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Autore: Gocce_di_inchiostro    11/10/2012    0 recensioni
Hamelin era una cittadella di abitanti taccagni invasa dai topi. Questo debello era stato fortunatamente dissipato da un magico pifferaio ma questi, non essendo stato ripagato, aveva deciso di rapire i bambini rinchiudendoli in una montagna, tutti tranne uno, che era stato troppo lento.
Non vi siete mai chiesti che fine avesse fatto quel bambino zoppo di questo famoso racconto dei fratelli Grimm?
Ecco. state per scoprirlo.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dopo quel giorno Hamelin non era più stata la stessa. Per le vie della città regnava sovrano il silenzio e la cupa riflessione. Il cuore della gente si era indurito e il troppo dolore impediva alla gente di anche solo rivolgersi la parola. I nonni non parlavano con i figli, mamma non parlava con papà, ma la persona che più soffriva questa situazione era Zoppetto, l’unico bambino che non era riuscito ad inseguire quelle dolci e soavi note che erano uscite da quel piffero e che gli affollavano inesorabilmente i pensieri. Gli mancavano i suoi amici, ormai gli unici compagni di gioco che avrebbe potuto avere erano gli adulti, ma questi sembravano guardarlo addirittura con rancore o peggio, con odio. Pensavano che non fosse giusto che lui fosse libero e i loro figli prigionieri della montagna.
Ogni tanto ritornava in quel luogo e appoggiava l’orecchio a quella parete rocciosa nella speranza di sentire le grida di gioia degli amici, ma niente. La sua unica consolazione era tentare di suonare e risuonare quelle note con il piffero che si era fabbricato da solo, sognando che quel varco si riaprisse, ma facendo attenzione a non farsi sentire dagli adulti, che oltre alla felicità avevano abolito anche la musica.
Un bel giorno finalmente riuscì a riprodurre quelle note, vide quella parete alzarsi ma al posto dei suoi compagni uscì zampettando una moltitudine di topi, che invasero nuovamente la città. Non capiva quale fosse stato il suo errore.  Tornò correndo in città e finalmente comprese: aveva sbagliato l’ultima nota, per questo al posto dei bambini erano usciti dei topi che ora rincorrevano la gente impaurita e confusa della città. Questo fu di tutta quella confusione il particolare che più gli balzò all’occhio. E se quei topi fossero stati i bambini persi nella montagna?  No, era troppo assurda come idea e proprio per questo avrebbe potuto funzionare. Risuonò di nuovo la melodia, quell’ultima corretta variazione compì il prodigio: i topi furono ricoperti da una luce accecante e quando sparì al loro posto erano tornati i ragazzi.
Zoppetto divenne l’eroe della città e non si sentì mai più solo.




 

alla prossima storia le vostre
Gocce d'Inchiostro

  
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