era iniziata da parecchio tempo quando anch'io entro in piscina. Ma forse detto così non rispecchia tanto la realtà visto che era stato Lorenzo a buttarmici e cito testualmente "E impossibile che dopo più di un'ora che la festa è iniziata tu non abbia ancora messo un piede in acqua" e dopo aver finito la frase, mi prese in braccio e si tuffò dentro di essa.

L'acqua della piscina era fredda rispetto al clima afoso dell'aria che si respirava fuori di essa, quindi era naturale che mi venisse la pelle d'oca.

"Potevi almeno avvisare!" gli dissi mentre mi avvicinavo ancora di più a lui per cercare di fargli mettere la testa sotto.

"Io ti ho avvisato, solo che tu avvolte hai gli stessi riflessi di un bradipo!" mi disse ridendo e questo gli valse il secondo tentato annegamento.

"Non essere così aggressiva! Tutta questa forza usala per qualcos'altro!" mi disse ammiccando.

Hai ragione.” Lo assecondai e lo vidi sgranare leggermente gli occhi; mi avvicinai e posai le mani sul suo torace.
Sussultò mentre mi avvicinavo, poi sussurrai: “Magari mi iscrivo in palestra.” gli dissi lasciandolo di stucco prima di uscire dalla piscina.

 

Dopo qualche ora la festa finì e ci trovammo, come al solito noi quattro, a rimettere a posto ogni cosa. Noi eravamo abbastanza stanchi tranne Chiara che continuava a chiacchierare da ore.

"Allora cosa avete intenzione di fare questa estate?" ci chiese ad un certo punto.

"Ma non lo so!" gli dissi. "Dopo il mio compleanno credo che andrò da mia madre per un mesetto! Se non sarà impegnata come suo solito!" risposi sperando che non lo fosse, perché mi mancava molto mia madre e mi dava parecchio fastidio che le poche volte in cui potevamo vederci lei era sempre piena di impegni e mai con un minuto di tempo da dedicarmi. "Tu, Chiara?" le chiesi a mia volta.

"Mah per ora non ho nessun programma! Ma starai via per così tanto tempo?" mi chiese.

"Credo di sì... ma se volete potete venire a trovarmi per qualche settimana! Mi farebbe piacere avervi a casa mia!" dissi guardando soprattutto in direzione di Lorenzo.

"Sarebbe fantastico!" disse così contenta che tra poco non si metteva a saltellare in giro per caso. "Così finalmente io e Kate potremmo conoscerci di persona!" concluse.

"Allora va bene anche a voi ragazzi?" chiesi loro.

"Sì certo!" rispose Tommaso.

"Ma perché dovrei?" chiese con finta aria di sufficenza.

"Sì infatti hai ragione!" gli dissi stupendolo un po'. "Così sarò più libera di stare con Taylor che torna dal college per le vacanze..." gli dissi e vidi già che si stava pentendo della battuta che aveva fatto.

"E poi se non vieni a New York, che senso ha che tu resti qui a dormire stanotte?" gli chiesi fingendo un tono ovvio.

"Sai credo di aver cambiato idea... quando si parte?" chiese tutto felice.

"Così sì che si ragiona!" gli dissi andando verso di lui per baciarlo come ulteriore convincimento.

"Lo credo anch'io!" mi disse però riferendosi al bacio.

"Va bene ragazzi si è fatto tardi! Noi andiamo a casa!" disse Chiara cercando di portarsti dietro anche Tommaso.

"Ma Chiara non è tardi!" disse quest'ultimo. "Sono a mala pena le sette!" concluse guardando l'ora sul suo orologio ma Chiara non desistette e lo interruppe.

"Certo che è tardi! Tesoro! Noi ora dobbiamo andare perché dobbiamo fare quella 'cosa'!" gli disse mimando le virgolette mentre ci indicava con la testa cercando di far capire al suo ragazzo che in realtà voleva soltanto lasciarci da soli.

"Ah sì hai ragione... noi dobbiamo fare quella cosa!" le disse, finalmente aveva capito.

E così dopo averci salutato se ne andarono.

 

"Finalmente soli!" mi disse mentre mi prendeva in braccio e mi portava in camera mia.

"Cavolo che a volte il tuo amico non capisce proprio niente!" gli dissi mentre mi poggiava sul letto.

"Vuoi davvero stare qui a parlare di Tommaso?" mi chiese con quella sua espressione dannatamente eccitante.

"Sai io ho una promessa da mantenere con la mia ragazza!" mi disse prima di baciarmi e mantenne la sua parola visto che ci addormentammo solo all'alba.

 

La mattina successiva, cioè quattro ore più tardi, mi svegliai con Lorenzo che mi baciavo il collo tenendomi stretta a lui.

"Ma tu non ti stanchi mai?" gli chiesi.

"Di te?" mi chiese. "No, mai..." mi disse.

Oh mio Dio! Ma dove sono finita in un film di Rocco Siffredi! Disse semi-scandalizzata la coscienza.

Ma non c'è in giro una specie di coscienza di Lorenzo con cui tu possa fare sesso? Le risposi.

Visto quello che sta facendo credo che l'abbia uccisa! Povero collega! Rispose di nuovo lei. Ma non potei rispondere perché ero troppo impegnata dal mio ragazzo che mi stava baciando il collo.

"Sai Juls... c'è una cosa che voglio rifare dalla mattina del nostro prima appuntamento!" mi disse alludendo.

"Doccia?" gli chiesi conferma.

"Doccia".

 

E così fu. Dopo il nostro divertimento mattutino Lorenzo scese in cucina a preparare la colazione. E dopo qualche minuto lo raggiunsi anch'io con solo la sua famosa maglia dei The Fray.

 

Mentre stavamo facendo colazione suonarono al campanello e così io e Lorenzo, che aveva solo i jeans, andammo ad aprire.

"Ma possibile che ogni volta che ti vengo a trovare voi due vi fate trovare sempre mezzi nudi?" ci chiese la persona dall'altra parte della porta e così molti dubbi del giorno prima furono chiariti ma ancora non mi spiegavo perché lei era lì.

Guardai dubbiosa sia lei che Lorenzo e poi quest'ultimo mi disse: "Sorpresa!"

 

Angolo dell'autrice:

 

Salve a tutte ragazze! Sono finalmente tornata con il seguito di

I Look After You! Spero che anche questa storia vi paccia!

Fatemi sapere che ne pensate magari lasciandomi un commentino...

ma veniamo al capitolo:

ormai Lorenzo e Giorgia stanno insieme e continuana a saltarsi a dosso proprio come facevano quando li abbiamo lasciati!

Chi sarà alla porta? Credo si possa capire già da adesso chi sia...

Prima di concludere quest'angolo volevo lascairvi degli spoilers del prossimo capitolo:

<"Ma se non mi vuoi qui posso sempre andarmene!" disse la solita permalosa visto che da quando era arrivata ancora non l'aveva salutata a dovere e così rimediai.

"Non fare la scema!" le dissi abbracciandola.

"Sono così felice che tu sia qui" continuai a dirle.>

<"Lore non mi smebra il momento!" gli dissi senza esserne particolarmente convinta.

"E perché?" mi chiese.

"Forse perché qui ci sono mio cugino e la mia migliore amica!" gli dissi sempre più sconvolta.

"Stanno discutendo e non se ne accorgerebbero nemmeno se noi sparissimo per un po'!" disse ma io mia occhiataccia gli fece cambiare idea.>

 

Un bacio

Vale

 

 

  
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