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Autore: Skyler_    10/10/2012    5 recensioni
Dal testo:
Ricordo che prima che litigassimo, quand'era il nostro compleanno io e lei andavamo in giro per il regno a salutare la gente, e spesso ci offrivano torte, cioccolatini, e dolciumi vari.
Una volta, Clarissa, una donna molto simpatica ci ha fatto una torta con su scritto con la glassa "A Fine e Rein, le sorelle meno principesche del regno".
Genere: Angst, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Fine, Rein
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Dedicato a te'
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She's more important.
Il rumore dei miei passi fa eco nel corridoio. Non riesco a trovare qualcosa di meglio da guardare che la mia gonna blu, coperta da un leggero cappotto del medesimo colore.
Rigiro nelle mani un cioccolatino dalla carta sbrilluccicosa blu, che mi hanno offerto poco fa delle dame del palazzo in occasione al mio compleanno.
Perchè oggi è il mio compleanno.
Oggi è il compleanno di Fine.
Ricordo che prima che litigassimo, quand'era il nostro compleanno io e lei andavamo in giro per il regno a salutare la gente, e spesso ci offrivano torte, cioccolatini, e dolciumi vari.
Una volta, Clarissa, una donna molto simpatica ci ha fatto una torta con su scritto con la glassa "A Fine e Rein, le sorelle meno principesche del regno".
Io non volevo mangiarla, mi ero fissata che sarebbe stato poco principesco. Ha cercato di farmi notare che sarebbe stato sgarbato non accettarla ma ero irremovibile.
Così l'ha mangiata tutta lei.
Mia sorella? Da quanto tempo non chiamo più in quel modo Fine?
Me lo ricordo, era un'anno fa.
Avevo finito di occuparmi di una piantina in giardino, ed ero tornata nel castello a cercarla.
Io e Bright stavamo insieme, le cose andavano così bene.
Ma a confermarmi la teoria che niente è per sempre, scovai Bright che faceva una dichiarazione a mia sorella. Dio che vergogna.
Mi aveva ingannata, presa in giro, ed io ci ero cascata, come una stupida. Non so bene perchè me la presi con lei, ma non avevo più voglia di vedere nessuno.
Il vivido ricordo di io che correvo mentre le lacrime scorrevano sulle mie guance mi fa ancora male.
Mi fermo. Sono davvero sicura di volerlo fare?
Dalla finestra giunge la vista di un cielo grigio e di un'autunno triste.
Le foglie rosse e gialle sparse quà e la per le strade, un'uomo che vende castagne in un parco, i bambini che giocano, una donna che cammina stringendosi nelle spalle per combattere il freddo.
Mi affacciai alla finestra, per un momento pensai di buttare il cioccolatino giù e tornare in camera mia.
Ma poi ci ripensai. No, devo dirglielo, devo dirgli che avevo sbagliato. Rivoglio la mia sorellina più di ogni altra cosa al mondo.
Corro. Devo andare da Fine.
E' lì, la porta della sua camera è lì. Mi fermo esitante.
Poi mi faccio avanti e busso.
«Fine?- Urlo per farmi sentire, ma mia sorella non risponde- Fine mi apri perfavore?» Non mi rispondeva, ne accennava ad aprirmi.
«Ti prego Fine apri!» Dico. «Lo so che ho sbagliato ed è di questo che ti voglio parlare.»
Sento un nodo alla gola e non riesco a continuare, ma mi sforzo di farlo.
«Non avrei dovuto, non avrei dovuto arrabbiarmi con te. Lo so che ti ho fatto soffrire. Non volevo io... Ero arrabbiata e... Sai adesso penso che sono solo sciocchezze, tu sei la mia sorellina, siamo cresiute insieme, non ha senso continuare ad odiarsi.. Non ha senso, perchè io ti voglio bene.»
Ecco l'ho detto. Adesso Fine uscirà e mi abbraccerà.
Ma non succede, aspetto ma non succede niente. Le lacrime scendono copiose sulle mie guance, i singhiozzi interrompono il silenzio che Fine ha deciso di dedicarmi, quello in cui ho vissuto nell'ultimo anno.
Probabilmente mi disprezza così tanto che non mi ritiene degna nemmeno di una risposta.
Ecco, la mia vita non ha più senso, adesso posso anche tagliarmi le vene con una lametta, tanto non importerà a nessuno.
«Rein? Parli da sola?» Una voce giunge dietro di me.
Mi giro dando di spalle alla porta, c'è Fine che trasporta una provvista di trent'anni di dolciumi.
Ha notato che sto piangendo.
«Hey, hey, va tutto bene, perchè piangi?» Mi chiede preoccupata.
«Io.. mi dispiace che noi abbiamo litigato.»
Allora butta tutta la sua roba a terra da brava disordinata, viene da me e mi abbraccia.
«Oh, Rein, sorellina, non sai da quanto tempo aspettavo questo momento!»
E improvvisamente sento che lei è più importante. Più importante di qualsiasi altra cosa.
E non importa se sta con il ragazzo che amo, o se passa il tempo anche con un'altra amica.
Lei è mia sorella, lei è mia amica e lo sarà per sempre.
Non ci sono più parole, soltanto un'abbraccio, la cosa più semplice e naturale del mondo.
Spero che la nostra amicizia vivrà per sempre, Fine.
 
 
 
 
 
Angolo autrice:
Buon pomeriggio!
La mia prima storia in questo fandom, spero di non aver fatto un'obbrobrio.
Allora, più o meno è una cosa che mi è accaduta oggi.
Era il mio compleanno e ho fatto la pace con le mie due migliori amiche.
E' a loro che dedico questa storia, a Lizzie e a Gioggia. Anche se non stanno quì su Efp.
Ditemi che cosa ne pensate.
Grazie.
Skyler_
   
 
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