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Autore: Kiahb26    10/10/2012    1 recensioni
Dean pensa ininterrottamente a cosa è accaduto e sa, che nonostante i suoi sforzi non potrà mai riuscire ad esternare ciò che ha provato. Perché per tutti il dolore degli altri è dolore a metà.
Questa storia partecipa alla Sfida settimanale della pagina "le migliori citazioni di Supernatural"
Genere: Angst, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altro Personaggio, Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Ottava stagione
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Fandom: supernatural
Pairing: Dean/Cas (anche se in realtà devi volerlo vedere)
Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester, Benny The Vampire
Rating: verde
Genere: angst, drammatico
Avvertimenti: flash-fic, spoiler, slash
Note: Vorrei dire qualcosa d’intelligente, sul serio, ma l’unica cosa che mi viene in mente è che io non volevo scrivere una tristezza del genere. E’ sconclusionata. E boh, è andata cosi per questa volta, quindi vi do il permesso di tirarmi tutta la roba marcia che avete in frigo.
Questa flash-fic partecipa al contest settimanale indetto dalla pagina le migliori citazioni di supernatural sul tema "where is the angel?"e sul prompt: ho visto abbastanza.
 
                                                   Lacrimosa~
 
“Dov’è l’angelo? Dov’è?”
L’ho ripetuto fino allo sfinimento e ora nessuno sembra voler sapere altro.
E la cosa mi ferisce. Mi ferisce maledettamente.
Perché io so dov’è.
Perché io so cos’è successo.
E so anche il perché.
Ma come potrei spiegarlo?
Come potrei narrare lucidamente tutto ciò che è avvenuto lì dentro?
Una guerra. E’ stata una guerra.
Una lotta senza sosta per la sopravvivenza.
Un accozzaglia di mostri. Un insieme di ringhi, urla e rantoli.
Se chiudo gli occhi li vedo ancora. Li sento ancora.
E se torno con la mente alla selva che è il Purgatorio lo posso rivedere.
Lì, accovacciato sulla riva di quel fiume, con lo sguardo perso in ogni emozione che prova.
In ogni emozione che lo ha allontanato da me.
Rimorso, paura, rimorso e ancora rimorso.
Un rimorso che nemmeno io ho potuto curare.
Un rimorso che me l’ha portato via, che nonostante tutti gli sforzi fatti mi ha costretto ad aggrapparmi ad altre mani e a…lasciarlo andare.
-Dunque Cass è morto? Lo hai visto morire?-
Mi ripete Sam, per l’ennesima volta.
E non posso che restare di spalle a quelle scomode domande.
-Ho visto abbastanza.-
L’ho visto spegnersi.
Ho visto la sua luce affievolirsi.
L’ho visto morire interiormente e non ho potuto fare niente.
Ho potuto fare solo quello che andava fatto.
Faccio qualche passo, appoggiandomi al davanzale della catapecchia in cui ci troviamo fissando il paesaggio circostante.
Alberi, un bosco.
Come quello da cui sono uscito, solo più colorato, solo più vivo solo… più umano.
E mi sento maledettamente a disagio e non posso che desiderare ancora una volta di vedere Benny.
Perché adesso lui è l’unico contatto della realtà di quell’anno che mi rimane.
Lui capisce cosa provo.
Lui ha visto. Lui sa e adesso lui, indirettamente, è l’unico legame che mi permette di ricordare che non c’era nient’altro che io potessi fare.
 
                                                                        FINE
   
 
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