Luna d’argento,
ascolta questa tua figlia
che canta a te nel vento
la sua maledizione…
Quanti davvero
Conoscono il mio nome,
che galleggia leggero
in un mondo lontano?
Chi sa dov’è il mio regno,
invisibile agli occhi,
sulle mappe alcun segno:
irraggiungibile per tutti?
Punita per il mio sangue
rinchiusa tra mura invisibili,
solo a te posso raccontare
dei miei sogni impossibili
Mille poesie
sulla mia triste sorte
ma ancora pochi sanno
che son la Dea della Morte.
Chi, se non spettri,
sono i miei servitori?
Quali, se non moribondi,
sono i miei ospiti?
Cosa, se non un lontano paradiso,
è la mia isola?
È questo, oh luna bella,
che mi ha ordinato il cielo,
agli animi degli eroi dar sollievo
che se gli Dei vorranno,
in patria salvi torneranno.
Ora ti chiederai forse,
giovane che senti la mia storia,
se son Persefone nel suo giardino,
al fianco di Ade Regina della Morte.
Ma sbagli, se è questo il tuo pensiero,
poiché sul mio capo non v’è corona.
Io sono colei che nasconde
gli eroi dagli Inferi con un sogno quasi vero:
che su questa piccola isola
condannata in eterno
una fanciulla viva sola
e di ogni naufrago si innamori.
Forse ora hai capito chi sono,
che Ogigia è la mia prigione,
perciò ti svelo in segreto
che Calipso è il mio nome.
Luna d’argento,
ascolta questa tua figlia
che canta a te nel vento
la sua maledizione…
Piccolo angolo dell'autrice
Ciao a tutti coloro che mi seguono e a tutti quelli che non mi conoscono :)
è la prima poesia che scrivo come ff, le altre sono nella loro brava sezione... Mi è venuta in mente questa poesia mentre scrivevo "Lacrime d'ambrosia", dato che anche lì si parla degli dei... Ho sempre adorato il personaggio di Calipso, anche prma di Percy Jackson, quando l'ho conosciuta nell'Odissea, e vederla sotto questo punto di vista mi ha emozionato.
Spero che vi sia piaciuta, e che lascerete qualche commento :)
Un bacione a tutti e grazie per avermi dedicato il vostro tempo!