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Autore: Najara    13/10/2012    5 recensioni
Due regni, due principesse. Un desiderio antico e uno presente, a volte il destino sceglie delle strade parallele per riportare l'equilibrio.
Una favola tutta Brittana!
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Buon ultimo capitolo

Buon ultimo capitolo!

 

 

Nono capitolo: Una sfida per il Paladino

 

Santana guardò l’abito nero che Kurt stava sistemando,

Siete sicura di non voler…”

“Ho detto nero!” Lo riprese lei forse troppo violentemente, ma non le importava, malgrado quello che avrebbe voluto credere, sapeva che era tesa come non mai all’idea di doverla rivedere. Era passato un anno, un intero lungo anno e mai una volta si erano rincontrate.

Molto presto la carrozza di Brittany sarebbe entrata tra i suoi cancelli, Santana si chiese se avrebbe alzato gli occhi per osservare il cielo pieno di stelle. Sbuffò a quel pensiero, era possibile che dopo il modo in cui era stata ingannata non fosse riuscita ancora a eliminarla dalla sua mente? E dal suo cuore? Scossa le testa impedendosi di continuare, era assurdo e le faceva solo male.

“La principessa Brittany” Annunciò l’usciere e Santana sobbalzò. Kurt era appena andato via e lei era sola, dovette prendere un profondo respiro, poi si sistemò meglio sul trono, drizzò la schiena e alzò il mento. Sentì la porta aprirsi, ma continuò a guardare la finestra dal quale scorgeva parte del suo giardino immerso nel buio, i passi si avvicinarono e lei si voltò solo quando li udì fermarsi. Dovette usare tutta la sua forza per non mostrare emozioni, non ricordava fosse così bella, i suoi occhi erano sempre stati così blu?

“Santana…” Pronunciò il suo nome e lei sentì un brivido,

“Ho fatto preparare qualcosa se hai fame…” Indicò con la mano il piccolo tavolino ricolmo di cibi e bevande, Brittany scosse la testa,

“Ho sentito che hai reso la caccia al lupo illegale, così come la produzione di abiti con le pelli…” Santana annuì ma non commentò quella decisione alquanto impopolare nel suo regno, “Ho parlato con Holly…” Disse ancora Brittany,

“Ah sì? Come sta la strega?” Chiese cercando di favorire una piccola forma di conversazione,

“Dice che hai ragione” Santana si bloccò nel sentire quelle parole che per lei avevano un sapore così amaro,

“Su che cosa?” Chiese cercando di sembrare indifferente,

“Su come sei tornata umana” Santana che aveva distolto lo sguardo lo puntò su di lei, la rabbia che formava una massa pulsante nel centro del suo petto,

“Non capisco perché devi venire a dirmelo!” Brittany non si scompose a quel tono rabbioso,

“Perché volevo sapessi che mi interessava la cosa…” Santana sbuffò,

E perché mai? Nel caso ti sfuggisse un altro desiderio?” Chiese poi sarcastica, Brittany abbassò la testa, colpevole e Santana distolse lo sguardo, infastidita dal fatto che la sconfitta di Brittany non le procurasse nessun tipo di piacere,

“No… volevo sapere se era vero che ti eri innamorata di me…” Santana scattò in piedi, questo era davvero troppo, non poteva sopportarlo,

“Beh non era vero!” Brittany alzò gli occhi sorpresa e Santana si spiegò, “Non penserai davvero che io mi fossi innamorata di te? Una donna! Non ti ho mai sopportato! Ti ho tollerata per quei pochi giorni solo perché da quello dipendeva la mia possibilità di ritornare umana!”

Ma… allora…”

“Non eri tu! Era il Paladino!” Disse, non aveva il minimo senso,

“Però hai baciato me!” Esplose Brittany, Santana arrossì, mentre ricordava le labbra della ragazza,

Era solo per soffiarti il Paladino, non lo capisci neppure ora?”

“Quel giorno hai detto…”

“Non ha importanza cosa ho detto! Era solo un modo per liberarmi di te!” Oramai Santana non sapeva neppure più cosa stesse dicendo, era a pochi centimetri dal viso di Brittany, i loro corpi era tesi, “Vattene Brittany!”,

“No!” disse la ragazza, poi le prese il volto tra le mani e la baciò. Più che altro premette le proprie labbra contro le sue. Santana non si oppose neppure, troppo stupita da quel gesto. “Io e te avremmo potuto spezzare l’incantesimo sui nostri regni!”

Un attimo e la ragazza l’aveva lasciata, si era voltata ed era sparita dalla stanza.

Nell’aria rimaneva solo più il suo profumo.

 

Brittany era pallida, Santana camminò verso di lei, il corpo che si muoveva solo perché lei se lo imponeva, nessun sorriso, neanche uno sguardo, si affiancarono e raggiunsero i troni. Santana sentiva le parole della donna risuonare nella sua testa, aveva avuto una settimana per pensarci, cosa voleva dire? E poi, perché l’aveva baciata? Perché? Era stato l’ennesimo gesto di scherno nei suoi confronti?

Malgrado quello di cui poteva convincersi non era sicura di poter dipingere Brittany con tinte tanto fosche.

 

“Chiedo la mano della principessa della luce!” Annunciò un cavaliere, Santana rimase rigida al suo posto, aveva già avuto due sfidanti ai quali aveva sottoposto prove insuperabili, li aveva a mala pena guardati, la sua mente era troppo occupata, persa in pensieri che la confondevano.

Brittany si alzò, la osservò a lungo poi annunciò che il Paladino avrebbe lottato per lei. L’uomo entrò, indossava già l’elmo, afferrò il guanto da terra e lo infilò nella cintura, nel rituale che tutti conoscevano. Fece un cenno al suo avversario che si fece avanti, come sempre sembrava volteggiare, colpi misurati e precisi cadevano sull’avversario, Santana notò che sembrava però essere meno forte, come se il suo braccio fosse più debole. Per un istante quell’innaturale debolezza sembrò svantaggiarlo, ma poi il guerriero con un abile mossa si sottrasse alla lama dell’avversario e lo disarmò.

“Vi arrendete?” Chiese con la voce distorta dall’elmo e quando ottenne il cenno di assenso sfilò il guanto, per poi consegnarlo con la consueta eleganza.

“Chiedo la mano della principessa della notte!” Tutti si voltarono sorpresi, perché colui che aveva parlato indossava l’armatura bianca con l’unicorno alato sul petto. L’elmo ancora ben calato sulla testa dopo che aveva sconfitto il pretendente della sua principessa. Santana guardò perplessa il Paladino, poi si voltò verso la stanza in cui come sempre era scomparsa Brittany.

“Siete pronto ad affrontare la mia prova?” Chiese perché il silenzio si era protratto troppo a lungo e tutti attendevano la formula rituale,

“Sono pronto”. Rispose il Paladino, dritto di fronte a lei. Santana rimase di nuovo in silenzio, le vennero in mente almeno una decina di prove assurde e impossibili poi però una semplice frase risuonò nella sua mente, la frase che sembrava torturarla da una settimana, con un tono di sfida, a voce alta disse,

“Spezzate l’incantesimo, riportate la luce nel mio regno e la notte nel vostro. Dai nobili si alzò un mormorio stupito. Il silenzio dell’uomo durò a lungo, poi la sua voce risuonò forte e sicura,

“Lo farò” Disse solo il Paladino, poi si tolse l’elmo.

 

 

 

Note

 

Un anno! Bisogna essere proprio dei testoni per stare lontano da Brittany per un anno!!

Per fortuna che Brittany sembra decisa ha lottare per il loro amore… ;-)

Interrotto malissimo e pure corto… lo so! A domani per l’epilogo!

  
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