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Autore: northernsong    11/10/2012    2 recensioni
"Era cominciato tutto così bene. Insomma, una giornata normale.
Sarebbero passati in banca, sarebbe stata una cosa veloce, niente di particolare.
O forse no."
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way | Coppie: Frank/Gerard
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era cominciato tutto così bene. Insomma, una giornata normale.
Sarebbero passati in banca, sarebbe stata una cosa veloce, niente di particolare.
O forse no.
“Mani in alto” fu quello che si sentì. Frank si girò di scatto verso Gerard, di fianco a lui. Erano entrambi spaventati, ma Frank sapeva che Gerard aveva il terrore delle pistole puntate contro. Non che gli succedesse tutti i giorni, ovviamente, ma una brutta esperienza gli era bastata.
Tutti nella sala obbedirono, e mentre uno dei rapinatori si avvicinava alla cassa, vicino a dove si trovavano loro, una donna lo colpì, facendolo cadere svenuto.
Uno sparo, la donna cadde a terra, senza vita.
Alcuni urlarono, si udirono altri spari, gente che cadeva.
Frank sentiva Gerard che si stringeva a lui. Capiva quanto fosse spaventato.
“Tranquillo, Gee. Non succederà niente” sussurrò, sapendo benissimo che stava dicendo una stupidaggine.
Ora l’uomo si avvicinava lentamente, probabilmente per verificare le condizioni del compagno, quando un ragazzo cercò di farlo cadere da dietro. Riuscì nell’intento.
Ci fu una breve lotta, Frank approfittò per prendere la pistola dalle mani del rapinatore svenuto. Gerard era impallidito, rendendo la sua pelle già pallida quasi cadaverica.
Un altro sparo.
L’uomo si alzò da una pozza di sangue, calpestando il corpo del ragazzo che aveva cercato di fermarlo.
Si avvicinò al compagno, quando notò che gli mancava la pistola dalle mani.
Si guardò intorno, puntando la pistola ovunque in cerca di quella del compagno. Vide Frank con quello che sembrava l’oggetto dei suoi desideri in mano, ma non sparò subito. Voleva godersi un po’ la scena.
“Avanti, dammela” sussurrò con un ghigno “potrei ucciderti subito se volessi.”
Frank cominciò a sudare freddo.
Era ovvio che non aveva intenzione di consegnare la pistola. Quell’uomo avrebbe potuto uccidere chissà quante altre persone con due armi.
“Non ti lascio molto altro tempo, ragazzino” disse spazientito l’altro.
Vedendo che Frank non aveva alcuna intenzione di obbedire, puntò la pistola.
Aspettò un po’ per vedere se il ragazzo faceva qualcosa. Niente.
Frank si preparò al dolore.
Bam.
Non sentiva nessun dolore, solo il corpo di qualcuno che gli cadeva addosso. Non aveva bisogno di guardare per capire chi era.
Gerard.
Gli si era parato davanti. Diventando ciò che bloccò i proiettili.
Il rapinatore sembrava scioccato quanto lui, ma lo shock per Frank svanì presto, per fare spazio a una sensazione ben diversa.
Rabbia.
Vendetta.
Puntò la pistola verso l’uomo, quasi contemporaneamente a lui.
Ma fu più veloce a premere il grilletto.
Bam.
Il corpo cadde a terra.
Frank gettò lontano la pistola e subito esaminò il corpo di Gerard, con le lacrime agli occhi.
Non controllò nemmeno se respirava o fosse vivo, tremava troppo ed era troppo sconvolto perché potesse fare qualcosa di utile.
L’ambulanza arrivò quasi subito. Il corpo di Gerard fu sollevato su una barella e trasportato sul veicolo, che partì a sirene spiegate.
 
 
 
 
Fu fatto uscire quasi subito dalla stazione di polizia.
Legittima difesa, ecco cos’era stata l’uccisione di quell’uomo.
A Frank non poteva importare di meno, avrebbero anche potuto arrestarlo se fosse stato per lui, doveva solo andare in quel fottuto ospedale e vedere come stava Gerard.
 
 
 
Lo fecero sedere in un corridoio.
Frank si sentiva morire. Probabilmente Gerard era morto, e tutto per colpa sua.
Avrebbe dovuto obbedire a quell’uomo, gli avrebbe dato la pistola e dopo sarebbe arrivata la polizia.
Nessuno si sarebbe fatto male, invece no, e tutto per colpa sua.
Rimase ad aspettare per quasi due ore, quando un’infermiera uscì dalla sala.
“Sta bene.” Disse sorridendo.
Frank si alzò in piedi e fece per entrare nella stanza, ma la donna lo fermò.
“Mi dispiace, ma non può entrare ora. Aspetti ancora” Frank sospirò, cercando di mantenere la calma.
Aspettò impaziente di poter entrare, e quando gli venne concesso si fiondò dove sapeva che avrebbe rivisto il suo ragazzo.
“Gerard!” esclamò correndo verso il letto su cui era steso Gerard.
“Frank” mormorò l’altro con un sorriso debole.
“Oh Gee, mi dispiace così tanto …” sussurrò Frank, mortificato.
“Frank, non dire stupidaggini. Non è stata colpa tua. E poi sto bene” cercò di rassicurarlo Gerard.
“Gerard, io ti ho quasi fatto uccidere” sussurrò tra i denti. Gerard scosse la testa.
“Hai salvato la vita di molte persone. Se tu gli avessi consegnato la pistola quel pazzo avrebbe ucciso tre quarti della gente che era in quella stanza, molto probabilmente” ribatté Gerard serio.
Frank sospirò, poi si soffermò a guardarlo. Aveva temuto di non poter mai più vedere quel volto.
“Sei … pallido, Gee” disse infine.
“Più del solito, dici?” chiese Gerard ridacchiando “Ho perso un po’ di sangue, è normale che sia più bianco del dovuto” gli spiegò dolcemente e indicandogli la maglietta. Era tutta sporca di sangue.
Frank sospirò di nuovo.
“Perdonami, Gee. Sul serio. Soprattutto vista la tua … paura” disse infine, prima che Gerard lo tirò lievemente per la maglietta e fece incontrare le loro labbra, anche se solo per qualche istante.
“Shh, Frank. Va tutto bene.”
 
 
 
 
 
 
 
*Desolation Row*
Perché mi ostino a scrivere queste cose?Perché?
So che è la stessa domanda che vi state facendo anche voi.
Si vede che Gerard non lo posso proprio tenere sano in una storia (si,mi diverto a rovinargli la vita).
AnyWay,non so come mi sia venuta in mente questa… cosa,decidete voi come chiamarla.
Ho messo “Generale” nel genere perché non mi veniva in mente nessuna definizione ç^ç
Chiedo scusa per eventuali  non capiture (?),pardon.
Well,ditemi che ne pensate.
Xoxoxo
Jude
   
 
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