“Allora ci vediamo stasera?”

“Ok…a più tardi”

Riattaccai il telefono, felice più che mai…

Ero appena arrivato a Helsinki per un unico motivo:Lauri.

Io e lui ci eravamo conosciuti durante un festival, nel backstage…

…e ci eravamo piaciuti subito.

Quella sera finalmente l’avrei rivisto.

 

Ero già fuori dal ristorante, e contavo i minuti e i secondi che mi separavano da lui.

“Ciao Gerard”

Il mio cuore saltò due battiti.

Eccolo lì anche lui in anticipo, con quell’espressione da folletto che amavo tanto…

“Ciao…”

“è tanto che aspetti?”

“No, sono appena arrivato”

In realtà ero lì da mezz’ora.

Entrammo e ci sedemmo a un tavolo.

Non riuscivo a staccargli gli occhi di dosso.

“E allora…ti sono mancato?” mi chiese, facendo un’espressione da cucciolo ferito che mi fece sciogliere…

“Non sai quanto…e tu?Hai sentito la mia mancanza?”

“Certo piccolo”

Sorrise.

 

Un’ora dopo eravamo nella mia stanza d’albergo.

“Vuoi ch’evada o posso fermarmi?”

Gli sorrisi.

“Tu DEVI restare”

Mi avvicinai e ci baciammo.

Ero in paradiso.

Mi fece stendere sul letto, iniziando a spogliarsi, e altrettanto feci io.

Dopo neanche dieci secondi eravamo avvinghiati uno all’altro…

…fu una notte indimenticabile.

Quando mi svegliai era già mattina.

Ancora assonnato mi guardai in giro…Lauri se n’era già andato. Mi imbronciai, ma poi trovai un suo biglietto in cui mi diceva di trovarci ancora quella sera allo stesso ristorante.

Sorrisi, mi feci una doccia, mi rivestii a andai a fare un giro in città.

Nel pomeriggio passai davanti a un parco…mi sembrava molto bello, e decisi di entrare.

Imboccai una stradina che si staccava dal viale principale…

…e mi bloccai.

A neanche cinque metri c’era Lauri, seduto di spalle su una panchina.

Con un ragazzo.

E si stavano baciando.

Piuttosto appassionatamente, anche.

Sentii il volto diventare rosso e le lacrime spuntare agli angoli degli occhi.

Mi trattenni e scappai.

Arrivato in albergo decisi che la sera gli avrei chiesto spiegazioni.

Ormai stavamo insieme da tre mesi.

Mi doveva delle spiegazioni.

 

Quando Lauri si avvicinò al tavolino dove ero già seduto gli dissi:”Lauri…devo dirti una cosa…”

“Anch’io, Gerard:ti lascio.”

Lo guardai esterrefatto.

“Come?”

“Ti lascio, ti mollo, ti scarico. Non mi sembra difficile da capire.”

I suoi occhi color smeraldo mi fissavano gelidi.

“M-ma…io…tu…NOI…”

Balbettavo.

Non mi era mai successo prima.

“Mi sono divertito e basta con te…diamine, non avrai pensato che ti amassi davvero?”

Abbassai gli occhi, il volto ormai bordeaux.

“Cazzo, Gerard, come hai potuto pensare una cosa del genere? Non ti facevo così scemo!”

“Io…ecco…”

“Vabbè, lascia stare…ci si vede”

E se ne andò.

Mi morsi il labbro, trattenendo le lacrime…

…corsi fino all’albergo e mi chiusi in camera, sbattendo la porta e buttandomi sul letto, liberando finalmente quel pianto che voleva uscire a ogni costo.

Piansi per almeno un’ora, su quel cuscino che aveva ancora il suo odore…

Poi trovai la forza di mettermi almeno a sedere.

Stavo malissimo.

Come aveva potuto essere così insensibile?

Iniziai ad odiarlo…no, in realtà era ciò che avrei voluto fare…non riuscivo ad odiarlo, nonostante ciò che aveva fatto…

Mi alzai e andai alla piccola scrivania, con carta e penna.

L’unico modo che conoscevo per far uscire i miei sentimenti era scrivere una canzone…

…e così feci…

 

When you go..

..would you even turn to say..

..I don’t love you..

..like I did..

..yesterday…

 

LO SO!!Gerard e Lauri non sono gay e questa storia non è mai accaduta nella realtà!e probabilmente Lauri non è così stronzo!

Dopo questa premessa..allora, questa è la mia prima fanfic con personaggi reali..ma non sarà l’ultima ^^ . Inutile dire che mi è venuta in mente ascoltando “I don’t love you” dei My Chemical Romance. Ringrazio Nene perché è stata la prima a leggerla e ha tenuto lontana Kit ^^..inoltre ringrazio tutti quelli che mi seguono e chiunque recensirà questa storia. A presto!