12/10/2012
4 recensioniAutore( su Efp) e (sul Forum): Ethel00
Paring: Goten/Bra
Rating: Verde
Bra guardò il fratello, che correva inseguito da Goten, continuare a schivare palle di energia lanciate dal suo migliore amico. Pan si era intromessa fra i due, cominciando ad allenarsi anche lei.
La piccola Saiyan si avvicinò a Trunks, decisa.
-Fratellone, voglio allenarmi anche io!
Il lillà non le rispose, ma mandò uno sguardo esasperato all'amico.
-Bra, non puoi, sei troppo...
-Piccola? Pan ha dodici anni, io ne ho sedici. Inesperta? Ho cominciato ad allenarmi con mio padre da quando avevo sei anni, e se non mi credi Trunks te lo può dire.
Goten tirò un lungo sospiro. Bra era testarda e riusciva sempre a ottenere quello che voleva e a farlo rimanere senza scuse.
-Va bene, più tardi potrai allenarti con Pan...
-Ma io non voglio allenarmi con lei! Voglio allenarmi con voi, che siete più grandi...
Trunks, che fino ad allora aveva solo seguito la discussione, si intromise. -Lasciaci finire, poi ti allenerai con Goten. Ci stai?
La ragazza si illuminò. -Certo che sì!
Goten mandò uno sguardo assassino all'amico, che gli sillabò “Scusami, ma ti tocca”.
-Questa me la paghi.- ribatté il Son, minaccioso.
La sedicenne, seduta su un tronco d'albero, guardò con vivo interesse i tre che si allenavano, soffermando molto spesso lo sguardo su Goten.
Quando finalmente finirono, si alzò con fare deciso e si avvicinò ai ragazzi, lasciando che la sua migliore amica andasse avanti per evitare di ricevere i suoi sguardi che sottintendevano troppo.
-Allora, andiamo?
Goten alzò gli occhi al cielo. -Sei esasperante, lo sai Bra?
Ma, notando che la ragazza aveva lo stesso sguardo della madre quando scopriva che lui e Trunks avevano combinato qualche guaio, decise di lasciar perdere.
-Questa volta l'hai vinta tu...
Un sorrisetto superbo si dipinse sul volto di Bra, che riusciva sempre a spuntarla.
Trunks e Pan sparirono (nel senso letterale della parola) troppo in fretta per i gusti del ragazzo, che rimase solo con la piccola “ochetta”, come gli piaceva definirla.
-Allora, cosa dovremmo fare ora...?
-Prova a prendermi!- disse la ragazza, facendogli la linguaccia e scomparendo da davanti a lui per riapparire a un bel po' di metri più avanti.
Goten sospirò ancora, poi si lanciò all'inseguimento dell'altra.
Dopo quasi un quarto d'ora di corsa, in cui il Son non le si era neanche avvicinato, Bra decise di fermarsi dietro ad un albero e godersi la vista del ragazzo che si rendeva ridicolo. Purtroppo la sua strategia non funzionò.
-Cosa pensavi di fare, Brief?
La ragazza sobbalzò, poi scoppiò a ridere. L'altro si aggiunse alla risata.
-Bra, sei...
Ma cosa era non lo scoprì mai, dato che Goten inciampò in una radice e cadde a terra, trascinandola con sé.
Quando finì di ridere, si rese conto davvero dove era: a terra insieme a Goten, la mano di lui sulla sua vita e la sua vicino ai suoi capelli.
Dende.
Come in un film al rallentatore, sentì le sue labbra che premevano contro quelle del ragazzo. Sto sognando?
Sentendo una risata insensata abbandonare prima le labbra di Goten e poi (con un po' di vergogna) anche le sue si rese conto che no, non stava sognando. E glielo confermò il fatto che il ragazzo l'avesse tirata verso di sé per baciarla di nuovo.
Come vedete, sono tornata alla carica!
Questa è la mia prima storia Goten/Bra, nonostante il pairing mi piaccia molto, e anche se non è proprio il massimo sarei potuta andare peggio :) E il titolo fa schifo
Se vi chiedete come mai io sia così ottimista è perché sono appena sopravvissuta a una partita con lo Slender e ora sto ascoltando i Beatles a tutto volume, perciò sono in pace con il mondo ma voi non ve lo chiedete
Comunque spero vi sia piaciuta :)
Ethel
Pacchetto: Libro
Numero: 7
Avvertimenti: //
Genere: Fluff
Contest: Una fan art per te di Dafne&Nede
Note: (Alla fine della storia)
Bra guardò il fratello, che correva inseguito da Goten, continuare a schivare palle di energia lanciate dal suo migliore amico. Pan si era intromessa fra i due, cominciando ad allenarsi anche lei.
La piccola Saiyan si avvicinò a Trunks, decisa.
-Fratellone, voglio allenarmi anche io!
Il lillà non le rispose, ma mandò uno sguardo esasperato all'amico.
-Bra, non puoi, sei troppo...
-Piccola? Pan ha dodici anni, io ne ho sedici. Inesperta? Ho cominciato ad allenarmi con mio padre da quando avevo sei anni, e se non mi credi Trunks te lo può dire.
Goten tirò un lungo sospiro. Bra era testarda e riusciva sempre a ottenere quello che voleva e a farlo rimanere senza scuse.
-Va bene, più tardi potrai allenarti con Pan...
-Ma io non voglio allenarmi con lei! Voglio allenarmi con voi, che siete più grandi...
Trunks, che fino ad allora aveva solo seguito la discussione, si intromise. -Lasciaci finire, poi ti allenerai con Goten. Ci stai?
La ragazza si illuminò. -Certo che sì!
Goten mandò uno sguardo assassino all'amico, che gli sillabò “Scusami, ma ti tocca”.
-Questa me la paghi.- ribatté il Son, minaccioso.
La sedicenne, seduta su un tronco d'albero, guardò con vivo interesse i tre che si allenavano, soffermando molto spesso lo sguardo su Goten.
Quando finalmente finirono, si alzò con fare deciso e si avvicinò ai ragazzi, lasciando che la sua migliore amica andasse avanti per evitare di ricevere i suoi sguardi che sottintendevano troppo.
-Allora, andiamo?
Goten alzò gli occhi al cielo. -Sei esasperante, lo sai Bra?
Ma, notando che la ragazza aveva lo stesso sguardo della madre quando scopriva che lui e Trunks avevano combinato qualche guaio, decise di lasciar perdere.
-Questa volta l'hai vinta tu...
Un sorrisetto superbo si dipinse sul volto di Bra, che riusciva sempre a spuntarla.
Trunks e Pan sparirono (nel senso letterale della parola) troppo in fretta per i gusti del ragazzo, che rimase solo con la piccola “ochetta”, come gli piaceva definirla.
-Allora, cosa dovremmo fare ora...?
-Prova a prendermi!- disse la ragazza, facendogli la linguaccia e scomparendo da davanti a lui per riapparire a un bel po' di metri più avanti.
Goten sospirò ancora, poi si lanciò all'inseguimento dell'altra.
Dopo quasi un quarto d'ora di corsa, in cui il Son non le si era neanche avvicinato, Bra decise di fermarsi dietro ad un albero e godersi la vista del ragazzo che si rendeva ridicolo. Purtroppo la sua strategia non funzionò.
-Cosa pensavi di fare, Brief?
La ragazza sobbalzò, poi scoppiò a ridere. L'altro si aggiunse alla risata.
-Bra, sei...
Ma cosa era non lo scoprì mai, dato che Goten inciampò in una radice e cadde a terra, trascinandola con sé.
Quando finì di ridere, si rese conto davvero dove era: a terra insieme a Goten, la mano di lui sulla sua vita e la sua vicino ai suoi capelli.
Dende.
Come in un film al rallentatore, sentì le sue labbra che premevano contro quelle del ragazzo. Sto sognando?
Sentendo una risata insensata abbandonare prima le labbra di Goten e poi (con un po' di vergogna) anche le sue si rese conto che no, non stava sognando. E glielo confermò il fatto che il ragazzo l'avesse tirata verso di sé per baciarla di nuovo.
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Angolo autriceCome vedete, sono tornata alla carica!
Questa è la mia prima storia Goten/Bra, nonostante il pairing mi piaccia molto, e anche se non è proprio il massimo sarei potuta andare peggio :) E il titolo fa schifo
Se vi chiedete come mai io sia così ottimista è perché sono appena sopravvissuta a una partita con lo Slender e ora sto ascoltando i Beatles a tutto volume, perciò sono in pace con il mondo ma voi non ve lo chiedete
Comunque spero vi sia piaciuta :)
Ethel
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