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Autore: Keros_    10/10/2012    2 recensioni
Solo una parola, Daddy-Seblaine! (o forse sono due?!)
"Si staccarono all'unisono nello stesso istante in cui dalla porta, da dove poco prima era spuntato Sebastian, sentirono dei piccoli passi felpati. felpati per modo di dire visto che si sentivano a chilometri di distanza.
-Trovato- Urlò la bambina puntando il dito verso il padre più alto per poi scappare via, con quest'ultimo alle calcagna."
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Blaine tentò goffamente d'alzarsi dal letto, ma quando scostò il lenzuolo dai piedi fu catturato da due forti braccia che lo riportarono alla posizione supina di poco prima. 

 

Sebastian fece aderire il suo corpo accanto a quello dell'altro, abbracciandolo e baciandogli delicatamente il collo mentre con una mano lasciava dolci carezze sulla schiena.

 

Blaine inizialmente tentò con tutto se stesso di non bearsi dei baci sul collo o del calore dell'altro, Così mezzo addormentato cercò di spostarsi da quel corpo che da anni ormai gli facevano da culla. Ma proprio non ci riuscì. 

 

-devo alzarmi- Sebastian però non era della stessa opinione infatti a quella frase non fece altro che stringere ancora di più a se il compagno.

 

-è ancora presto.- Sentenziò infine guardando le occhiaie appena accennate sotto le palpebre chiuse di suo marito per poi continuare a baciargli delicatamente il collo e la mascella. 

 

-Non voglio fare sesso- lo informò in un borbottio, Blaine che teneva ancora gli occhi chiusi.

 

-Nemmeno io, adesso dormi- Lo rassicurò l'altro per poi baciargli la fronte. 

 

Erano giorni che Blaine lavorava fino a tardi la sera e come se non bastasse il giorno prima Grant avvertì un forte mal di pancia che poteva essere curato solamente con le coccole del padre. Così si trattenne ancora più del solito nello studio di casa Anderson-Smythe. 

 

D'altronde essere un importante Attore-Scenografo aveva i suoi pro e i suoi contro. Perché come è bello stare sulla scena e recitare è difficile la preparazione che ci sta dietro, come le ore a fare esercizi per migliorare o provare scene. E se da solo il lavoro d'attore non bastava si aggiungeva anche quello di scenografo. Così ogni sera Blaine portava a casa un sacco di scartoffie da leggere e da scrivere che finiva solo la sera tardi. 

 

Ma la stanchezza veniva alleviata dalla presenza di Sebastian nel letto, che lo stringeva a se non appena si ci infilava dentro. Perché ogni volta che lo stringeva era come la prima.

 

Dopo la fine del liceo Sebastian e Blaine continuarono a sentirsi via Skype rispettivamente da Parigi a New York, dove tutti e due erano intenti a terminare gli studi. Inizialmente ebbero un rapporto di amicizia, per amicizia s'intende un Sebastian che sperava sempre in qualcosa di più del semplice parlare in quelle chiamate e un Blaine che aveva semplicemente voglia di parlare con lui di qualsiasi cosa. 

 

Però quando finalmente si ritrovarono nella stessa città, a causa del lavoro, i due cedettero alle emozioni che provavano da tempo l'uno verso l'altro e si misero insieme. Poi col tempo decisero d'espandere l'amore ai due figli. 

 

 

*

 

Sebastian chiuse la porta dietro di se per non  fare rumore, quando la sua attenzione fu catturata da un rumore proveniente dal bagno. 

 

-Papààààààààààààà- si sentì urlare prima di sentire la figlia aggrapparsi a una gamba. 

 

-Ciao Papà- lo salutò un altra voce, questa volta del figlio, che era l'esatta fotocopia di lui da piccolo. 

 

-Buongiorno ometto- Rispose passando la mano con la fede tra i capelli del piccolo.

 

-e Buongiorno anche a te principessa- Continuò sollevando bambina, che gli arrivava di poco sopra al ginocchio, per poi stringerla al petto e sistemargli la frangetta che le ricadeva sugli occhi verdi-castani molto simili a quelli del padre.

 

-Fai i Puncake papà?- chiese il piccolo Grant prima di prendere la mano di quest'ultimo e scendere le scale. 

 

 

*

 

Blaine Scese le scale ancora un po' assonnato dato le lunghe ore di sonno appena gustate.

 

 Entrando nella cucina udì le urla dei figli e del marito provenire dal giardino, dove stavano giocando da ore. 

Sul tavolo, ad aspettarlo, c'era un piatto con dei Puncake molto invitanti con allegato un post-it. 

 

"Hobbit, però il caffè fattelo da solo" 

 

E Blaine non poté far altro che ridere. Perché Sebastian era così, un attimo prima dolce e l'altro dopo pronto a prenderlo in giro. Perché in fin dei conti era quello il bello di stare con lui.

 

Blaine accese il gas e ci ripose sopra la caffettiera già pronta. Si sporse sulla gerenza per prendere una tazza quando sentì alle sue spalle qualcuno entrare nella stanza e sorrise, sicuro che l'altro non l'avrebbe visto. Dopo meno di un secondo si trovò la mano di Sebastian sul fianco mentre la sua bocca vagava per tutto il suo collo. 

 

-Buongiorno anche a te- disse Blaine girandosi per baciarlo dolcemente sulle labbra. 

 

-Buongiorno- Rispose l'altro prima di ricongiungere le labbra in un bacio un po' meno dolce e più famelico. 

 

Si staccarono all'unisono nello stesso istante in cui dalla porta, da dove poco prima era spuntato Sebastian, sentirono dei piccoli passi felpati, per modo di dire visto che si sentivano a chilometri di distanza.

 

-Trovato- Urlò la bambina puntando il dito verso il padre più alto per poi scappare via, con quest'ultimo alle calcagna che faceva finta di correre per farla vincere. 

 

 

Blaine Mangiò tutto in un sol boccone, non vedeva l'ora d'abbracciare e giocare con i figli.

 

Appena mise piede in giardino fu catturato dalla voce di Juliette che dava ordini ai due più grandi.

-Allora! io mi metto nella casetta sull'albero e papà deve cercare di salvarmi mentre tu glielo impedisci, ok?- Disse riferita al fratello. 

 

-E io cosa faccio?- Domandò Il padre più basso, sollevandola da dietro, lasciandole un bacio sulla guancia, prima di rimetterla a terra.

 

-Tu aiuti papà a salvarmi perché lui mi ama- pronunciò quelle parole come se fosse la cosa più scontata del mondo e gesticolando, facendo finta di non aver le guance imporporate, sia per il  bacio del padre, sia delle parole appena pronunciate. 

 

 

Per il resto della mattina giocarono ancora una volta  a "salvare la principessa", poi giocarono ai pirati che assalivano la reggia del nobile Smythe, idea venuta dal cervello del "padrone di casa", e giocarono anche anche spie, gioco preferito di tutta la famiglia. 

 

Si dividevano in due squadre, di solito Blaine e Grant - Sebastian e Juliette o i genitori contro i figli.. Andavano in giro per tutta la casa alla ricerca di un oggetto o una stanza che dovevano assolutamente recuperare-conquistare,  con qualsiasi mezzo e nel vero senso della parola. Infatti, Inscenavano duelli, si facevano sgambetti, si spintonavano, si davano baci per distrarre l'avversario mentre l'altro componente della squadra terminava la missione, si dicevano frasi equivoche e anche minacce.

 

 Ovviamente tutto questo lo facevano gli adulti , dato che ai piccoli piaceva giocare in modo leale e facendo fare il lavoro sporco ai "grandi", se così si possono chiamare, dato che al momento del giocare diventavano loro i bambini. 

 

 

*

 

 

Dopo pranzo si lasciarono andare tutti nel divano a guardare, per modo di dire, visto che tutti e quattro si addormentarono dopo dieci minuti, un film per ragazzi. Uno di quelli che Sebastian odiava con tutto se stesso e Blaine guardava con occhi adoranti. 

 

Dopo la merenda, fatta al risveglio si spostarono nella piscina a fare un bagno, dove Sebastian fece lo squalo di turno e Blaine si improvvisava bagnino, rianimando i figli con dei baci sul tutto il viso e il solletico. Per poi ritrovarsi a "rianimare" anche uno squalo arenato sul bordo piscina con una respirazione-non-tanto-respirazione bocca a bocca. 

 

Cenarono sul bordo della piscina come facevano ogni domenica estiva e rientrando  ai primi sintomi di sonno da parte dei bambini e prepararli per la notte. 

 

 

*

 

 

Sebastian raccolse i capelli morbidi della figlia, in una lunga coda con le punte dai dolci boccoli neri prima d'infilarle dalla testa la maglietta del pigiama rosa che lui amava più di tutti, perché secondo lui la rendeva ancora più piccola e tenera, proprio come Blaine quando indossava un suo pigiama decisamente troppo grande. 

 

Juliette si sdraiò sul letto facendo spazio al padre che si sedette accanto a lei per sistemarle il lenzuolo. 

 

-Cosa dovevi dirmi?- Chiese l'adulto con la sua voce vellutata fissando occhi brillanti della figlia. 

 

-Papà dammi la mano- Sebastian fece quello che gli era stato ordinato, guardando Juliette che si sporse dal letto, quel tanto che bastava, per prendere  una piccola scatola decorata da lei nel comodino. 

 

La bambina aprì la piccola scatola con non poche difficoltà, aiutata dal padre, prima di prendere un anellino di plastica con una pietra rossa e portarlo all'anulare della mano destra del padre.

 

-Papà vuoi sposarmi?- 

 

Sebastian la fissò con gli occhi sbarrati prima di iniziare a trattenere una risata.

 

Perché come gli era venuto in mente di chiedergli di sposarlo? per non parlare del fatto che lui era già felicemente sposato e le ragazze non le guardava, nemmeno da lontano un chilometro. 

 

-hai messo l'anello nel dito sbagliato- la corresse dolcemente cercando di prendere tempo, così da trovare qualche risposta sensata. 

 

-scusa! ma nel dito giusto hai l'anello di papà..- 

 

-Si chiama fede- la corresse ancora una volta lui. 

 

-si,si. Ma allora?- 

 

-Tesoro non posso sposarti, sennò papà poi che fa?- 

 

-Oh! è quello il problema? ma sta tranquillo! non preoccuparti per lui! Grant e lui sono già fidanzati e lui ha intenzione di chiedere la sua mano- Rispose lei gesticolando e dicendo quelle parole come se fosse la cosa più ovvia e scontata del mondo. 

 

-Davvero?-  si accigliò Sebastian, visibilmente offeso dal fatto che suo figlio volesse sposare l'altro padre al suo posto e poi perché quest'ultimo non gli aveva detto niente facendogli fare la figura dell'idiota. 

 

-Si, si, ma allora mi sposi o no?- Chiese febricitante la piccola, sfoggiando un bellissimo sguardo da cucciolo bastonato che solo una persona riusciva a farlo meglio. 

 

Ma lei non era una ragazza, era una bambina. la sua bambina. la sua principessa. l'unica, futura, donna che avrebbe preso felicemente in sposa. 

 

Per tutta risposta lui le lasciò un bacio sulla fronte e sussurrandole all'orecchio un flebile "si" , che però Juliette sentì benissimo, tanto che chiese quando sarebbe venuto l'evento. 

 

-Quando sarai più grande, intesi?- Promise l'uomo. 

 

*

 

 

Trovò Blaine nel balcone intento a gustarsi la fioca luce del sole  rimasta nell'atmosfera. Quest'ultimo aspettò che Sebastian fosse a portata di mano prima di prenderlo e tirarlo a se. 

 

-Da quanto tempo ?- Chiese dal nulla Sebastian. 

 

-Cosa scusa?- 

 

-Da quanto tempo mi tradisci- Continuò il più alto. 

 

Blaine strabuzzò gli occhi, come gli saltava in mente? Non lo tradiva con nessuno, se non con il suo lavoro, ma quello non contava, visto che in ogni caso l'amore che provano le scartoffie verso di lui non era di certo corrisposto e poi dove avrebbe preso il tempo per un amante?

 

-Sebastian che stai dicendo?- 

 

-Lo so, so tutto Blaine. Juliette mi ha detto tutto.- 

 

-Sebastian mi prendi in giro? e poi cosa ne può sapere una bambina di quattro anni di tradimenti?- chiese ancora più confuso Blaine dopo l'ultima frase detta dal marito. 

 

-Di te e Grant.- Concluse Sebastian, sorridendo sotto i baffi e  facendo finalmente luce nella mente di Blaine. Quest'ultimo infatti iniziò a ridere non curandosi dello sguardo finto-duro del marito. 

 

-Così Juliette te l'ha detto, bene. comunque da più di una settimana ormai- Rispose dopo essersi ripreso e portandosi le braccia al petto e mettendo su un broncio del tutto adattabile.

 

-e me l'hai tenuto nascosto?- ma l'unica risposta che ricevette furono le labbra di Blaine sulle sue. 

 

-Comunque io e Juliette ci sposiamo.- si vendicò Sebastian prima di baciarlo di nuovo sulle labbra e dirigersi nella stanza e impadronirsi del letto. 

 

-Ma così non vale!-  controbatté sbigottito Blaine prima di continuare, urlando -A me non l'ha ancora chiesto!-

 

 

 

 

Note della tizia che scrive 'ste cose:

 

Ma ciao  a tutti :3 

 

Allora questa OS mi frullava in mente da un po', anche se ho deciso si scriverla e pubblicata solo in questi giorni, quindi eccola qui tutta per voi.

 

Vi è piaciuta? io la adoro! è una delle mie preferite (anche se nella mia mente era molto meglio  e non è niente di che T.T) 

 

Voi non adorate Juliette? io semplicemente la amo. Lo so che è  strano vedere Sebastian così dolce però non me la sento di mettere OOC alla storia, semplicemente  perché secondo me lui è così con quelli che ama veramente.

 

ad ogni modo Bando alle ciance! Fatemi sapere cosa ne pensate si questa famigliola e della OS in generale, mi farebbe molto piacere leggere qualche vostra recensione :3  

 

Ah quasi dimenticavo, per favore non fate caso agli errori-orrori che ci sono, prometto che la ricontrollerò il prima possibile.

 

Vi lascio anche la mia pagina Facebook - http://www.facebook.com/pages/Keros_/264280927025504

 

Un bacio.

 

Keros_ 

 

 

 

   
 
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