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Autore: Doe    13/10/2012    2 recensioni
DAL TESTO:
Le cose non sarebbero dovute andare così. Non era giusto.
Non lei, dannazione!
Perché doveva sempre sacrificarsi per tutti? Se quella maledetta notte ci fossi stato io, al posto di mio fratello, sarei stato abbastanza egoista per entrambi.
Genere: Malinconico, Science-fiction, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Damon Salvatore, Stefan Salvatore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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She needs you



Vampiro.

Elena era un vampiro.

Ridicolo che, nonostante io stesso gliel’avessi quasi fatta diventare, un anno prima, non avessi veramente preso in considerazione l’idea, né avessi mai immaginato come sarebbe stato. Il pensiero che si fosse rassegnata, che volesse lasciarmi, che l’avrei perduta per sempre… Non ero pronto, non l’ho sopportato, non sono riuscito ad accettarlo.

Egoista.

Non le avevo neanche mai chiesto se lo volesse veramente.

Ma poi avevo visto la paura, nei suoi occhi, e avevo riconosciuta quella stessa disperazione che vive nei miei, quando penso a ciò che sono e a ciò che non potrò essere mai più.

Dentro di me, avevo ringraziato John Gilbert milioni di volte per il suo sacrificio, per aver fatto sì che Elena non mi odiasse in eterno, per avermi concesso dell’altro tempo in compagnia dei suoi sorrisi.

Avevo capito e, in qualche modo, ero riuscito a rassegnarmi all’idea che un giorno sarebbe invecchiata e i suoi desideri sarebbero mutati con lei: avrebbe voluto un uomo del tutto umano al suo fianco, dei bambini… Una famiglia.

Un giorno l’avrei persa.

L’avevo accettato. Era ciò che lei voleva, era ciò che meritava.

Avevo cercato di godermi ogni singolo istante della sua compagnia, come fosse l’ultimo.

Le cose non sarebbero dovute andare così. Non era giusto.

Non lei, dannazione!

Perché doveva sempre sacrificarsi per tutti? Se quella maledetta notte ci fossi stato io, al posto di mio fratello, sarei stato abbastanza egoista per entrambi.

Ma a me era toccato veder morire davanti ai miei occhi il mio migliore amico – per la seconda volta – e venire, a mia volta, ucciso dalla consapevolezza che anche la donna che amavo stava morendo, e che ero troppo lontano per impedirlo.

E adesso, lei era un vampiro, un punto di non ritorno, e provavo disgusto per quella parte di me che, anziché rallegrarsi egoisticamente di poterla avere ancora accanto, avrebbe preferito che fosse morta.

Com’era possibile che le mie priorità fossero mutate così all’improvviso? Come aveva fatto a cambiarmi?

Neanche il me egoista era felice della cosa. Trascorrere l’eternità a vedere la ragazza amata scegliere, sempre e comunque, mio fratello, non era esattamente ciò in cui sperava.

«Ho riaccompagnato Elena a casa. Sta bene. Ha detto che starà bene. E anche se non le credo, ha il suo anello diurno, e almeno del sole non dobbiamo preoccuparci», mi informò Stefan, entrando nel salone, alle mie spalle.

«Bene», risposi, continuando a fissare le fiamme scoppiettanti del camino acceso e sorseggiando, come d’abitudine, il mio bicchiere di bourbon liscio.

Regnò il silenzio, per un po’, nella stanza. Sapevo già a cosa stava pensando mio fratello, e lui sapeva che io sapevo.

Ero preparato.

Almeno a quello…

«Che intenzioni hai?», si decise a chiedere.

«Pensavo di farmi un altro bicchierino per brindare a tutti i quarterback ancora in vita. Ti unisci a me?»

«Damon, sai di che parlo. Ci siamo fatti una promessa. Ed Elena ha fatto la sua scelta.»

«Piccola correzione: la Elena umana aveva fatto la sua scelta.»

«Credi veramente che il fatto che adesso è un vampiro cambierà le cose?»

Mi voltai di scatto, inchiodando i miei occhi ai suoi. «No», risposi, sicuro e rassegnato. «Almeno non quella parte di cose…»

Lasciai la spiegazione in sospeso e, per qualche istante, Stefan non fiatò, forse nella speranza che continuassi.

«E allora?», chiese infine.

«E allora, un sacco di altre cose cambieranno, e io non ho alcuna intenzione di lasciarla, almeno non finché voi due continuerete la vostra insopportabile competizione per decidere chi si martirizza meglio.» Detto questo,  mi avviai verso la bottiglia per il mio ottavo bicchiere della serata.

Non mi aspettavo che Stefan capisse. Per cui mi sorprese sentirgli dire: «Sono d’accordo.»

Gli lanciai uno sguardo stralunato con la coda dell’occhio. Chi sei tu? Che ne hai fatto di mio fratello?

«Per quanto una parte di me ti vorrebbe a chilometri da lei», si affrettò a chiarire, «servi qui

«Lei ha bisogno di noi», mormorai. «Di entrambi.»

«No, fratello. Lei ha bisogno di te

Mi bloccai col bicchiere in mano, sospeso a mezz’aria. Con la potenza di un flashback, mi tornarono in mente le sue parole, giorni e giorni prima.

Non so che farei se non ci fossi”.

Dio, quel sorriso.

E quegli occhi così grandi e lucidi.

Dov’eri, Damon?

Le avevo promesso che non l’avrei mai più lasciata.

«…Non sarei un bel esempio… Un buon insegnante… Per lei. Ammettiamolo. Più di un secolo e perdo ancora il controllo.» Sapevo quanto a mio fratello costasse ammetterlo. E, soprattutto, quanto gli costasse affidarmi Elena.

Un ultimo sorso e mi ritrovai a fissare, ancora una volta, il fondo del bicchiere.

«Tutto qui?», sorrisi amaro. «Mi ferisci, fratellino.»

Rise, anche lui senza l’ombra di entusiasmo. «E…», aggiunse, «...Ho bisogno anch’io di mio fratello. Non ho mai smesso di averne.»

Sorrisi. Dopo molto tempo, un sorriso vero.

 

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Dopo davvero troppo tempo - molto al di sopra dei limiti della sopportazione - ritorno nel mio adorato mondo delle fan fiction!

Mi siete mancate, lettrici, e tanto anche.

Se questa OS che ho scritto vi ha fatto schifo, lo capirò. Non ha molto senso, forse. Ma era necessaria. Avevo bisogno di rimettermi in moto, ritrovare l'ispirazione e quale migliore occasione del primo episodio della nuova stagione e di un Pov. Damon, per farlo? 

Ritornerò presto con le mie fan fiction, I promise. :)

Ah sì, per quelli di voi che mi sapevano in Francia, beh, sono tornata, ed è andato tutto alla grande, una splendida esperienza.

Un'ultima cosa: se recensite, fatemi sapere cosa ne pensate della 4x01, se ha tradito o esaudito le vostre aspettative. :) Personalmente, mi sto aggrappando in particolar modo ad un paio di dettagli (forse irrilevanti, ma spero di no). 

DETTAGLIO NUMERO 1: il faccino tutto carino e commosso di Elena nel ricordare quella famosissima prima scena del 'Ti amo'. Sembrava me quando guardo i video fanmade di loro due, mi veniva da chiederle se voleva un fazzoletto, per caso. E quando lui ha detto "io non ti merito, ma mio fratello sì", sembrava persino sul punto di obiettare.

DETTAGLIO NUMERO 2: alla domanda di Damon "sarebbe cambiato qualcosa?", in riferimento al fatto che lui non le ha detto che si sono conosciuti prima, LEI FA SCENA MUTA, ed è Damon a trarre le conclusioni (quelle sbagliate, forse???? *-*) dicendo "io credo di no".

Okay, ditemi che non sono pazza e che non vedo cose che non esistono.

A prestissimo!

Sempre vostra,

Lisa


   
 
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