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Autore: Elbereth    24/04/2007    7 recensioni
Semplicemente James e Lisa.
Perchè stupiscono, perchè incantano, perchè hanno catturato per sempre il mio cuore.
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Wilson, Lisa Cuddy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dedicato ad Amaranta, Apple, Diomache e Gwin. Perchè siete delle preziose compagne di viaggio, e perchè se questa one-shot è nata lo devo soprattutto a voi.





When You Say Nothing at All




"The smile on your face let's me know that you need me,
There's a truth in your eyes saying you'll never leave me,
the touch of your hand says you'll catch me wherever I fall.
You say the best when you say nothing at all."
Ronan Keating






James è ingrassato.
E' buffo che sia la prima cosa a cui pensi tornando a casa e trovandolo addormentato sul divano, quella sera, ma è la verità.
Chiudi piano la porta e, per non svegliarlo, ti togli i tacchi e cammini scalza fino al guardaroba. Lasci lì borsa e cappotto, ti infili rapidamente qualcosa di comodo e in punta di piedi torni in salotto, accovacciandoti pigramente sulla poltrona con un sonoro sbadiglio.
Ora che ci pensi, non sarebbe una cattiva idea mettere qualcosa sotto i denti.
Non mangi dalla mattina, se si eccettua un ben magro e inconsistente tramezzino a pranzo, e il tuo stomaco reclama soddifazione con maggiore veemenza del solito.
Ti chiedi se sia il caso di svegliare James per cenare insieme, ma quando lo guardi ti rendi conto che non oseresti farlo per nulla al mondo.
Persino pensarlo ti sembra eccessivamente sdolcinato, ma devi ammettere che grazie a quei tre/quattro chili assunti negli ultimi mesi è diventato tanto bello da essere persino indecente.
Lo osservi con attenzione, riempiendoti gli occhi di quella visione.
Dorme a pancia in giù, abbracciando uno dei cuscini, con in volto una delle espressioni più serene che tu gli abbia mai visto, la bocca socchiusa e i lineamenti distesi.
Curiosamente, data l'ora, è già in pigiama.
O meglio, è in quella che lui ritiene essere una tenuta equivalente, formata per l'occasione da un paio di pantaloni grigi e da una maglietta che, a giudicare dalla taglia e soprattutto dal colore, deve aver preso in prestito da House durante il suo ultimo soggiorno post-matrimoniale forzato a casa dell'amico.
E' un po' imbarazzante da ammettere, ma più lo guardi e più James ti comunica una bellissima sensazione di morbidezza.
Pensi al calore della sua pelle e a quanto sia soffice, accogliente, rassicurante.
Pensi al suo profumo, un misto di dopobarba, di colonia e di ospedale.
Pensi ai suoi magnifici occhi color cioccolato così dolci da lasciarti senza fiato.
Pensi al suo modo di ridere, a come si porta le mani sui fianchi quando è irritato o preoccupato per qualcosa, a come si arrotola le maniche della camicia -forse per il caldo, forse per praticità- girando per l'ospedale senza camice.
Non ti sorprende che molte teste, soprattutto femminili, si girino a guardarlo.
James è una gioia per gli occhi, ed è giusto permettere anche agli altri di beneficiare di tale gioia.
A patto che, ovviamente, si limitino a guardare.
Preferisci non ricordare il destino da te riservato all'ultima infermiera che ha osato avvicinarsi più del dovuto. Un po' ti dispiace di averla sbattuta senza troppi complimenti in pronto soccorso a medicare tagli e a steccare insulse distorsioni, ma se devi proprio essere sincera, il tuo primo impulso sarebbe stato quello di licenziarla in tronco.
Ti alzi, ancora irritata per la sfacciataggine della ragazza, sparendo in cucina per prepararti una tazza di the.
Quando dopo una decina di minuti torni in salotto, James sta ancora dormendo, perciò ti siedi silenziosamente accanto al divano, per terra, a gambe incrociate.
E' così vicino che puoi sentire il suo respiro.
Vorresti accarezzarlo, ma non ne hai il coraggio.
Lo sveglieresti.
Ed inoltre, poterlo guardare con tutta calma senza che lui se ne accorga è un'opportunità che ti capita troppo raramente per sprecarla così.
Si muove leggermente, stringendo ancora di più il cuscino.
Sorridi, e per un attimo contempli la folle idea di chiedergli di sposarti.
Ma è un attimo soltanto.
Scacci quel pensiero con un lungo sorso di the, ripetendoti che non devi farti troppe illusioni.
Non credi che sarebbe disposto ad affrontare un quarto matrimonio.
E, anche se ti dispiace, con il passare del tempo proverai a fartene una ragione.



Entrando, incrocia il tuo sguardo.
Immediatamente, capisce.
Puoi vedere con chiarezza quanto fosse convinto che ce l'avresti fatta. Ne è convinto a tal punto che ti ha portato un regalo per festeggiare il lieto evento.
Un'azalea scarlatta, il tuo fiore preferito.
James cerca di abbozzare un sorriso, chiudendo piano la porta dell'ufficio e avvicinandosi alla poltrona.
Poggia il fiore sul tavolino e ti si siede accanto, in silenzio.
Quando incontri i suoi occhi, sa che ti arrenderai.
Sei stanca, e non hai più alcuna volontà di lottare.
Scuote la testa con decisione, e istintivamente posa una mano sulla tua.
"Ti sono vicino." dice quel gesto. "Sono qui con te, per te, ogni volta che avrai bisogno di avermi accanto."
Nell'attimo in cui capisci, i tuoi occhi si riempiono di lacrime.
James allarga semplicemente le braccia, e tu vi cerchi rifugio con gioia.
Come se nient'altro importasse, come se quello fosse da sempre stato il tuo posto.
E piangi.
Tutte le lacrime che hai trattenuto quel giorno, tutte quelle che non hai mai potuto permetterti.
Quando senti un braccio cingerti con delicatezza le spalle e una mano rassicurante posarsi sulla tua testa, stringi con forza la camicia di lui, singhiozzando in maniera incontrollata.
James continua a tenerti stretta e a cullarti fino a quando ti calmi e il tuo respiro torna regolare.
Poi, accarezzandoti i capelli con dolcezza, "Meglio, ora?" ti sussurra.
Sollevi la testa dal suo petto, annuendo.
Tenti un sorriso.
"La tua camicia è un disastro."
La constatazione, tanto sincera quanto inaspettata, lo fa ridere di gusto.
"Credo proprio che ora come ora la camicia sia l'ultimo dei miei pensieri. E se anche fosse ridotta molto peggio di come effettivamente è, ne sarebbe comunque valsa la pena, non credi?"
Lo guardi con gratitudine.
O forse non è esattamente gratitudine.
Non soltanto, almeno.
Posi per un attimo lo sguardo sulla piccola azalea che James ti ha portato, poi sposti nuovamente la tua attenzione su di lui.
E l'amore che vedi nei suoi occhi ti fa mancare il fiato.
"James" deglutisci a fatica, "James, io.."
La tua voce trema.
Lui sorride di nuovo, scuotendo la testa.
Ha capito, senza bisogno di parole.





Sei così assorta nei tuoi pensieri che, quando James si sveglia, non te ne accorgi subito.
E' soltanto quando ti giri verso di lui per godere ancora un po' della vista del tuo bello addormentato che scopri con sorpresa che ti sta fissando, in silenzio.
"Ben svegliato" sorridi, accarezzandogli dolcemente una guancia.
Si sporge per baciarti, e quando la sua bocca incontra la tua non puoi fare a meno di sospirare di gioia.
"Grazie", sussurra sulle tue labbra quando vi staccate per riprendere fiato.
"Di niente", mormori, inalando il suo profumo a pieni polmoni.
Ti è mancato, oggi.
Ti è mancato talmente tanto che ogni tentativo di esprimerti in proposito risulterebbe di gran lunga lontano dalla realtà.
James, in qualsiasi caso, non ci crederebbe.
Ti accoccoli contro di lui, sul divano, e per un po' rimanete così, immobili, senza parlare.
Tu, perlomeno, non ne senti il bisogno.
Il solo contatto fisico con James, il calore del suo corpo, la sua mano intrecciata con la tua ti dicono tutto quello che hai la necessità di sapere.
Lui c'è.
Da quasi un anno, ormai.
E quello che più ti sorprende è il modo in cui c'è.
Ha aspettato te.
Ha aspettato per te.
Ha sofferto le pene dell'inferno credendoti innamorata di House.
Eppure non ha mai smesso di sperare.
E quando finalmente hai capito, quando l'hai fatto entrare nella tua vita, era talmente felice da credere a stento alla realtà di quanto gli stava accadendo.
Non ti ha chiesto niente, James, si è solo preoccupato di dare.
Continuamente, incondizionatamente, senza dubitare di sè, di te, di voi.
Certo del suo amore e determinato a dimostrartelo giorno per giorno, in ogni gesto e in ogni sguardo.
Ignaro di essere il regalo più grande che la vita avrebbe potuto farti.
Ti stringi ancora di più a lui, appoggiando la testa sul suo petto.
"Non smettere di amarmi" gli sussurri piano, "non smettere mai, mai, mai."
Non lo vedi sorridere, eppure, per qualche inspiegabile motivo, sai che lo sta facendo.
E quando i tuoi occhi incontrano i suoi, hai la risposta che volevi.
Perchè James è qui, con te, senza altro desiderio che averti accanto per il resto della sua esistenza.
E non se ne andrà.
Non stavolta.
Ti bacia con dolcezza, quasi a volerlo ribadire ancora e ancora.
E di nuovo quella folle idea si affaccia alla tua mente.
Prepotente, totalizzante.
Nello spazio di un secondo soverchia ogni altro pensiero, riempie ogni parte di te, ti toglie il respiro per la sua intensità.
Neppure la razionalità ha la forza necessaria per metterla a tacere.
E così come è nata, inspiegabile e tuttavia desiderata, prorompe improvvisa delle tue labbra, senza concederti neppure il tempo di realizzare quello che sta accadendo.
E quando James non risponde, dovresti intuire il disagio che sta provando.
Dovresti scusarti e dirgli che non sai cosa ti è preso, che non intendi assolutamente mettergli pressione.
Ma non lo fai.
E di nuovo le mille cose che vorresti dire e fare sbiadiscono e perdono ogni importanza, e si piegano con facilità all'urgenza di quel semplice gesto, di quella semplice parola.
"Sposami."

Hai immaginato per una vita intera il volto dell'uomo a cui avresti giurato amore eterno.
E ora che quel volto è a pochi centimetri dal tuo, quasi non ci credi.
James.
Così dolce, eppure così forte.
Capace di guidare e di lasciarsi guidare.
Capace di sbagliare e ricominciare daccapo con umiltà.
Capace di volerti con tutti i tuoi difetti e di mostrarti i suoi senza paura.
E' lui, e lo sai.
E' sempre stato lui.
E quando, ad un tratto, ti fissa con i suoi incantevoli occhi scuri e ti prende teneramente una mano tra le sue, capisci che anche lui lo sa.
Finalmente ha scelto, James.
E ha scelto te.
E il suo sì sincero ed incondizionato, un semplice sì spoglio di ogni eccesso, arriva dritto al tuo cuore, facendolo sussultare di felicità.
Potresti dire ti amo e intenderlo nel suo senso più assoluto, ma sarebbe inutile.
James ne è consapevole da molto tempo.




".. you say the best when you say nothing at all."


  
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