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Autore: Little_Lotte    12/10/2012    1 recensioni
Raccolta di One Shot Klaine, scritte per la Klaine Week post 4x4.
Perchè, a prescindere da tutto il resto, Kurt e Blaine sono semplicemente fatti l'uno per l'altro, in qualsiasi luogo, tempo e universo.
Prompt:
Day 1- Cooper/Klaine
Day 2- Roomates!Klaine
Day 3- Heroes!Klaine
Day 4- Skank/Nerd!Klaine
Day 5- Photographer/Model
Day 6- Dalton!Klaine
Day 7- Winter in NY
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Cooper Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Day Five:
Dreams


 


Blaine Anderson aveva solamente otto anni quando, nel bel mezzo di uno dei suoi tipici deliri di onnipotenza infantile, decise che da grande sarebbe diventato una persona famosa: all'inizio aveva optato per una carriera da attore cinematografico, per poi passare alla fase del cantante e musicista, del pittore, del giocatore di football, dello scrittore e persino dell'astronauta. Infine, dopo numerosi scervellamenti e cambiamenti di programma, Blaine era finalmente giunto alla conclusione di voler diventare un celebre fotografo professionista, stimato e conosciuto in ogni parte del mondo.

La sua famiglia, naturalmente, supportava pienamente ogni sua decisione e pur sapendo che niente di tutto ciò che Blaine avrebbe scelto per sè a quell'età si sarebbe mai realizzato - in fin dei conti, nessuno sa veramente che cosa desidera dalla propria vita, quando ha solamente otto anni - aveva intenzione di aiutare il più possibile il bambino a realizzare tutti i suoi sogni, almeno fino a quando essi non sarebbero cambiati.

Così un bel giorno, quando Blaine fece ritorno a casa da scuola, trovò una meravigliosa sorpresa ad aspettarlo: una piccola, semplicissima macchina fotografica istantanea, che suo fratello Cooper aveva trovato al centro commerciale ad un prezzo decisamente conveniente. Non appena il bimbo si ritrovò quello splendido trofeo fra le mani, il suo volto si illuminò di colpo, a tal punto da riuscire persino ad irradiare la stanza ed accecare del tutto la luce del sole.

<< Coop, è bellissima! >> esclamò gioiosamente Blaine, incapace di contenere il proprio entusiasmo << Grazie, grazie, grazie...sei miticissimo! >>

Cooper sorrise ampiamente, con soddisfazione; non era certo da tutti i fratelli maggiori poter essere definiti "miticissimo" dal proprio fratellino di otto anni.

<< Il commesso mi ha detto che è molto semplice da usare. >> spiegò, chinandosi all'altezza di Blaine per mostrare lui il funzionamento dell'apparecchio << Vedi, devi solamente premere questo pulsante, poi la macchina farà tutto il resto. >>

<< Posso usarla subito? >> domandò il piccolo, quasi febbricitante << Posso farla vedere a Kurt? >>

<< Ma certo! >> rispose allegramente suo fratello << Te l'ho comprata apposta per questo, no? Vai pure, ma ricordati che devi tornare a casa in tempo per cena, d'accordo?! Non fare arrabbiare mamma e papà. >>

<< Ok Coop, promesso! >> Blaine posò un rapido bacio sulla guancia di Cooper e corse via, dirigendosi verso i giardinetti dove, il giorno prima, si era dato appuntamento con il suo migliore amico.

Cooper sospirò beatamente, guardando con espressione adorante il piccolo Blaine che si allontanava quasi a passo di danza, stringendo gelosamente la sua preziosissima macchina fotografica fra le mani. Chissà, forse suo fratello non sarebbe mai diventato un fotografo professionista - e nel giro di un paio d'anni avrebbe ritrovato quella macchina fotografica sepolta fra le vecchie carabattole in soffitta, ricoperta da decine e decine di strati di polvere - ma era comunque bello sapere che, comunque fossero andate le cose, il piccolo Blaine non avrebbe mai spesso, neanche per istante, di credere nei propri sogni.
 
 


*
 
 


<< Hey, Kurt... Kurt! Kurt, guarda che cosa ho qui! >>

Kurt Hummel, seduto compostamente su di una panchina dei giardinetti, si voltò di scatto non appena udì la voce del suo migliore amico chiamarlo a pieni polmoni, i suoi enormi occhi azzurri che s' illuminarono di colpo alla vista del bambino che correva a perdifiato nella sua direzione.

<< Blaine, finalmente! >> esclamò impazientemente Kurt, saltando giù dalla panchina << Perchè ci hai messo così tanto?! >> 

Blaine sorrise ampiamente, mostrando orgogliosamente la sua nuova macchina fotografica all'amico.

<< Ti piace?! >> domandò con entusiasmo << Me l'ha regalata Coop, così posso esercitarmi per quando diventerò un grande fotografo professionista! >>

Kurt sollevò lievemente il sopracciglio sinistro, in segno di perplessità.

<< Tu vuoi fare il fotografo? >> chiese, con fare scettico << E da quando?! La settimana scorsa volevi fare il supereroe! >>

<< Appunto, la settimana scorsa. >> puntualizzò Blaine, continuando a sorridere con entusiasmo e mostrando una piccola fessura nell'arcata superiore, dovuta al suo dente incisivo mancante << Ora ho capito che voglio diventare un fotografo, per questo Coop mi ha comprato questa macchina fotografica, così posso esercitarmi fino a quando non diventerò abbastanza bravo da poterlo fare come mestiere! >>

Kurt aggrottò la fronte, sempre più perplesso.

<< Non sono sicuro che funzioni proprio così. >> disse, allungando poi una mano verso la macchina fotografica di Blaine << Comunque è davvero bella, sì. >>

<< Hey, non toccare! >> saltò su l'altro, stringendosi la macchinetta al petto per proteggerla << E' mia, tu non devi toccarla; la potresti rompere! >>

Kurt sbuffò, storcendo il naso in segno di disappunto.

<< Di solito non sono io quello che rompe i giocattoli degli altri. >> bubbolò << Ma almeno sai come funziona? >>

<< Beh, no... >> ammise Blaine, abbassando vergognosamente lo sguardo << Però Coop ha detto che è molto facile, devo solo schiacciare il bottone! E poi, abbiamo il resto del pomeriggio per imparare a usarla. >>

<< Me la farai toccare? >> chiese a quel punto Kurt, speranzoso.

Blaine scosse solennemente la testa.

<< No. >> lo freddò << E' mia e la uso io. >>

Kurt alzò gli occhi al cielo e rivolse al suo amico una linguaccia, alla quale questi non fece minimamente caso, tanto era preso dal suo nuovo "giocattolo".

<< Voglio fare un sacco di foto. >>  disse << Fotografare tuuuutto quello che vedo! >>

Kurt sospirò profondamente, con esasperazione.

<< Secondo me non sai neanche da dove cominciare. >> sentenziò, in tono di superiorità << Credo proprio che combinerai un sacco di pasticci, Blaine! >>

<< Oh, smettila di rovinarmi tutto il divertimento! >> bofonchiò l'altro, piegando il labbro inferiore in una specie di piccolo broncio << Scommetto che sei solamente geloso perchè io ho una macchina fotografica tutta mia e da grande diventerò un bravissimo e famosissimo fotografo! >>

Kurt sbuffò nuovamente, sempre più esasperato.

<< Va bene signor Sapientino, allora mettiamoci subito all'opera. >> biascicò nervosamente << Dunque, da dove incominciamo?! >>

Blaine si guardò curiosamente intorno, in cerca di ispirazione.

<< Beh... >> mormorò << A dire il vero, non ne ho idea! >>

Kurt si battè una mano contro la fronte e cacciò un ennesimo sospiro, scuotendo la testa con fare sconsolato; aveva la netta sensazione che quella sarebbe stata una giornata molto, molto lunga.
 
 


*
 
 


<< Kurt, dai... prova a fermare quello scoiattolo, voglio fotografarlo! >>

<< Blaine, ma come piffero faccio?! Non posso mica saltare sull'albero! >>

<< Eddai, Kurt...potresti almeno provare ad acchiapparlo! >>

Kurt allargò le braccia con fare sconsolato e sospirò profondamente, scuotendo la testa.

<< Blaine, lascia stare! >> esclamò con esasperazione << Tanto è inutile, quello scoiattolo non si farà mai fotografare da te! >>

L'espressione di Blaine s'incupì bruscamente, passando in un nanosecondo dall'entusiastico all'imbronciato.

<< Uffa! >> bubbolò il piccolo Anderson, in tono terribilmente lagnoso << Non è giusto, io volevo fargli una foto! >>

<< Beh, puoi fotografare qualche altra cosa. >> osservò saggiamente Kurt, dando una rapida occhiata intorno a sè << Ci sono tantissime cose in questo parco, troverai sicuramente qualcosa di interessante. >>

Blaine sospirò profondamente, indispettito.

Poi, ad un tratto, la sua attenzione venne catturata da un piccolo pettirosso che, molto delicatamente, si stava appollaiando su uno dei rami di quello stesso albero dentro al quale, pochi istanti prima, era andato a nascondersi lo scoiattolo.

<< Hey, un pettirosso! >> strillò Blaine a pieni polmoni, così a gran voce da far volar via il povero uccellino,  prima ancora di avere il tempo di mettere a fuoco l'obiettivo per immortalarlo in una fotografia.

Kurt alzò gli occhi al cielo, sempre più sconsolato.

<< Blaine! >> gemette << Non puoi metterti a urlare in questo modo, così spaventerai tutti gli animali del parco! >>

<< Ma io voglio fare delle foto! >> piagnucolò l'altro bambino, battendo con forza i piedi per terra << Non è giusto, tutti gli animali scappano via! >>

Kurt tirò un ennesimo sospiro esasperato, continuando a scuotere la testa con disperazione; Blaine era più giovane di appena un anno, eppure certe volte il piccolo Hummel aveva la sensazione di essere avanti a lui di almeno cinque anni, in quanto a maturità.

Forse perchè, come gli diceva sempre suo padre, in realtà Kurt era nato già adulto.

<< Ok Blaine, adesso calmati. >> lo ammonì gentilmente, avvicinandosi a lui e poggiando una mano sulla sua testa in segno di conforto - era alto almeno cinque centimetri in più di lui, cosa che provocava sempre un notevole imbarazzo nel più piccolo, ormai costretto da anni a convivere con il fastidioso epiteto di " Frodo Anderson, della contea di Westerville" << Troveremo qualcosa da fotografare, non preoccuparti. >>

Blaine spalancò i suoi espressivi occhi color nocciola, guardando il suo migliore amico con somma adorazione.

<< Dici davvero?! >> domandò.

Kurt fece segno di sì con la testa, sorridendo dolcemente di fronte all' espressione così pura e genuina del suo migliore amico; il più delle volte Blaine si comportava davvero come un bambino immaturo e sprovveduto, ma il piccolo Hummel non poteva fare altro che adorarlo per quel suo modo di fare così tenero ed ingenuo.

<< Su, andiamo! >> esclamò Kurt, afferrando Blaine per un braccio e trascinandolo verso il laghetto delle anatre << Troveremo qualcosa da farti fotografare, te lo prometto! >>

<< Evviva! >> 

Blaine esultò con incontenibile entusiasmo e i due bambini si diressero verso la loro nuova meta, Kurt che non potè fare a meno di sorridere di fronte all' irrefrenabile esuberanza del piccolo Anderson; era abbastanza sicuro del fatto che Blaine fosse un pessimo aspirante fotografo, ma il sorriso radioso che in quel momento illuminava con tanta dolcezza il volto del suo migliore amico era una ragione sufficientemente valida per continuare a rimanere al suo fianco, in qualsiasi momento della loro vita.

Anche se il prezzo da pagare era dover sopportare persino le più assurde ed immaginabili follie.

 
 

*
 
 


<< Uffa, non diventerò mai un bravo fotografo. >> 

Si erano ormai fatte le sei del pomeriggio e, dopo una lunga serie di fallimentari tentativi di rendere Blaine un piccolo ed esperto fotografo in erba, i due migliori amici avevano deciso di fare ritorno a casa, prima che facesse troppo buio e che i loro genitori iniziassero a preoccuparsi inutilmente della loro assenza.

<< Dai, Blaine, questo non è vero! >> esclamò Kurt in tono di conforto, mettendo un braccio intorno alle spalle del suo amico nel tentativo - vano - di rassicurarlo << Sai, mio papà dice sempre che nessuno nasce con il proprio mestiere in mano; io non so bene che cosa significhi, ma immagino che il senso sia che sei ancora troppo piccolo per sapere già adesso come fare il tuo lavoro. Prova ad avere pazienza, magari fra cinque giorni avrai già cambiato idea e vorrai diventare di nuovo un supereroe! >>

Blaine sbuffò pesantemente e fece segno di no con la testa, con convinzione.

<< No, no, no. >> piagnucolò << Io sono uno schifo di fotografo, non sono neanche capace di fare una foto ad un pettirosso senza farlo scappare, o ad un gruppo di anatre senza farmi rincorrere da loro! >>

Kurt si morse il labbro inferiore, roteando gli occhi e abbozzando una specie di smorfia; sì, in effetti dover salvare Blaine da quello stormo di anatre che sembrava non aver apprezzato particolarmente il suo tentativo di fare di esse il perfetto soggetto per una delle sue fotografie, non era stato esattamente il momento più entusiasmante della giornata.

<< Beh... >> farfugliò il bambino dagli occhi chiari, alla disperata ricerca di una qualche parola di conforto << ... la foto che hai fatto a quella coccinella sopra quella bellissima rosa rossa ti era venuta molto bene! Cioè, sarebbe venuta bene se tu non avessi continuato a mettere il dito davanti all'obbiettivo. >>

<< Ecco, lo vedi! >> protestò Blaine, quasi sull'orlo delle lacrime << Non sono capace, combino solamente pasticci! Uffa, e io che non vedevo l'ora di far vedere a
te e a Coop tutte le foto che avrei scattato! >>

Kurt sospirò tristemente, guardando il proprio migliore amico con espressione visibilmente contrita.

Detestava vederlo soffrire in questo modo! Certo, era decisamente un pessimo fotografo - e probabilmente nel giro di un paio di settimane avrebbe trovato un nuovo sogno da voler realizzare - ma era pur sempre un bambino di otto anni, pieno di desideri, speranze e buona volontà; se vi era qualcuno al mondo che meritasse di essere veramente, ma veramente felice, quello era di sicuro Blaine, senza alcuna ombra di dubbio.

Ad un tratto, mentre camminavano in silenzio verso casa, Kurt venne colto da un'improvvisa illuminazione: il sole, ormai stanco, era già sulla via del tramonto e il cielo si stava lentamente dipingendo di rosa ed arancio, le sue mille sfumature che rendevano l'atmosfera incredibilmente leggiadra ed infinitamente romantica; era un momento magico, il momento del dì che Kurt preferiva in assoluto, quel momento in cui tutti i dispiaceri e i momenti brutti della giornata perdevano completamente di significato, di fronte a quella magnifica distesa di colori caldi e rassicuranti.

Un momento che, pensò Kurt, doveva essere assolutamente immortalato in una fotografia.

<< Hey, Blaine, mi è venuta un'idea! >> esclamò briosamente, fermandosi nel bel mezzo di un piccolo prato isolato << Scattami una foto, dai! >>

Blaine replicò a quella richiesta con una smorfia, sbuffando pesantemente.

<< Lascia stare, Kurt. >> bofonchiò << Tanto non ci riesco. >>

<< Blaine, non mi interessano le tue lamentele! >> ribattè Kurt, lievemente alterato << Voglio una foto di me al tramonto, e siccome non c'è nessuno a cui posso chiederlo dovrai essere tu a farmela! Hai capito?! >>

Blaine fece segno di sì con la testa, rigirandosi nervosamente la macchina fotografica fra le mani.

<< E se combino un altro dei miei pasticci? >> 

<< Blaine, tu provaci lo stesso! Eddai, che cosa ti costa?! >>

Blaine si lasciò sfuggire un profondo sospiro di incoraggiamento e, dopo aver indugiato per qualche secondo, si decise finalmente ad eseguire gli ordini di Kurt.

<< Ok, mettiti in posa. >>

Kurt sfoggiò uno dei suoi migliori sorrisi e si appoggiò con il gomito sinistro ad un albero, l'altra mano delicatamente posata sul fianco e il vento che gli scopigliava leggermente i capelli, conferendogli un'aria ancora più buffa e sbarazzina.

<< Su, scatta! >> cinquettò allegramente, con una risata cristallina.

Blaine mise a fuoco l'obiettivo e scattò una rapida istantanea, sorridendo ampiamente nel vedere il suo amico Kurt in una versione così inaspettatamente vanesia ed egocentrica.

<< Fatto! >> esclamò poi il piccolo Anderson, aspettando che la macchina fotografica stampasse il proprio operato << Ma sono sicuro che sarà venuta
malissimo! >>

<< Beh, prima fammela vedere! >> replicò Kurt, afferrando la fotografia prima ancora che Blaine avesse il tempo di fare altrettando << Lo dico io se è brutta o no! >>

Kurt si allontanò di qualche passo, agitando la fotografia per aria in attesa che fosse completamente sviluppata; poi, pochi istanti dopo, trovò finalmente il coraggio di guardarla e, con sua somma sorpresa, il risultato non fu poi così sgradevole come i precedenti.

<< Hey, è venuta proprio bene! >> osservò con entusiasmo, il suo sorriso già raggiante che si ampliò a tal punto da fargli quasi scomparire il resto del volto << Mi piace moltissimo! >>

<< Vedere, vedere...fammi vedere! >>

Blaine gli strappò la foto dalle mani e se l'avvicinò al viso, per controllare personalmente il proprio lavoro; conosceva Kurt abbastanza bene da sapere che sarebbe stato disposto a mentire spudoratamente pur di vederlo felice, e non voleva certo fare ancora una volta la figura del bambino dai sogni infranti, per il quale non si può fare altro che provare un'inevitabile sentimento di tenerezza, per non dire di vera e propria pena.

Eppure, per una volta, le cose non stavano affatto come lui temeva.

<< Hey... è vero. >> mormorò incredulo, continuando a scrutare l'immagine di Kurt alla ricerca di un qualche difetto, una minima imperfezione che confermasse ancora una volta la sua totale ed irreparabile inettitudine nel campo della fotografia.

Ma era tutto assolutamente, meravigliosamente perfetto.

<< Wow! >> esclamò il piccolo Anderson a mezza voce << E' la foto più bella che io abbia mai visto! >>

Kurt sorrise ampiamente, gonfiando orgogliosamente il petto.

<< Hai visto?! >> disse con fierezza << Tu non sei un cattivo fotografo; avevi solo bisogno del modello giusto! >>

Blaine annuì felicemente, ammirando ancora una volta la sua stupenda creazione: la foto più bella che avesse mai visto...ed era stato proprio lui a scattarla, con le sue mani! Forse, tutto sommato, non era ancora arrivato il momento di arrendersi definitivamente, rinunciando a tutti i suoi sogni e a i suoi desideri.

<< Beh...tieni Kurt. >> disse poi Blaine, porgendo la fotografia al suo amico << Questa è tua. >>

Ma Kurt fece segno di no con la testa, afferrando l'altro bambino per un polso e bloccandolo gentilmente.

<< No, Blaine, tienila tu. >> rispose con voce morbida << E' tua. >>

<< Ma ci sei tu in questa foto! >> ribattè Blaine, con una certa insistenza << Devi averla tu, non io. >>

A quel punto, Kurt ampliò ulteriormente il proprio sorriso e rivolse al suo migliore amico una tenera espressione affettuosa, colma di adorazione.

<< Ma l'hai scattata tu. >> osservò dolcemente, afferrando la mano di Blaine e stringendola forte nella sua << E devi tenerla tu, così potrai ricordarti per sempre di me e di questa bellissima giornata passata insieme! >>

Lo sguardo di Blaine s'illuminò di colpo e i suoi occhi presero a brillare intensamente, quasi fossero costellati da un'infinita serie di minuscole pepite dorate.

<< Senti, Kurt... >> domandò timidamente, le guance rosse e la voce che tremava leggermente << ...secondo te, un giorno, riuscirò veramente a diventare un grande fotografo, famoso in tutto il mondo?! 

Kurt intrecciò ad una ad una tutte le dita con quelle di Blaine e rivolse lui un ennesimo sorriso adorante.

<< Io credo di sì, Blaine. >> rispose solennemente << Ma per il momento, sono contento di averti semplicemente come migliore amico. >>

A quelle parole, Blaine rispose con un sorriso ancora più ampio e, dopo aver rafforzato ulteriormente la presa della mano di Kurt, si diresse finalmente assieme a lui verso casa, in silenzio, beandosi esclusivamente dei suoni della natura. Non sapeva realmente se, un giorno, sarebbe riuscito a realizzare il suo sogno e a diventare un fotografo di grande fama e stimato in tutto il mondo, ma di una cosa era assolutamente certo: finchè avrebbe avuto Kurt al suo fianco, sarebbe stato sempre in grado di fare qualsiasi cosa.








N.d.A: Happy Klaine Week, Photographer/Model.

Sono andata decisamente fuori dai tipici canoni del modello e del fotografo, lo so...ma non mi andava di inventare qualcosa di troppo banale e scontato, e dopo mille scervellamenti sono riuscita a partorire questa fic, che spero vi sia piaciuta quanto a me è piaciuto scriverla! :)

Lo so, Kurt è un tantino troppo maturo per avere solamente nove anni, ma come ho detto nella one shot, mi piace immaginarmelo come un bambino molto saggio e responsabile, "nato già adulto" come direbbe Burt; proprio come adoro immaginarmi il piccolo Blaine come un cucciolo insicuro e piagnucoloso, entusiasta come un cagnolino di pochi mesi alle prese con i suoi nuovi giocattoli - che paragone, eh?! xD -

Insomma, come avevo detto nella scorsa shot - non mi avete ancora mandato a quel paese, vero? xD - adesso mi concentrerò un po' sul fluff, e a parte la shot di domani che sarà un tantino malinconica - ma niente angst, promesso - il finale sarà un esplosione di zuccheri, ve lo assicuro. :)

Beh, adesso torno a leggere/scrivere...a domani! <3


Ps: Ci credereste che, all'inizio, l'Anderbros non era voluto? Al posto di Cooper doveva esserci il padre di Blaine, ma quando stavo arrivando alla fine della fic sono tornata indietro e ho cambiato idea! xD Niente, mi sa che sono da ricovero...
  
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