Da quanti anni vivo ormai su questo pianeta?
Da Tanto!
Torchwood…
Fa tutto parte della mia vita quotidiana: mi sveglio (o non dormo, dipende dai giorni!), un disgustoso caffè, camicia, pantaloni, bretelle, allacciarsi le scarpe, cappotto (quanto amo il mio cappotto!), cacciare due-tre Weevil o qualche altro strano alieno e così via, tutto sempre uguale.
La mia squadra è efficiente, Morgan è sexy, Carmen fantastica e ottima sul campo e anche gli altri non sono niente male! Non mi manca nulla, sto benissimo (e non dimentichiamo la cosa più importante, sono la perfezione!). Ma vorrei qualcosa di più eccitante, vorrei correre!
Correre come se non ci fosse un domani!
Ma so che dovrò attendere ancora un po’, altri trent’anni, se tutto va bene.
Solo trent’anni, puoi riuscirci, Jack! L’importante è autoconvincersi!
Ma oggi, solo per oggi, non voglio rimanere nell’Hub, ho già chiamato Alex per avvisare della mia assenza, voglio trascorrere una diversa, una giornata da ‘’essere umano’’.
Per prima cosa voglio andare a mangiare in un ristorante come si deve (basta take-away, non ne posso più!), poi voglio un gelato (quella sensazione di fresco, quanto mi manca!), magari un birra! Ah, dimenticavo la cosa davvero importante! Devo andare da un sarto, e che sia il migliore! Il mio povero cappotto, bhè, anche lui invecchia!
L’unica cosa che mi da fastidio è che farò tutto da solo, niente amici o compagni.
Voglio anch’io una compagna, o un compagno!
Dannazione, ora mi rattristo e non faccio più nulla, lo so… NO!! È la mia giornata, quindi, Capitan Jack Harkness, muova il suo bel posteriore!
Iniziamo con le priorità! Un sarto per il cappotto… Due bottini saltati, sgualciture, macchie di sangue… c’è tanto, tantissimo lavoro da fare! Alex mi ha parlato di un uomo, un certo Jones, che ha una bottega non lontana dal centro di Cardiff, e mi ha assicurato che con ago e filo fa miracoli! E io mi fido, perché non dovrei? Oggi non userò neanche il SUV, prendo i mezzi di trasporto! Adoro i mezzi di trasporto, i rumori, il parlare della gente, gli odori (ok, questi potevo tralasciarli!) e mi piace camminare per strada e, si, lo ammetto, attirare un po’ (forse troppo) l’attenzione!.
 
 
La bottega di Mr. Jones è davvero piccola, ma mi piace: sulla porta c’è uno di quei sonagli, no, campanelli che suonano non appena entri. L’interno è bellissimo, c’è un bancone di legno al centro, sulle pareti sono adagiati scaffali pieni di stoffe di tutti i colori, l’aria che si respira sa di colla e tea, e se ci si sporge un po’, si può vedere, dalla porta dietro al bancone, il retro bella bottega pieno di manichini e pezzi avanzati di stoffa sul pavimento.
-Buongiorno Sir!-
Mr. Jones è un uomo sui trenta-quaranta anni, devo dire niente male, con occhi chiari e gentili e un portamento da nobile.
-Buongiorno a lei, vengo subito al dunque, il mio cappotto, questo, ha bisogno di riparazioni, e mi hanno riferito, che lei è il migliore!-
-Se lo tolga, mi faccia controllare!-
Occhi vigili, mani esperte, si, è il migliore, è fantastico!
-Mi dispiace ma credo proprio che sia giunta la sua ora, è da buttare!-
Ritiro ciò che ho detto, lo odio con tutto me stesso!
-Ma, la prego! È sicuro? Bisogna davvero buttarlo?-
-Buttarlo papà? Ma è un bel cappotto!-
Un ragazzino, undici anni circa, è appena entrato… e ha buon gusto!
-Si, è vero, è molto bello, ma guarda che sgualciture! E prima bisognerebbe lavarlo e… Ianto! Tu non dovresti essere a scuola?-
-Ecco, io, oggi no! Mi sono preso un giorno di ferie!-
-IANTO!-
-Papà!-
Discussioni padrefiglio! Ma quanto sono belle!!?
-Bene Sir, proverò a fare del mio meglio con questo cappotto, se non dovessi riuscirci…-
-Mi preparerò per il peggio…-
-Esatto, ora mi scusi, ma devo accompagnare mio figlio a scuola!-
-Ma papà?! Perché?!-
-Niente ma! Infilati la giacca e andiamo!-
-Scusi, se vuole lo accompagno io!-
Perché l’ho detto?!
-Ma Sir, non vorrei che—
-Non si preoccupi, tanto va alla scuola media qui vicino, no? Devo passare per quelle parti ora!-
-Bhè, se la mette così, d’accordo, e la ringrazio davvero! Ianto, comportati bene!-
Jack Harkness, ora hai ufficialmente un compagno!
Non siamo neanche usciti dalla bottega che il ragazzino ha subito messo il broncio, deve proprio detestare la scuola!
-Andiamo a prendere un gelato!-
-Come? Ma…-
-Ma cosa? La scuola è noiosa! Il gelato è divertente! Scegli tu il posto!-
Il ragazzino ora è decisamente entusiasta, sprizza gioia da tutti i pori!
 
 
Il posto in cui mi ha portato è una classica gelateria, avete presente le classiche gelaterie, no? Tavolini fuori, eccetera eccetera.
Ordine effettuato, posti presi.
Stamattina non avrei mai immaginato che mi sarei ritrovato a mangiare il gelato con un ragazzino gallese, ma la cosa non mi dispiace affatto!
-Io sono Capitan Jack Harkness, e rammentami, te sei?-
-Ianto Jones! Capitano? Sei un militare?-
-Uhmmm, una specie, si!-
-Non mi piacciono i militari!-
-Neanche quelli che ti comprano il gelato?-
-Bhè, forse posso fare un’eccezione!-
Ianto Jones è davvero un bel bambino, occhi vispi e azzurri, pieni di vita, pelle chiara e capelli castani, quasi biondi.
Avevo dimenticato quanto fosse bello chiacchierare del più e del meno, discorsi senza peso, giusto per rilassarsi. Tra la mia squadra c’è un’aria troppo pesante!
-E quando sarò più grande andrò a lavorare a Londra!-
-Londra, Ianto? Cardiff non ti piace?-
-Si, però voglio cambiare!-
-Cambiare? Hai solo undici anni! Come puoi pensare già a cambiare? E’ stressante!-
-Bhè, ecco, non so, io vorrei solo viaggiare!-
-Viaggiare è bello, e se magari si corre è ancora meglio!-
-Perché dovrei correre?-
-Niente, lascia stare! Ehi, se non lo finisci si scioglie!-
Viaggiare, cambiare… desideriamo le stesse cose! Ho gli stessi desideri di un ragazzino! Jack, quand’è che ti deciderai a crescere? Già, crescere.
Non voglio crescere. Io voglio viaggiare, cambiare e correre! Voglio sentirmi male e dover consultare un… Dottore, vorrei bere con i ragazzi e sentire i postumi della sbronza, e vorrei iniziare a…vivere!
-Sir, sir!!-
-Cosa c’è Ianto?-
-Fissava il vuoto, è tutto ok?-
-Oh, si, stavo solo pensando! Accidenti! Guard che ore sono! A quest’ora tu esci da scuola, no? Devi tornare a casa!-
-Non voglio tornare a casa!-
-Non fare i capricci! È già tanto che non ti ho portato a scuola, se tuo padre lo viene a sapere me lo incenerisce il cappotto!-
-E’ che sono stato bene con lei! Crede che ci rincontreremo?-
-Forse si! Ora vai, Ianto!-
-Mi prenderò cura io del suo cappotto! È davvero bello!-
Corre. Corre per attraversare la strada, per non arrivare tardi a casa. Ianto Jones, il mio cappotto è nelle tue mani. Chissà se ci rincontreremo. Magari quando sarai più grande erediterai il lavoro di tuo padre, e io verrò di nuovo a farmi rammendare il cappotto. Forse mi riconoscerai, forse no, ma mi piacerebbe trascorrere  un’altra giornata così.
Sono felice, davvero felice! Credo che tornerò all’Hub ora, non prima di aver preso il pranzo per tutti. Si, gli farò una bella sorpresa, se lo meritano!
 

Forse domani mi sentirò di nuovo un po’ vuoto, ma non mi interessa. Vivrò alla giornata.
Questo magnifico pianeta ha tanto da offrirmi!
 



L’autore:
È la mia prima FF su Torchwood, la considero un esperimento!
Per errori, OOC o qualsiasi altra cosa, avvisatemi!!
E vi ringrazio davvero tanto per averla letta!