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Autore: HelloIamcrazy    11/10/2012    2 recensioni
Era tornato. Era tornato da te. Avevi aspettato tanto, ma era di nuovo lì, insieme a te. Era tornato, anche se solo per poco, da quella maledetta accademia. Suo padre lo aveva mandato lì, lontano da te, perché si creasse un futuro, per farlo crescere, per fargli capire cos’era davvero la vita. Ed era cambiato, anche se all’inizio ti sembrava impossibile. Era più serio, era davvero cresciuto.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Undisclosed desire.






Era tornato.  Era tornato da te. Avevi aspettato tanto, ma era di nuovo lì, insieme a te. Era tornato, anche se solo per poco, da quella maledetta accademia. Suo padre lo aveva mandato lì, lontano da te, perché si creasse un futuro, per farlo crescere, per fargli capire cos’era davvero la vita. Ed era cambiato, anche se all’inizio ti sembrava impossibile. Era più serio, era davvero cresciuto. L’accademia lo sfiniva, era dura andare avanti, ma diceva che riusciva a farlo perché eri tu a dargli la forza di resistere, voleva renderti orgogliosa di lui, per una volta. E così erano passati i primi tre mesi, poteva finalmente tornare a casa per qualche giorno, in licenza. Non sapevi che sarebbe venuto subito da te, pensavi che volesse andare prima dalla sua famiglia, invece no. Era proprio come pensavi. A loro non importava di lui. Non erano neanche andati a prenderlo quando era arrivato in aeroporto, gli avevano mandato il marito della cameriera, perché loro erano impegnati. Si ricordavano di avere un figlio maschio solo quando avevano l’occasione di vantarsene. L’aveva capito subito, lui, e gliel’aveva fatto apposta per anni, non impegnandosi a scuola. Aveva avuto tutti i professori possibili e immaginabili, ma aveva continuato fino a quando non era arrivato il momento dell’esame di ammissione all’accademia militare. Si era impegnato per farsi accettare solo per l’affetto che provava nei confronti di suo zio, anche lui aveva frequentato quella scuola e l’aveva convinto a farlo a sua volta. Non gli interessava degli amici, dei suoi genitori, della sorella, avrebbe potuto lasciare tutto senza guardarsi indietro. Ma c’eri tu. Eri tutto ciò che gli importava e ti aveva fatto promettere di aspettarlo. Gli avevi detto di sì. Anche a te importava di lui. All’inizio non lo sopportavi, sempre con le ochette attorno, abiti firmati fino alle mutande, atteggiamento da menefreghista, interessato solo allo sport. Ma poi ti sei  accorta che ti ricordava qualcuno che era stato molto importante per te, una persona che poi ti aveva abbandonato a te stessa. Ma che ti aveva fatto vedere la vita da un altro punto di vista. Era stato essenziale nella tua vita perché ti aveva portato da lui, e pensavi di averlo ritrovato, ma poi avevi capito che ti eri sbagliata e che erano due personalità estremamente diverse. Non andavate d’accordo. Avevi scoperto che parlava male di te, e per vendicarti gli avevi buttato l’acqua addosso, facendo ridere tutti in classe. Poi era cambiato. E dallo sconclusionato che era , era diventato serio, come non te lo aspettavi. E si era avvicinato a te. Ma dopo poco era dovuto partire e gli avevi fatto quella promessa. Così era tornato, e ti aveva fatto una sorpresa. Ma non eri sola quella sera. Avevi invitato la tua migliore amica, che aveva portato il suo ragazzo, perché eri davvero al limite. Credevi che avresti dovuto aspettare mesi per rivederlo. Non ti aveva detto che sarebbe tornato, non eri pronta per incontrarlo. Occhi arrossati, viso pallido, eri dimagrita e avevi una di quelle enormi felpe da depressione addosso. Poi qualcuno aveva suonato al campanello ed eri andata ad aprire, pensando fosse quello della pizza. Invece te l’eri ritrovato davanti. Sembrava diverso, stanco. Con i lineamenti più marcati e più magro del solito. Eri rimasta immobilizzata, non sapevi cosa fare. Vi eravate semplicemente guardati negli occhi, poi ti eri spostata per farlo entrare. Subito dopo era arrivata la pizza, e avevate iniziato subito a mangiare, tutti e quattro, ma tu non c’eri riuscita. Eri troppo felice e non avevi fatto altro che chiedergli di parlarti della sua vita. Avevate passato una bella serata, si era pure messo i tuoi occhiali, quelli finti, per farti ridere. Tornando, per un momento il ragazzo spensierato di un tempo.  Poi gli avevi ricordato che non ti aveva ancora salutato perbene,  perchè non eravate soli, e sapeva che odiavi le scene sdolcinate in pubblico. Quindi eri andata nell’altra stanza, la stanza dei tuoi, illuminata solo dalla luce della Luna attraverso il vetro della finestra. E ti eri appoggiata ad un mobile, il tuo preferito in quella stanza. E poi era arrivato lui, pensavi che non ti avesse visto, invece ti aveva individuato subito. Avevi alzato le braccia per abbracciarlo, ma ti aveva immobilizzato in meno di un secondo. E ti aveva baciato, come non aveva mai fatto. Ti aveva fatto sentire diversa, ti aveva trasmesso le sue emozioni , per farti capire che era cresciuto, e ti amava ancora di più. Avevi risposto al bacio allo stesso  modo, avevi imparato a stargli lontano, e avevi appreso che riaverlo accanto dopo mesi era ancora meglio di fare pace dopo un litigio. Poi vi eravate guardati per qualche secondo, avevate riso insieme, ed eravate tornati di là con gli altri, ancora più uniti di prima. Consapevoli del fatto che qualunque cosa sarebbe successa, l’avreste affrontata insieme, anche se eravate ancora giovani e con tutta la vita davanti.



Spero vi sia piaciuta, è tratta un po' dalla realtà e un po' da un sogno. Recensite, accetto qualsiasi critica. Cià.
  
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