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Autore: Stars_Daughter    11/10/2012    4 recensioni
Non è pronta. Non adesso, non ancora.
–Quindi te ne vai?-
John si passa una mano sugli occhi, e sembra più vecchio di dieci anni. Harry può vedere l’uomo che diventerà, le rughe intorno alla bocca, il sorriso stanco. Può vederlo, e cerca di imprimerselo in mente nonostante il velo dell’alcool, perché potrebbe anche non diventarlo mai, quell’uomo più vecchio di dieci anni. Potrebbe morire la settimana prossima, o quella dopo, o tra un paio di mesi. Potrebbe morire domani, e lei sarà per sempre la sorella alcolizzata che non l’ha fermato.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, John Watson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Farewell

 

 

Non è pronta. Non adesso, non ancora.

–Quindi te ne vai?-

John si passa una mano sugli occhi, e sembra più vecchio di dieci anni. Harry può vedere l’uomo che diventerà, le rughe intorno alla bocca, il sorriso stanco. Può vederlo, e cerca di imprimerselo in mente nonostante il velo dell’alcool, perché potrebbe anche non diventarlo mai, quell’uomo più vecchio di dieci anni. Potrebbe morire la settimana prossima, o quella dopo, o tra un paio di mesi. Potrebbe morire domani, e lei sarà per sempre la sorella alcolizzata che non l’ha fermato.

-Hai bevuto?-

Harry rimane zitta, e sa che è la risposta che John si aspetta.

-Cristo, Harry. Ci sei andata al gruppo di supporto?-

Harry si attorciglia più stretta sul divano, e pensa che qualcosa non va. Tocca a lei essere arrabbiata, è John che parte per l’Afghanistan tra nove ore e ha pensato di farglielo sapere solo adesso.

-Non mi serve un cazzo di gruppo di supporto, mi serve che tu non te ne vada a morire dall’altra parte del mondo.-

-Me ne vado perché non ce la faccio a stare qui. Me ne vado perché mamma mi telefona ogni sera e piange perché l’ultima volta che ti ha vista è stato tre settimane fa e stavi dormendo nel tuo stesso vomito con una ragazza nuda sul tavolo della cucina. Non ne posso più, Harry.-

-La gente normale cambia numero, in questi casi, non va in guerra.-

-Non riesci a capirlo, vero? Tutto quello che ho qui sei tu che ti lasci distruggere dal mondo, e gli dai una mano. Là avrò delle vite, e dovrò salvarle, e sarà qualcosa di buono. Nemmeno sai quanto ho bisogno di fare qualcosa di buono.-

Sì che lo sa. Come se non si svegliasse ogni mattina pensando a quanto stia buttando nel cesso la sua vita. Come se non si facesse schifo. –Quindi io sono peggio della guerra. Grazie, sei uno stronzo.-

-Sai cosa voglio dire.-

-No, non lo so. So che sei un coglione che scappa dai suoi problemi infilandosi in problemi più grossi, ecco quello che so.-

-Non posso proteggerti per sempre. Non hai più dodici anni, e sei un po’ oltre l’uscire di nascosto dalla finestra che dà sulla scala antincendio. Hai la tua vita, decidi tu cosa farne. Io la mia la voglio portare lontano da qui.-

Harry guarda il pavimento. È sporco di qualcosa su cui non è il momento di indagare, alla luce sbiadita della lampadina che pende dal soffitto attaccata a fili colorati azzurri e rossi. Ecco quello ha, a trentaquattro anni: una quasi laurea in giurisprudenza, un appartamento sporco e un fratello che sta per andarsene e magari non tornare più. Si aspettava qualcosa di meglio.

-Harry.-

-Mh?-

-Se non hai altro da dirmi me ne vado, devo ancora passare a salutare mamma.-

Certo che ha altro da dirgli. Ha il mondo da dirgli. Non andartene. Posso migliorare. Migliorerò, per te. Per favore. Ti prego, per favore, non andartene. Quello che dice, invece, è: -Vai pure. Salutami mamma, falle sapere che sto bene e che non deve preoccuparsi. Torna vivo, se ce la fai.-

-Mi impegnerò. Ci vediamo, Harry.-

-Buon viaggio.-

John esce, e Harry pensa che è diventata il tipo di persona che dice “Buon viaggio” a qualcuno che sta andando a morire. Si appoggia contro lo schienale e guarda una macchia di umidità sul soffitto, lasciandosi trascinare via  da tutte le cose che ha sbagliato. Ce ne sono così tante che forse non avrà nemmeno bisogno di dormire, questa notte. Si aspettava qualcosa di meglio.

 

 

 

 

 

Angolino

Pare che il mio beta (ovvero Il_Coso, ovvero lui http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=64488) sia entrato in quella fase grammar!nazi in cui non ti lascia scrivere le E accentate maiuscole con l’apostrofo, ma gli voglio bene lo stesso e lo ringrazio tanto, as usual.

Per il resto niente, credo si capisca in che punto della storia è ambientata e so che di Harry non frega niente a nessuno, ma vogliatele un po’ di bene comunque. E basta, addio <3

   
 
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